Una nuova variante del Covid è stata inserita sotto monitoraggio dall'ECDC. È stata scoperta nel 2023 in Sudafrica, ma ne sappiamo poco
Il Covid non si ferma nemmeno nel 2024, ma continua a creare nuove varianti e sottovarianti in giro per il mondo. Finora però nessuna nuova variante del virus ha creato allarmi pandemici, ma gli esperti internazionali continuano a monitorare la situazione.
Stavolta tocca alla variante Ba.2.87.1, scoperta in Sudafrica nel settembre 2023 con il nome di Ba.2.X, e che presenta più di 100 mutazioni, di cui diverse sulla proteina Spike. In questo breve approfondimento scopriamo per bene di cosa si tratta, quanto ne sappiamo, quali sono i sintomi e soprattutto se stavolta bisogna preoccuparsi.
Attualmente l’ECDC (l’European Centre for Disease Prevention and Control) ha inserito Ba.2.87.1 nella casella delle varianti sotto monitoraggio, dove figura anche la variante Omicron XBB.1.5.
In base a quanto spiega sempre l’ECDC, al momento non ci troviamo di fronte a una pericolosa variante del Covid. “Questo lignaggio – si legge in un rapporto – circola a bassi livelli da settembre 2023, senza alcun chiaro segno di aumento delle proporzioni o di un impatto sugli indicatori epidemiologici”.
Tuttavia, si tratta di una variante ancora in fase di studio: ulteriori approfondimenti infatti serviranno per “chiarire le proprietà di questa variante” e capire se potrà avere “un impatto sulla situazione epidemiologica nell’UE/SEE nel prossimo futuro”.
Su X Tulio de Oliveira, direttore del Centro per la risposta alle epidemia e l’innovazione alla Stellenbosch University (che viene anche indicato come l’esperto che l’ha identificata), ha spiegato che la variante sarebbe “geneticamente distinta dai lignaggi Omicron attualmente circolanti (in particolare BA.2.86 e JN.1)”. Al momento però, sappiamo ancora molto poco su Ba.2.87.1.
È ancora presto per poter conoscere i sintomi specifici di questa particolare variante del Covid, in quanto sono ancora poche le informazioni che abbiamo a nostra disposizione. Tuttavia è possibile che i segni siano quelli simili a quelli già mostrati dal Covid nel 2023 e nei primi mesi del 2024:
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Ultima modifica: 06/02/2024