La lotta alle Fake News sul Coronavirus si arricchisce di un nuovo e importante capitolo. Sabato 4 aprile 2020, di fatto, è stata annunciata la creazione di una task force atta a contrastare le notizie false, le bufale online e gli aggiornamenti diffusi da siti fake sul nuovo virus. L’annuncio è arrivato su Twitter da Andrea Martella, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La creazione dell’Unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di Fake News sul Coronavirus assume connotati nevralgici. Anche perché viviamo in una dimensione dove la paura e la paranoia regnano sovrane. “Era un passaggio doveroso”, ha commentato Martella (ansa).
Ma quali saranno i compiti di questa task force? Diversi, “dall’analisi delle modalità e delle fonti che generano e diffondono le fake news, al coinvolgimento di cittadini ed utenti social per rafforzare la rete di individuazione, al lavoro di sensibilizzazione attraverso campagne di comunicazione”.
Sarà un impegno portato avanti assieme ad “Agcom, Ministero della Salute, Protezione Civile ed avviando partnerships con i soggetti del web specializzati in fact-checking, i principali motori di ricerca e le piattaforme social”.
Infine, Martella ha ringraziato “le donne e gli uomini che hanno accettato con generosità di mettere a disposizione del Paese le loro esperienze e competenze, maturate nel vasto ambito delle problematiche che siamo chiamati ad affrontare già nel tempo ordinario, ma soprattutto in questa gravissima emergenza”.
Ho istituito a @Palazzo_Chigi la task force anti #FakeNews, insidia che ostacola la lotta a #covid_19italia. Ringrazio gli esperti che si sono messi a disposizione del Paese @RiccardoLuna @f_piccinini @DavidPuente @RubenRazzante @RobiVil Luisa Verdoliva @giovannizagni @zollofab
— Andrea Martella (@andreamartella) April 4, 2020
Noi di Ability Channel abbiamo realizzato un approfondimento con 5 suggerimenti utili a non cadere facili preda delle Fake News sul Coronavirus. Ad esempio, è sempre importante controllare la fonte di una notizia. O anche dubitare dei contenuti che ci vengono inviati su servizi di messaggistica istantanea. E ancora, affidarsi alle informazioni di esperti, evitando ogni teoria complottistica.