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Covid, in Polonia una variante “invisibile” colpisce i visoni: cosa sappiamo?

Una ricerca ha scoperto una variante del Covid che ha colpito due allevamenti di visoni in Polonia. Dobbiamo preoccuparci o no?

Dopo la variante del Covid Arturo, ora si parla di un “lignaggio criptico di Sars-CoV-2” che è stato identificato in due allevamenti di visoni “come possibile risultato di una circolazione non rivelata a lungo termine in un serbatoio animale sconosciuto, in Polonia, da novembre 2022 a gennaio 2023″.

A rivelarlo è l’Istituto nazionale di ricerche veterinarie di Pulawy (Polonia) e da ricercatori dell’Erasmus University Medical Centre di Rotterdam, in una ricerca pubblicata su Eruosurveillance, dove leggiamo che “la corrispondenza più vicina era con i virus di lignaggio B.1.1.307 rivelati per l’ultima volta negli esseri umani alla fine del 2020 e all’inizio del 2021″ e presenta almeno “40 cambiamenti, suggerendo che potrebbe provenire da un luogo sconosciuto o riserva animale non rilevata”.

Com’è stato trovato il Covid nell’allevamento di visoni in Polonia?

Come si può leggere nella ricerca, le infezioni nell’allevamento di visoni in Polonia sono state scoperte a distanza di 3 mesi e gli allevamenti erano fisicamente vicini. I virus identificati nei visoni “erano quasi identici” e “contenevano una serie di mutazioni rispetto al ceppo Wuhan e al B.1.1.307 SARS-CoV-2 umano, tra cui F486L e N501T nella proteina spike, che suggeriscono l’adattamento del visone”.

Al momento questa variante visone del Covid viene identificata molto vicina alla variante umana B.1.1.307, rivelata due anni prima in diverse parti d’Europa. C’è comunque una caratteristica singolare, cioè che i lavoratori agricoli e le famiglie dei proprietari “sono risultati ripetutamente negativi”.

Proprio per questo motivo, l’ipotesi di circolazione della variante visone del Covid più accreditata è la sua introduzione “da qualche altro ospite animale indeterminato dove potrebbe essere circolato senza essere rivelato”. Si pensa a gatti o altri carnivori selvatici, oltre a “visoni a vita libera che sono stati trovati in molti allevamenti in studi precedenti”.

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Covid in allevamento di visoni in Polonia: ci dobbiamo preoccupare?

La preoccupazione riguardo a questa particolare variante del Covid trova radici in alcuni aspetti. Il primo riguarda la trasmissione del virus Sars-CoV-2 da uomo ad animale (spillover) ampiamente documentato nel corso degli anni della pandemia. Il secondo dato riguarda la notizia dell’abbattimento di visoni in Danimarca e nei Paesi Bassi, ma anche in altri Paesi come Spagna, proprio a causa del loro contagio con il Covid.

Il terzo, e ultimo aspetto, come sottolinea la ricerca stessa, riguarda la “possibilità di evoluzione virale indipendente e potrebbe costituire una fonte per future epidemie con nuovi ceppi“, sebbene finora “lo spillback di questo criptico lignaggio Sars-CoV-2 non è stato rilevato nella popolazione umana”.

Secondo Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, questa informazione “va bene venga data ai medici, ai sanitari, che venga affrontata nelle riviste scientifiche ma che a mio avviso non dovrebbe diventare una notizia di cui discutere al bar o sui social perché nello stesso momento in cui viene annunciata viene immediatamente detto che non ha una maggiore virulenza, né una maggiore aggressività e quindi non so bene perché si continui a dare notizia di nuove varianti”.

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Ultima modifica: 25/04/2023

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.