Il CPK o la creatinfosfochinasi è un enzima che inficia il funzionamento e il meccanismo di energia associato alla creatina. Ecco le cause
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In medicina i termini creatinfosfochinasi (CPK) o creatinchinasi (CP) indicano la medesima cosa, cioè un’enzima che interviene nel meccanismo di energia associato alla creatina. Questo enzima viene spesso attenzionati per via dei suoi valori: se sono troppo alti o troppo bassi, potrebbero indicare la presenza di problemi nel nostro organismo.
All’interno di questa guida, che ha uno scopo puramente informativo e non sostituisce in alcun modo il parere di un medico, scopriamo più da vicino quali sono sintomi, cause e valori normali.
Il CPK è un’enzima deputato a intervenire nel meccanismo di energia associato alla creatina: in parole povere, catalizza la conversione di creatina in fosfocreatina, così da immagazzinare energia, e viceversa, generando energia. Come spiega mypersonaltrainer, facilita alcune reazioni chimiche fisiologiche del nostro organismo.
Esistono tre tipologie di enzima, che dipendono dal luogo in cui si trovano: nel muscolo cardiaco (CPK-MB), nei muscoli scheletrici (CPK-MM) e nel cervello (CPK-BB). In sostanza, è un elemento fondamentale per il funzionamento di cervello, cuore e muscoli.
Attualmente non esistono valori normali generali di creatinchinasi validi per ogni singolo individuo, in quanto i motivi per cui un valore può diventare alto o basso può essere ricercato nelle cause, che sono variegate e che dipendono dal tipo di CPK. E anche perché i valori della CK nel sangue non sono uguali a tutti.
In linea generale, secondo quanto riporta Valorinormali, si può partire da un range di 60-190 U/L (Unità per Litro). Invece secondo Biodiagnosticamedica, i valori normali per un adulto sano possono aggirarsi tra i 20 e i 200 U/L.
Generalmente le cause del CPK sono ricercate quando i valori sono alti, ma dipendono molto dalla storia clinica del paziente e da dov’è localizzato l’enzima. Per cui, ci sono cause generiche a cui possiamo pensare, ma poi dipende dalla tipologia di enzima.
Possiamo parlare ad esempio di distrofia muscolare e miopatie, ma è più probabilmente che siano cause specifiche a un determinato tipo di creatinchinasi. Per cui, le cause del CPK alto sono le seguenti:
Invece i valori bassi del CPK sono molto più rari, ma possono comunque emergere. Per cui anche qui possiamo individuare delle cause, come la gravidanza, un danno epatico e una riduzione massiccia dell’attività fisica (specialmente se per colpa di una malattia o per invecchiamento). Secondo mypersonaltrainer, vanno aggiunti anche problemi al fegato e morbo di addison.
Riconoscere i sintomi della creatinfosfochinasi ci aiuta a capire quando è necessario preoccuparsi e quando fare i test necessari per capire se siamo di fronte a un caso di valore alto del CPK.
In linea generale, è importante fare attenzione a determinati sintomi, come dolore al centro del petto, astenia, sudorazione fredda, senso di morte imminente, nausea e vomito, capogiri e vertigini, urina scura, dolori muscolari e debolezza muscolare. Sarà però il medico e/o lo specialista a valutare se sia necessario procedere con una diagnosi specifica.
L’esame in sé per sé consiste in un prelievo di sangue da una vena del braccio ed è fondamentale per capire la causa principale del cambio dei valori del CPK. Riguardo la preparazione e il digiuno non c’è un’informazione univoca online: c’è chi afferma sia necessario un digiuno e un riposo muscolare, chi no. Consigliamo di chiedere maggiori informazioni al proprio medico. Viene comunque consigliato di fare l’esame di prima mattina.
Mantenere in maniera equilibrata i valori della creatinchinasi dipende da svariati fattori, come età, costituzione e via discorrendo. In linea generale, i massimi siti dedicati alla medicina sono concordi su diversi espedienti: evitare sforzi fisici se non si ha alcuna preparazione, riposo muscolare, idratazione adeguata e una dieta equilibrata e bilanciata.
Ovviamente queste informazioni non hanno carattere medico, per cui ogni paziente dovrà rivolgersi al proprio medico per capire quale percorso terapeutico affrontare.
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Ultima modifica: 27/02/2025