Ultime notizie dal fronte Coronavirus Italia. Nelle scorse 48 ore, infatti, sono arrivati aggiornamenti importanti su diverse tematiche. In questa sede, tuttavia, affronteremo le news più importanti. Vale a dire, scopriremo la lista dei codici Ateco dei lavori essenziali aggiornati (rispetto a quanto pubblicato nel Dpcm del 22 marzo), dove scaricare il nuovo modello di autocertificazione e, infine, come richiedere il bonus per le partite iva.
Coronavirus Italia: quali sono i codici Ateco che possono lavorare?
Lo scorso 22 marzo, il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha emanato un decreto contenente la lista dei servizi essenziali che possono continuare a operare anche durante l’emergenza Coronavirus in Italia.
La decisione, però, ha scatenato diversi malumori. E, soprattutto, varie minacce di sciopero. Fino però al 25 marzo, giorno in cui si è raggiunta un’intesa tra Governo e sindacati. In particolare, il confronto tra i ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri, e dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e i segretari generali di Cgil (Maurilizio Landini), Cisl (Annamaria Furlan) e Uil (Carmelo Barbagallo) ha dato un esito positivo, con la decisione di aggiornare la lista dei codici Ateco che possono lavorare.
Lista servizi essenziali con codici Ateco aggiornata
Di seguito, quindi, l’aggiornamento delle attività che continuano a operare come servizi essenziali, pubblicato in forma di decreto il 26 marzo 2020 su Gazzetta Ufficiale:
- 01 Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali;
- 03 Pesca e acquacoltura;
- 05 Estrazione di carbone;
- 06 Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale;
- 09.1 Attività dei servizi di supporto all’estrazione di petrolio e di gas naturale;
- 10 Industrie alimentari;
- 11 Industria delle bevande;
- 13.96.20 Fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali;
- 13.95 Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento);
- 14.12.00 Confezioni di camici, divise e altri indumenti da lavoro;
- 16.24 fabbricazione di imballaggi in legno;
- 17 Fabbricazione di carta (ad esclusione dei codici 17.23 e 17.24);
- 18 Stampa e riproduzione di supporti registrati;
- 19 Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio;
- 20 Fabbricazione di prodotti chimici (ad esclusione dei codici: 20.12 – 20.51.01 – 20.51.02 – 20.59.50 – 20.59.60);
- 21 Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici;
- 22.2 Fabbricazione di articoli in materie plastiche (ad esclusione dei codici: 22.29.01 e 22.29.02);
- 23.13 Fabbricazione di vetro cavo;
- 23.19.10 Fabbricazione di vetrerie per laboratori, per uso igienico, per farmacia;
- 25.21 Fabbricazione di radiatori e contenitori in metallo per caldaie per il riscaldamento centrale;
- 25.92 Fabbricazione di imballaggi leggeri in metallo;
- 26.6 Fabbricazione di apparecchi per irradiazione, apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche;
- 27.1 Fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici e di apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell’elettricità;
- 27.2 Fabbricazione di batterie di pile e di accumulatori elettrici;
- 28.29.30 Fabbricazione di macchine automatiche per la dosatura, la confezione e per l’imballaggio;
- 28.95.00 Fabbricazione di macchine per l’industria della carta e del cartone (incluse parti e accessori);
- 28.96 Fabbricazione di macchine per l’industria delle materie plastiche e della gomma (incluse parti e accessori);
- 32.50 Fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche;
- 32.99.1 Fabbricazione di attrezzature ed articoli di vestiario protettivi di sicurezza;
- 32.99.4 Fabbricazione di casse funebri;
- 33 Riparazione e manutenzione installazione di macchine e apparecchiature (ad esclusione dei seguenti codici: 33.11.01, 33.11.02, 33.11.03, 33.11.04, 33.11.05, 33.11.07, 33.11.09, 33.12.92, 33.16, 33.17);
- 35 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;
- 36 Raccolta, trattamento e fornitura di acqua;
- 37 Gestione delle reti fognarie;
- 38 Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali;
- 39 Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti;
- 42 Ingegneria civile;
- 43.2 Installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzioni e installazioni;
- 45.2 Manutenzione e riparazione di autoveicoli;
- 45.3 Commercio di parti e accessori di autoveicoli;
- 45.4 Per la sola attività di manutenzione e riparazione di motocicli e commercio di relative parti e accessori;
- 46.2 Commercio all’ingrosso di materie prime agricole e animali vivi;
- 46.3 Commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, bevande e prodotti del tabacco;
- 46.46 Commercio all’ingrosso di prodotti farmaceutici;
- 46.49.2 Commercio all’ingrosso di libri riviste e giornali;
- 46.61 Commercio all’ingrosso di macchinari, attrezzature, macchine, accessori, forniture agricole e utensili agricoli, inclusi i trattori;
- 46.69.91 Commercio all’ingrosso di strumenti e attrezzature ad uso scientifico;
- 46.69.94 Commercio all’ingrosso di articoli antincendio e infortunistici;
- 46.71 Commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi e lubrificanti per autotrazione, di combustibili per riscaldamento;
- 49 Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte;
- 50 Trasporto marittimo e per vie d’acqua;
- 51 Trasporto aereo;
- 52 Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti;
- 53 Servizi postali e attività di corriere;
- 55.1 Alberghi e strutture simili;
- j (Da 58 a 63) Servizi di informazione e comunicazione;
- K (da 64 a 66) Attività finanziarie e assicurative;
- 69 Attività legali e contabili;
- 70 Attività di direzione aziendali e di consulenza gestionale;
- 71 Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche;
- 72 Ricerca scientifica e sviluppo;
- 74 Attività professionali, scientifiche e tecniche;
- 75 Servizi veterinari;
- 78.2 Attività delle agenzie di lavoro temporaneo (interinale);
- 80.1 Servizi di vigilanza privata;
- 80.2 Servizi connessi ai sistemi di vigilanza;
- 81.2 Attività di pulizia e disinfestazione;
- 82.20.00 Attività dei call center;
- 82.92 Attività di imballaggio e confezionamento conto terzi;
- 82.99.2 Agenzie di distribuzione di libri, giornali e riviste;
- 82.99.99 Altri servizi di sostegno alle imprese (esclusivamente per le consegne a domicilio);
- 84 Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria;
- 85 Istruzione;
- 86 Assistenza sanitaria;
- 87 Servizi di assistenza sociale residenziale;
- 88 Assistenza sociale non residenziale;
- 94 Attività di organizzazioni economiche, di datori di lavoro e professionali;
- 95.11.00 Riparazione e manutenzione di computer e periferiche;
- 95.12.01 Riparazione e manutenzione di telefoni fissi, cordless e cellulari;
- 95.12.09 Riparazione e manutenzione di altre apparecchiature per le comunicazioni;
- 95.22.01 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa;
- 97 Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico.
