Il diabete di tipo 2 è una malattia cronica che segnala l’incapacità dell’organismo di trasformare gli zuccheri in energia
Il diabete di tipo 2 è una malattia cronica che segnala l’incapacità dell’organismo di trasformare gli zuccheri in energia grazie all’azione dell’insulina. Questo ormone è fondamentale in questo processo perché abbassa il livello di glicemia nel sangue e consente al nostro organismo di evitare scompensi.
Infatti, quando il nostro corpo è carente di insulina, il glucosio si accumula nel sangue e può causare complicazioni. Il corpo si indebolisce, non è in grado di contrastare le infezioni e aumenta in maniera considerevole la quantità di acidi (che può portare al coma e alla morte). Ecco perché lo stile di vita e l’alimentazione diventano di fondamentale importanza. Solo in questo modo è possibile prevenire una malattia che colpisce milioni di persone ogni anno.
Il diabete 2 è la forma di diabete più frequente (9 casi su 10 di diabete sono di questo tipo) e sorge prevalentemente in età matura. Ne esistono 2 forme: nella prima non viene prodotta una quantità sufficiente di insulina per soddisfare le richieste dell’organismo (deficit di secrezione); nella seconda l’insulina non agisce in modo efficace (insulino-resistenza).
In entrambi i casi, la conseguenza è un incremento dei livelli di glucosio nel sangue. Nei casi di diabete di tipo 2 le iniezioni di insulina non sono necessarie (come nel diabete di tipo 1). Per contrastarlo (purtroppo non si può curare) bisogna seguire solo uno stile di vita sano, praticare attività sportiva e controllare i livelli di glicemia nel sangue.
Le cause del diabete mellito di tipo 2 sono da cercare nei fattori ereditari e ambientali. Alcuni studi hanno evidenziato l’esistenza di un fattore di trasmissione ereditario. Sembrerebbe infatti che alcune popolazioni (o famiglie) siano esposte maggiormente allo sviluppo della patologia.
In queste condizioni, l’organismo richiede una quantità maggiore di glucosio e insulina, e se il corpo è predisposto, il disturbo può comparire prima. L’età, nella comparsa di questa forma di diabete, gioca un ruolo fondamentale. L’invecchiamento dell’organismo infatti può riflettersi in maniera negativa su tutti gli organi fra cui il pancreas. I maggiori fattori di rischio sono obesità, inattività fisica, ipertensione, colesterolo e trigliceridi.
Il diabete di tipo 2 non prevede una terapia a base di insulina (come per il diabete 1) ma il rispetto di una dieta e una costante e regolare attività fisica. Non esiste una cura definitiva: il diabete purtroppo è una malattia che non si può sconfiggere. La cura per il diabete consiste quindi in una dieta molto equilibrata e povera di grassi. Questo non vuol dire che non si possano mangiare pane, pasta, riso, patate e frutta.
Un altro punto fondamentale è l’attività fisica: è un’attività fondamentale in quanto favorisce il consumo di glucosio nei muscoli. Se la dieta e l’attività sportiva non sortissero alcun effetto benefico, è necessario rivolgersi al proprio medico. A queste attività, si potranno affiancare farmaci che hanno l’effetto di ridurre la glicemia come gli ipoglicemizzanti orali.
Si tratta di una una tecnica ancora sperimentale conosciuta come Duodenal Mucosal Resurfacing (DMR o Ringiovanimento della Mucosa Duodenale). Stando alle ricerche condotte da questo team di ricercatori, sarebbe guarito quasi il 75% dei pazienti.
La cura consiste in una procedura di ablazione minimamente invasiva che ringiovanirebbe il rivestimento del duodeno con una combinazione di farmaci ipoglicemizzanti (agonisti del peptide) combinata con una particolare attenzione allo stile di vita del paziente. Ci si rivolge al duodeno perché un’alimentazione scorretta comporterebbe una modifica importante della mucosa duodenale.
Le persona affette da diabete tipo 2 possono cambiare il proprio stile di vita mgliorando l’alimentazione, aumentando l’attività fisica ed eliminando il fumo. Sia chiaro: non esiste una cura definitiva per il diabete di tipo 2. Diffidate quindi dalle diete fai da te e dai santoni che millantano di aver trovato cure miracolose: affidatevi al vostro medico e seguite questi semplici consigli.
Gli studiosi sono concordi che i malati affetti da diabete 2 debbano evitare bevande con glucosio, saccarosio e fruttosio. Il consumo di queste bevande aumenta i livelli glicemici e influisce in maniera negativa sulla capacità dell’organismo di produrre insulina. Oltre a quanto conosciuto, da tempo recenti alcuni studi mettono in correlazione le bevande zuccherate con altre patologie come il cuore e l’invecchiamento delle cellule.
Sarebbe meglio preferire le bevande light senza zucchero o edulcoranti artificiali. Queste infatti sono sostanze contenenti additivi chimici come aspartame (E951), acesulfame k (E950), saccarina (E954), sucralosio (E955).
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Ultima modifica: 18/01/2021