In India si sta diffondendo la variante del Covid ribattezzata "Acrux", nome che viene dal sistema stellare Alfa Crucis. Scopriamo cos'è
E dopo Arturo, stavolta è la variante del Covid ribattezzata “Acrux” ad accendere l’attenzione del mondo online, soprattutto su Twitter, dove alcuni esperti stanno spiegando a cosa siamo di fronte. Il suo nome scientifico è XBB.2.3, mentre il suo soprannome viene dal sistema stellare Alfa Crucis.
Al momento le primarie informazioni ci arrivano dagli esperti che online stanno condividendo alcune spiegazioni riguardo questa nuova variante. Vipin M. Vashishtha, ex coordinatore dell’Accademia indiana di pediatria e componente dell’iniziativa Vaccine Safety Net (Vsn) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, su Twitter spiega che “Acrux XBB.2.3 è stato avvistato per la prima volta in India (Karnataka) e poi negli Stati Uniti: l’origine è alquanto poco chiara”.
In merito alla sua diffusione, l’esperto cita alcuni dati che mostrano una circolazione a Singapore (26%) e in India (22%), che “sono ancora gli hotspot. Anche la Spagna (11%) e l’Australia (8%) mostrano una crescita recente. Avvistato in molti altri paesi tra cui Giappone, Corea del Sud, Cina, Regno Unito e Stati Uniti“. Inoltre sarebbe presente anche in Giappone. In India invece continua ad aumentare, “ma non è ancora in grado di competere con l’attuale Arturo dominante”.
Al momento dunque è ancora difficile avere dettagli precisi su XBB.2.3, visto che siamo solo all’inizio della sua storia e gli esperti conoscono ancora molto poco questa sottovariante. Per esempi nel mentre scriviamo, sul sito dell’ECDC (Centro Europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie), ancora oggi non figura Acrux in alcune delle tabelle di interesse delle varianti del Covid (tabelle comunque aggiornate al 20 aprile 2023).
Come riporta The Times of India, attualmente i casi in India di questo sottolignaggio di XBB stanno aumentando, ma “ricoveri e decessi sono rimasti bassi”. Sempre come riporta TToI, il ricercatore indipendente Federico Gueli ha sottolineato che quest’aumento di casi “è guidato principalmente da XBB.1.16 che ha sostituito ogni altro lignaggio ad eccezione di XBB.2.3. Guardando i numeri, vedo uno scenario di co-circolazione. È probabile che questa ondata possa essere prolungata dalla presenza di nuove ‘fioriture’ che discendono da XBB.2.3. A partire da ora, vedo un’evoluzione più continua per XBB.2.3”.
A oggi questa variante non sembra essere arrivata in Italia, dove al momento restano dominanti le sottovarianti di Omicron: Kraken, Arturo, Centaurus, Cerberus e Hyperion.
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Ultima modifica: 04/05/2023