Alcuni dettagli sui lavori essenziali durante il Coronavirus in Italia
Allo stesso modo, il decreto sui lavori essenziali specifica alcune misure per alcuni dei codici Ateco presenti nell’elenco. Ad esempio, le attività delle agenzie di lavoro temporaneo sono garantite nei limiti previsti dagli allegati 1 e 2 del Dpcm 11 marzo e dell’allegato 1 del Dpcm 22 marzo.
Invece, i servizi di call center sono limitati al lavoro in entrata (inbound). Escluse, al contrario, quello in uscita (outbound) e dei servizi telefonici a carattere ricreativo. Anche in questo caso, vale il rispetto delle regole degli allegati sopracitati.
Infine, gli altri servizi di sostegno alle imprese sono limitati in relazione alle consegne a domicilio di prodotti.
Coronavirus Italia: dove scaricare il pdf del nuovo modello di autocertificazione?
Oltre a ciò, ieri, giovedì 26 marzo 2020, il Governo ha emesso un nuovo modello di autocertificazione, reso necessario in base alle ultime modifiche messe in atto per contrastare la diffusione del COVID-19. Pertanto, come sempre, è possibile scaricare l’autodichiarazione sul sito del Ministero dell’Interno: interno.gov.it.
Decreto Cura Italia: come richiedere il bonus per le partita iva colpite dal Coronavirus in Italia?
Da lunedì 30 marzo 2020 i lavoratori autonomi potranno richiedere il bonus di 600 euro previsto dal decreto Cura Italia. A dirlo, infatti, è il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, su Rai 1: ” Dalla prossima settimana saranno aperte le procedure per accedere ai 5 bonus: autonomi, partite Iva, lavoratori agricoli, del turismo e dello spettacolo” (Fanpage). Tuttavia, nei giorni seguenti, il termine di presentazione della domanda è stato posticipato a mercoledì 1° aprile 2020.
Come richiedere bonus 600 euro?
Il numero uno dell’Inps, poi, ha specificato a Di Martedì (La7) che la richiesta del bonus previsto dal Cura Italia avrà una “procedura semplificata con un Pin semplificato”. Come spiega Linkiesta, di fatto, per richiedere il sussidio (che avrà un modulo apposito su inps.it) servirà il codice Pin che, notoriamente, è inviato spezzato in due.
Ma visto il carattere emergenziale, stavolta basterà andare su “entra in myinps” e poi su “richiedi e gestisci il tuo Pin”. In questo modo, perciò, sarà possibile ricevere il codice direttamente sul cellulare. Inoltre, il pagamento sarà inviato direttamente sul codice corrente del beneficiario.
In conclusione, c’è anche un dettaglio importante da conoscere: non ci sarà un click day, ma una finestra temporale con giorno di inizio dal quale presentare le domande.
A chi spetta il bonus di 600 euro?
In breve, secondo Tridico, i beneficiari di tale manovra saranno “cinque milioni di persone”. In particolare, il bonus di 600 euro è indirizzato a cinque categorie lavorative: autonomi, partite Iva, lavoratori agricoli, del turismo e dello spettacolo.
Nel dettaglio, i 600 euro potranno essere richiesti da:
- titolari di partita Iva e lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (attivi al 23 febbraio) iscritti alla gestione separata dell’Inps;
- autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago (Assicurazione generale obbligatoria);
- dipendenti stagionali del settore del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il proprio rapporto di lavoro dal 1° gennaio 2019 al 17 marzo 2020;
- agli operai agricoli a tempo determinato che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività;
- lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri versati nel 2019 con un reddito non superiore ai 50 mila euro.
In aggiunta, tra i requisiti peculiari per presentare la domanda, non bisogna essere titolari di una pensione. Infine, tale bonus non farà redditto, e quindi non sono previste tasse.
Ultima modifica: 20/04/2020