David Jackson, musicista Inglese nato a Stamford il 15 aprile del 1947, lavora con persone disabili, insegnando loro a fare musica attraverso l’uso di una tecnologia nota come Sound Beam. Ha suonato nella Rock Band Van der Graaf Generator che ha avuto grande successo nel 1972 con la canzone Theme One. Oltre al suo lavoro con i VdGG, Jackson ha lavorato come insegnante di matematica.
Lavorare con i disabili – “Ho studiato psicologia all´Università ed ero molto interessato a capire i meccanismi di apprendimento delle persone – ci ha detto David Jackson, ospite del Festival di Carpi – ma sono un musicista e volevo migliorare sempre di più, imparando da solo la psicologia. Quando la mia carriera di musicista è terminata mi sono detto è ora di tornare alla psicologia: ho preso una seconda laurea e sono diventato insegnante. E´ nato in me un interesse verso bambini con difficoltà di apprendimento. Dopo un lungo periodo d´insegnamento ho deciso di fare una pausa, sono tornato alla musica ma in poco tempo sono rimasto senza soldi. Allora ho deciso di far coincidere i miei interessi. Sono stato fortunato nel trovare una scuola d´Arte che aveva bisogno di un musicista”.
L’incontro con il Soundbeam – Poche settimane dopo aver cominciato questo lavoro Jackson ha scoperto il Sound Beam e se ne è subito innamorato. Lavora da 20 anni con il Sound Beam e col Sassofono.
Cos’è il Sound Beam – Usa degli ultrasuoni che sono molto importanti nell’universo ad esempio per i pipistrelli, per i delfini. La connessione tra il Sound Beam e la musica è chiamata General Midi, un linguaggio universale. L’origine del Sound Beam è il Theramin.
Il primo incontro con ragazzi disabili – “Ero assistente di un insegnante di batteria che diceva ai ragazzi che erano dinosauri, mostri e io ho suonato la musica senza problemi. Col Sound Beam anche loro dovevano fare musica così ho dovuto preparare la musica per i dinosauri e quando i ragazzi sono riusciti a creare i suoni da soli erano così felici, la musica diventava all’improvviso così interessante. I ragazzi disabili stavano suonando il cuore della musica e io ero libero di suonare la storia dei dinosauri, così era un interagire completo”.
I benefici – “Per tanti anni ho lavorato con persone con disabilità intellettiva, problemi di apprendimento. Ero soddisfatto ma ero sicuro che potevano fare di più. Ho cambiato completamente il mio lavoro e ho cominciato a lavorare con ragazzi con problemi fisici, molti ragazzi hanno cambiato la loro vita per sempre. Il tatto è il primo senso, con le disabilità motorie il tatto è inutile. L’udito e la vista diventano dominanti. Le persone disabili possono ottenere le migliori performances dalla musica”.
Il futuro – “Negli ultimi 15 anni la gente ha cominciato ad avere fiducia in me. Il mio lavoro è dare musica alle persone disabili ma la mia passione è mostrare che i disabili sono importanti come gli altri e che possono fare arte. Ma non possono essere lasciati soli, devono condividere il loro lavoro con gli altri. Questo è il futuro”.
Ultima modifica: 11/05/2020