Le varianti del Covid si fanno sentire anche nell’ottobre 2023, nulla di nuovo e di imprevedibile. Come sappiamo infatti, le varianti di questo virus nascono quasi ogni giorno, e alcune di esse vengono messe sotto la lente di ingrandimento degli esperti per evitare un altro scenario pandemico. Oggi la variante che sta interessando gli esperti è HV.1, ancora senza una sigla, che si sta diffondendo negli Stati Uniti d’America.
Cosa sappiamo sulla variante Covid HV.1 di ottobre 2023?
Al momento sono poche le informazioni riguardanti HV.1, in quanto è una variante di recente emersione, la cui diffusione sta però crescendo. Secondo i dati del Centers for Disease Control and Prevention, da fine agosto ai primi di ottobre 2023 questa variante del Covid negli USA è passata da circa l’8% al 12,9%.
Come ha scritto su X Raj Rajnarayanan, ricercatore e professore al New York Institute of Technology College of Osteopathic Medicine (Nyitcom) dell’università dell’Arkansas, si tratta di una variante che “diventerà preso il lignaggio più circolante di Sars-Cov-2 negli USA“. HV.1, continua l’esperto, è un ricombinante di EG.5.1.6.1 o XBB.1.9.2.5.1.6.1, la cui mutazione ricorda la variante Delta. “Sarà interessante – scrive – aspettare e osservare le prestazione dell’HV.1 avanzato e BA.2.86”, cioè la variante Pirola.
Per ora quindi altro non sappiamo, trattandosi di una variante del Covid in totale emersione. E sui sintomi, possiamo limitarci ad affermare che potrebbero essere quelli che abbiamo visto nelle ultime settimane:
- febbre;
- mal di gola;
- mal di testa;
- tosse secca;
- naso che cola;
- dolori muscolari;
- stanchezza;
- voce rauca;
- affaticamento;
- starnuti;
- dolori alle articolazioni;
- difficoltà respiratorie (nei casi più severi).
Vaccinazioni anti Covid in Italia: chi può prenotare
Mentre le varianti continuano a essere tenute sotto stretta sorveglianza da parte degli esperti, in Italia è partita una nuova campagna di vaccinazione anti Covid che include anche la somministrazione di un vaccino aggiornato contro Omicron XBB 1.5. In base a una circolare pubblicata dal ministero della Salute, ecco quali sono le indicazioni per la vaccinazione:
- la campagna nazionale di vaccinazione autunnale e invernale anti COVID-19, al momento, si avvarrà delle nuove formulazioni monovalenti del vaccino Comirnaty (Omicron XBB 1.5). Prossimamente però dovrebbe aggiungersi anche il vaccino proteico adiuvato Nuvaxovid XBB 1.5 aggiornato, la cui approvazione dell’EMA è prevista per la metà del mese di ottobre.
- una dose di richiamo (della valenza di 12 mesi) del vaccino viene offerta attivamente alle categorie descritte più avanti in questo articolo. A richiesta e in base alla disponibilità delle dosi, la vaccinazione anti Covid può essere richiesta anche da chi non rientra nelle categorie citate.
- la dose di richiamo con Comirnaty è raccomandata a distanza di 6 mesi dall’ultima dose di vaccino anti Covid ricevuta o dall’ultima infezione. Una singola dose può essere iniettata anche per chi non è mai stato vaccinato. Per i bambini dati 6 mesi ai 4 anni che non hanno completato un ciclo primario di vaccinazione anti Covid o senza aver avuto mai infezione, possono essere utilizzate 3 dosi (la seconda a distanza di 3 settimane dalla prima, la terza a distanza di 8 settimane dalla seconda).
- è possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri vaccini (con particolare riferimento al vaccino antinfluenzale), fatte salve eventuali specifiche indicazioni d’uso o valutazioni cliniche.
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