Le detrazioni delle spese mediche e sanitarie per i disabili, sia quelle generiche che quelle di assistenza specifica, sono interamente deducibili dal proprio reddito complessivo.
Parliamo di visite mediche, analisi, interventi chirurgici e radiografie. Ma anche di cerotti, materassi ortopedici e altro. Sono davvero molte le voci presenti all’interno della guida sulle spese sanitarie detraibili previste dal Ministero della Salute.
Ma ben pochi le conoscono e ancora meno sanno che tali agevolazioni sono valide anche sui prodotti acquistati in un comune supermercato o in un qualche sito online. Vediamo come.
Le spese mediche e sanitarie 2018 detraibili per i disabili
Occorre precisare che solitamente la detrazione prevista per le spese sanitarie è pari al 19% per la quota che eccede la franchigia di 129,11 euro.
Ma la guida dell’Agenzia delle Entrate prevede anche alcuni casi particolari, come quello dei contribuenti con disabilità che possono dedurre i costi sostenuti dal reddito complessivo.
Ad ogni modo la lista di spese mediche e sanitarie detraibili per i disabili si può riassumere in:
- Prestazioni del medico generico, comprese quelle omeopatiche
- Assistenza infermieristica e riabilitativa
- Analisi e indagini radioscopiche
- Prestazioni specialistiche o chirurgiche, anche trapianti
- Acquisto di medicinali anche omeopatici, sia con che senza ricetta medica
- Acquisto di alimenti speciali a fini medici
- Acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie, protesi incluse
- Ricoveri ospedalieri a seguito di interventi chirurgici o per degenze
- Rette della casa di riposo in cui è ricoverato un disabile o un anziano non autosufficiente.
- Terapie
- Cure termali escluse le spese di viaggio e soggiorno
La documentazione richiesta per la detrazione
Per avere accesso alle detrazioni bisogna indicare le spese sostenute, durante l’intero anno, all’interno della dichiarazione dei redditi. Queste, inoltre, vanno documentate.
Quindi è importante conservare lo scontrino o la fattura da cui risultino
- i dati fiscali di chi sostiene la spesa;
- la dicitura “dispositivo medico”;
- l’attestazione di conformità con la marcatura CE ovvero con le norme vigenti nell’Unione.
Dati che possono essere all’interno della scatola, nelle schede illustrative del prodotto o nell’attestazione rilasciata dal produttore. Mentre nel caso di acquisti effettuati al di fuori dei circuiti sanitari è necessario richiedere la fattura e assicurarsi che siano indicati tutti i dati.
Discorso a parte quello per gli acquisti online che se, come spesso accade, riportano i codici “AD” o “PI”, l’acquirente non dovrà fare nulla perché significa che tutto verrà trasmesso direttamente dal venditore all’Anagrafe tributaria.