Il CPK alto può dipendere da svariate cause, ma indica comunque lo stesso enzima. Scopriamo cosa fare se il valore del CPK è elevato
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Che cosa significa avere il Cpk alto? Quando le creatinfosfochinasi (CPK), note anche con il termine creatinchinasi (CK), sono alte, possiamo essere di fronte a diverse condizioni, come la conseguenza di un decorso postoperatorio, un affaticamento muscolare o specifiche malattie muscolari rare.
Insomma, non c’è una risposta univoca, ma dipende dalla storia clinica del paziente e da caso a caso. Quindi le cause possono essere variegate, e per capire meglio la situazione è necessario conoscere cosa sono le creatinfosfochinasi e come mai i suoi valori possono diventare alti.
In questo articolo, daremo risposte informative su questo argomento. Ricordiamo che questa guida non sostituisce in alcun modo il parere di un medico, ed è dunque necessario rivolgersi sempre a un medico e a uno specialista per il proprio percorso terapeutico.
In medicina i termini creatinchinasi (CK) e creatinfosfochinasi (CPK) indicano la stessa cosa, cioè un’enzima che interviene nel meccanismo di energia associato alla creatina. Sostanzialmente, come scrive il Santagostino, questo enzima catalizza la conversione della creatina in fosfocreatina, immagazzinando energia, e crea la reazione inversa, dunque generando energia che il nostro organismo può usare.
Specificatamente, questo enzima si può trovare nel muscolo cardiaco (CPK-MB), nei muscoli scheletrici (CPK-MM) e nel cervello (CPK-BB). Dunque, se il CPK è alto, significa che c’è un danno in una di queste aree.
Individuare una causa specifica del CPK alto dipende molto dalla storia clinica del paziente e da dove è localizzato l’impatto. Come abbiamo visto precedentemente, le forme di creatinchinasi sono tre, e dunque per ognuna di esse andrà individuata la causa precisa.
In linea generale, ribadisce il Santagostino, il valore alto di creatinfosfochinasi indica lesioni o uno stato di stress nelle zone del cervello, del cuore e del muscolo cardiaco. Per cui, è possibile individuare variegate cause come lesioni muscolari, distrofia muscolare, miopatie congenite, assunzione di farmaci specifici, intensa attività sportiva e via discorrendo.
Tuttavia, per scoprire più da vicino le cause specifiche, è necessario osservare l’elenco delle cause di ogni tipo di CPK:
È importate misurare il CPK perché ci aiuta a monitorare l’eventuale presenza di infiammazioni o danni muscolari gravi nel nostro corpo. E, come abbiamo visto, l’aumento di questo valore può avere svariate cause.
Tuttavia non esistono specifici valori normali di creatinchinasi, poiché dipendono da numerosi fattori, come massa muscolare, quantità e qualità dell’allenamento fisico, sesso, etnia ed età. In linea generale però, il valore normale si muove nel range 60-190 U/L (Unità per Litro).
Come spiega Valorinormali, in presenza di una lesione, il CPK può essere rilevato nel sangue già dopo circa 4-8 ore dall’evento, può raggiungere un valore alto dopo 12-24 ore dalla lesione e tornare normale dopo 3-4 giorni.
L’esame per scoprire i valori del CPK consiste in un semplice prelievo di sangue da una vena nel braccio. Non è richiesta alcuna preparazione specifica, sebbene sul digiuno diversi siti consultati offrono pareri contrastanti. Dunque è necessario rivolgersi al proprio medico per avere l’informazione precisa.
Il test viene richiesto nel momento in cui emergono determinati sintomi, come dolore al centro del petto, astenia, sudorazione fredda, senso di morte imminente, nausea e vomito, capogiri e vertigini, urina scura, dolori muscolari e debolezza muscolare.
Ci sono però alcuni fattori che possono influenzare l’esame, determinando quindi uno sballamento nei valori del CPK: ad esempio, intensa attività fisica, trauma muscolare (ad esempio durante sport di contatto o incidenti stradali), chi presenta un’importante massa muscolare, uso di determinati farmaci (come quelli per abbassare il colesterolo), l’abuso di alcool e le prime fasi di gravidanza.
In linea generale, sta al medico valutare se i sintomi presenti nel paziente possono essere attribuibili a un danno a carico del muscolo, a un infarto o comunque se associato a una determinata malattia. Viene consigliato di ripetere l’esame più di una volta, in quanto la presenza di falsi positivi è frequente.
Cosa dobbiamo fare per mantenere sotto controllo i livelli di creatinfosfochinasi? Il Santagostino consiglia di evitare sforzi fisici estremi senza preparazione, mantenere una dieta equilibrata e bilanciati e idratarsi adeguatamente. Biodiagnosticamedica consiglia anche riposo muscolare, monitoraggio farmacologico e trattamenti specifici.
In linea generale, ricordiamo che è sempre necessario consultare un medico o uno specialistica per scoprire quali sono le tappe fondamentali per ognuno di noi nel mantenere in equilibrio i valori del CPK.
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Ultima modifica: 27/02/2025