La depressione è una malattia mentale molto più diffusa di quanto pensiamo. Capiamo come si manifesta e come possiamo combatterla
La depressione è una malattia mentale che può condizionare la vita di qualsiasi individuo, indipendentemente dal sesso (sebbene venga stimato che colpisca più le donne), dall’età (anche se si ipotizza che l’esordio avviene in media intorno ai 25 anni) e dalla provenienza sociale. Possono essere riconosciuti sintomi di vario tipo, che partono da quelli della sfera emotiva per finire a quelli fisici.
La depressione non va confusa con il Disturbo Depressivo Maggiore (noto anche come depressione maggiore), in quanto la malattia depressiva può risultare anche come sintomo di altre malattie. Dopo l’ansia, si tratta del disturbo mentale più comune, costituisce la prima causa di disabilità al mondo e, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sarà la malattia più diffusa nel 2030.
Il significato di depressione potrebbe essere ricercato nell’essere tristi o scoraggiati per alcuni eventi della propria vita che provocano angoscia, svogliatezza e inadeguatezza nei confronti della vita: situazioni che possono durare giorni o mesi. In certi casi però non possiamo parlare di disturbo vero e proprio, fintanto che non interferisce con il vivere quotidiano. Dunque soffrire di depressione significa avere a che fare con demoni di un certo tipo, che possono inficiare in ogni aspetto della nostra vita (lavorativa, relazione e familiare).
Il significato di depressione non va ricercato in un’unica condizione, in quanto – in base a quanto stabilito dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) – esistono varie forme di malattia depressiva. Ad esempio:
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Come per tante altre condizioni, i sintomi possono manifestarsi da caso a caso, da individuo a individuo e, addirittura, da forma a forma. Ad esempio tra i segni troviamo:
Perché viene la depressione? La risposta non è così scontata come possiamo pensare, in quanto si tratta di un disturbo che, ancora oggi, viene trattato con molta sufficienza, equiparato a una semplice giornata storta. In realtà, si tratta di una malattia vera e propria, che può avere delle insorgenze di vario tipo, e di cui ancora non è stata individuata un’unica causa:
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La malattia depressiva non è una condizione facilmente diagnosticabile. Nonostante ciò, i medici utilizzano un elenco di criteri, sintomi e segni grazie ai quali poter individuare in maniera efficace la forma di depressione più certa. Anche perché, il rischio principale è di confondere questo disturbo con l’ansia, sebbene siano due cose diverse.
I test riconosciuti per aiutare a identificare la depressione sono due: l’Hamilton Depression Rating Scale e il Beck Depression Inventory. Per gli anziani invece c’è il Geriatric Depression Scale. Probabilmente questi documenti sono reperibili online, ma noi vi consigliamo di rivolgervi sempre a un medico specializzato e di non tentare autodiagnosi fittizie.
Infine vale la pena ricordare che non esistono esami specifici per la diagnosi della malattia depressiva. Tuttavia possono aiutare a capire la causa più probabile, e quindi è possibile che vengano somministrati gli esami del sangue, gli esami di uso di sostanze psicotrope, l’esame neurologico e la polisonnografia.
Uno stato depressivo cronico e non curato può determinare delle conseguenze su svariati piani. In ambito lavorativo, per esempio, il soggetto può essere condizionato da uno stato di perpetuo pessimismo che tende alla rinuncia, oltre alla difficoltà di prendere decisioni e di assumersi le proprie responsabilità. In questo caso, inoltre, possono persistere isolamento e frustrazione.
L’isolamento è anche una delle condizioni che determina il deterioramento dei rapporti sociali, così come la necessità eccessiva di avere contatti interpersonali o atteggiamento d’intrusione. Elementi che si ripresentano anche in ambito affettivo, dove le persone con tale condizione fanno fatica a iniziare una nuova relazione oppure a mantenere un legame stabile.
Prima di rispondere a questa domanda, ribadiamo che per qualsiasi consiglio di natura medica è bene rivolgersi a uno studio specialistico che potrà delineare la terapia più idonea in base al caso studiato. Di fatto, la terapia contro la depressione dipende da una serie di fattori diversi tra loro.
Non esiste una strada univoca che permette al paziente di liberarsi da questa condizione. In linea generale, vengono messe insieme la terapia psicoterapica a un impiego di farmaci antidepressivi. Nella maggior parte dei casi non è necessario il ricovero ospedaliero, mentre può essere una soluzione in casi di tentato suicidio o salute critica.
Anche in questo caso, non esiste una risposta unica, ma dipende da situazione a situazione. Nel caso in cui venga seguita una terapia, il decorso può sicuramente avere una migliore prognosi: 15-20 giorni per ridurre la durata dei singoli episodi depressivi, 2-4 mesi per una loro regressione. Sono comunque stime non applicabili a ogni persona.
In base a quanto abbiamo letto, possiamo comprendere che esistono alcune soluzioni quotidiane:
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Le figure mediche che possiamo incontrare lungo il nostro percorso sono diverse, e ognuna può avere un ruolo rilevante:
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Ultima modifica: 02/02/2022