Il Natale 2023 lo passeremo insieme al Covid? La situazione attuale in Italia in merito al Covid e alle vaccinazioni sta andando molto male. “Assistiamo a una maggiore circolazione del virus che impatta, seppur in minima parte, sugli ospedali incrementando i ricoveri – ha spiegato il presidente della Fiaso Giovanni Migliore -. L’età media dei pazienti, tuttavia, rimane elevata, pari a 76 anni, questo evidenzia come il Covid in questa fase sia pericoloso soprattutto per anziani affetti da altre patologie che il virus contribuisce ad aggravare. Di contro, la campagna vaccinale registra ancora una adesione molto bassa: a essersi vaccinati poco più di un milione di persone”.
E appunto, i dati: da un report della Fondazione GIMBE, scopriamo che i contagi sono in aumento (+94,3%). Ma anche le statistiche sui ricoveri sono da attenzionare: come rivela FAISO, in una settimana il numero di ricoveri causa Covid è salito del 25,3%, e sul totale degli ospedalizzati solo il 3% è in terapia intensiva.
A preoccupare però non è solo l’incidenza del Covid, bensì anche il piccolo dei contagi del virus influenzale: al momento abbiamo 9,2 casi per mille assistiti di sindromi simil-influenzali; negli ultimi sette giorni, sono stati registrati più di 2,3 milioni di persone con febbre, raffreddore e dolori articolari. Un panorama che comunque desta preoccupazione, soprattutto perché l’adesione delle persone ai vaccini contro il Covid è veramente bassa.
Per questi motivi nella giornata di oggi, 5 dicembre 2023, la direzione della Prevenzione del ministero della Salute si riunirà con le Regioni per valutare la possibilità di Open Day nazionali per rilanciare le vaccinazioni. L’obiettivo è anche evitare che il Covid sia protagonista durante il Natale del 2023.
La previsione del Natale 2023 con il Covid
La preoccupazione resta alta, ma non dobbiamo farci prendere da un allarmismo generale. Per quanto riguarda le previsioni per il prossimo Natale, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha sottolineato che prevede un aumento lento ma inesorabile dei contagi Covid in Italia, ma le ospedalizzazioni e i decessi dovrebbero restare stabili.
In questo contesto, l’Italia è stata classificata fra i sei paesi con un livello di “moderata preoccupazione“, insieme a Austria, Bulgaria, Islanda, Malta e Slovenia: un miglioramento rispetto ai livelli precedenti, passando da “molto alto” a “alto”.
Insomma, la situazione del Covid in Italia presenta sfide note, specialmente per quanto riguarda il vaccino e le campagne vaccinali. In generale, le previsioni per le feste natalizie sono per lo più positive, seppur è importante non abbassare la guardia: le aspettative profuse finora non ci devono far dimenticare l’importanze della vaccinazione.
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