Il curriculum vitae per le categorie protette è il primo biglietto da visita di ogni lavoratore con disabilità. Ecco cosa c'è da sapere
Cosa bisogna scrivere nel CV di una persona appartenente alle categorie protette? È obbligatorio indicare il tipo e la percentuale di invalidità? Quest’oggi cerchiamo di capire quali sono le informazioni principali da sapere e cosa dice la legge n 68 del 1999 in merito.
Prima di vedere le specifiche di un CV per le categorie protette, cerchiamo di capire cosa dice effettivamente la legge. Il termine categorie protette si riferisce una condizione di svantaggio sociale, personale e medica vissuta da un individuo, e quindi necessita dell’aiuto dello Stato per un’agevolazione in ambito lavorativo. In particolare riguarda:
La tutela di alcune categorie lavorative riguarda anche:
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In base alle normativa vigente, i datori di lavoro (pubblici e privati) devono obbligatoriamente assumere persone con disabilità in base a determinati numeri (disciplinati all’articolo 3 della legge n.68/99):
L’articolo 7, invece, specifica che “ai fini dell’adempimento dell’obbligo previsto dall’articolo 3 i datori di lavoro assumono i lavoratori facendone richiesta di avviamento agli uffici competenti ovvero attraverso la stipula di convenzioni ai sensi dell’articolo 11. Le richieste sono nominative per”:
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Contrariamente a quanto si pensa, non esiste una legge specifica che obbliga una persona appartenente a una categoria protetta a indicare una dicitura sul curriculum vitae. Ovviamente, però, bisogna tenere in considerazione il tipo di annuncio di lavoro. Nel dettaglio:
Il misunderstanding sull’obbligatorietà di indicare o meno la propria invalidità nasce dal fatto che si teme di essere discriminati a causa della stessa. In alcuni frangenti, però, è utile indicarla in quanto, come abbiamo visto poc’anzi, le aziende sono obbligate ad assumere un certo numero di persone con disabilità.
Nel caso in cui comunque un’azienda richieda maggiori informazioni sullo stato di invalidità, è possibile mostrare la copia del verbale di invalidità che non presenta la diagnosi (così da proteggere la privacy dell’intestatario).
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Nel caso in cui si vuole scrivere nel proprio curriculum vitae la dicitura in merito alle categorie protette, il consiglio è di specificare l’informazione nella parte alta del documento, nell’elenco delle informazioni personali (che generalmente contiene dati quali nome, cognome, data di nascita e via discorrendo). In questo modo, sarà chiara fin da subito.
Nel caso in cui fosse utile specificare le mansioni e il luogo di lavoro adatti alle proprie esigenze, e i dettagli riguardanti la propria invalidità, il suggerimento è redigere questi dati all’interno di una lettera di presentazione da allegare al Curriculum Vitae. Queste indicazioni sono valide sia per un curriculum vitae di tipo europeo sia per un curriculum di fattura diversa.
Ultima modifica: 05/04/2022