Da diverso tempo siamo entrati nella Fase 2 del nuovo Coronavirus. È stato lo stesso Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ad annunciarlo in occasione del Dpcm del 26 aprile 2020: la Fase 2 è iniziata il 4 maggio scorso.
Precedentemente, però, il 1° aprile 2020, in occasione di un altro Dpcm, Conte aveva spiegato che “vi saranno due fasi successive: una Fase 2 di convivenza con il virus ed una Fase 3 di ripresa completa delle nostre vite e ritorno alla normalità”, dichiarò il premier.
Effettivamente, di cosa stiamo parlando? Quali sono le date note per la Fase 2 del Coronavirus? Scopriamolo.
Il termine “Fase 2” indica, appunto, il periodo in cui si deve convivere con il Coronavirus. Nel farlo, il governo ha preparato una serie di disposizioni e date precise atte ad allentare le recenti manovre restrittive che stavano condizionando cittadini e imprese.
Quando inizia la Fase 2?
La Fase 2 è iniziata il 4 maggio 2020, a cui vanno aggiunte altre date che serviranno per imparare a convivere con il nuovo Coronavirus un passo alla volta.
Fino a quando durerà la Fase 2?
Al momento non sappiamo fino a quanto durerà. Alla fine della Fase 2, si passerà alla Fase 3, di cui però ancora non abbiamo date certe.
Come funziona la Fase 2?
In particolare, la Fase 2 del Coronavirus consentirà la riapertura totale e scaglionata di imprese e non solo, oltre a concedere nuovamente la libertà individuale ai cittadini.
4 maggio, Fase 2: chi ha riaperto?
Grazie al Dpcm del 26 aprile, sono state emanate disposizioni che hanno permesso di allentare diverse misure restrittive del lockdown. In campo lavorativo, sono state riaperte le aziende manifatturiere, quelle delle costruzioni e il commercio all’ingrosso. Inoltre, è stata consentita l’attività di asporto a bar e ristoranti.
Dal 4 maggio si può anche fare visita ai congiunti, sono riprese le attività motorie e sportive all’aperto, oltre agli allenamenti individuali per professionisti e non professionisti. Infine, si può tornare al proprio indirizzo di domicilio o residenza.
18 maggio, Fase 2: cosa cambia?
Dal 18 maggio 2020 altre misure restrittive sono state allentante, grazie al Dpcm di ieri (17 maggio, ndr). Vediamo nel dettaglio come funziona.
Spostamenti: come funziona l’autocertificazione nella Fase 2? Come usarla?
All’interno della propria regione sono consentiti gli spostamenti senza autocertificazione. Inoltre, si potrà incontrare chiunque (non solo i congiunti), sempre rispettando l’obbligo del distanziamento sociale (1 metro) e indossando la mascherina se ci si trova in un luogo chiuso aperto al pubblico o in situazioni in cui la distanza non è garantita.
L’autocertificazione resta obbligatoria nel caso in cui si esce dalla propria regione, e valgono le motivazioni già note: lavoro, salute o urgenza. Non è possibile fare visita ai congiunti che risiedono fuori regione. Tutto ciò fino al 3 giugno, data da cui cadrà l’utilizzo di tale documento.
Inoltre, è confermata la quarantena nella propria abitazione per tutti i soggetti che sono risultati positivi al COVID-19. Resta attiva anche la quarantena precauzionale se un individuo ha avuto contatti stretti con una persona contagiata. Confermato il divieto di assembramento.
Esercizi commerciali: quali negozi riapriranno?
Riaprono gli esercizi commerciali di vario tipo (centri commerciali, ipermercati e outlet), che comunque dovranno rispettare alcune regole: obbligo della mascherina e ingresso contingentato. Nel caso in cui si decida di provare un abito in un negozio di abbigliamento, bisognerà utilizzare mascherina e guanti puliti.
Permessa anche la riapertura dei mercati comunali, purché con accessi scaglionati e (anche) corsie preferenziali per il transito.
Bar, ristoranti e non solo
Riapertura concessa anche per bar, ristoranti, pizzerie, trattorie, gelaterie, rosticcerie e attività di catering. Prima di far entrare i clienti nei locali, potrà essere rilevata la temperatura e bisognerà prenotare per accedere ai servizi. Il buffet non sarà consentito. Inoltre, il personale dovrà indossare la mascherina e i tavoli dovranno rispettare il distanziamento. Anche i clienti dovranno usare la mascherina, ma solo prima di entrare nel locale.
Fase 2, quando riapriranno i parrucchieri?
Da oggi (18 maggio, ndr) riprenderanno anche gli esercizi dedicati alla cura della persona. Perciò, riaprono parrucchieri, barbieri e centri estetici. Anche qui ci sono delle regole da rispettare: distanziamento, mascherine e prenotazione.
Uffici aperti al pubblico
Anche gli uffici aperti al pubblico dovranno rispettare una serie di manovre per evitare gli assembramenti, come gli accessi contingentati.
Estate Fase 2: cosa si potrà fare?
Le spiagge possono essere frequentate, purché si eviti l’assembramento. Inoltre, potranno essere praticate attività ludiche o ricreative. Permesse anche le attività sportive individuali e in acqua, vietati gli sport di squadra.
Per la stagione estiva, invece, Inail ha pubblicato un comunicato stampa con le misure da attuare per evitare il contagio da Coronavirus: distanza tra le file degli ombrelloni di 5 metri e tra gli ombrelloni della stessa fila a 4 metri e mezzo, prenotazione obbligatoria (anche per fasce orarie), favorire pagamento con carte contactless o attraverso portali/app web, non utilizzare le piscine presenti nello stabilimento per evitare assembramenti.
25 maggio, Fase 2: chi apre?
La Fase 2 è iniziata lo scorso 4 maggio, ma è scaglionata in diverse date specifiche. Ad esempio, il prossimo 25 maggio riapriranno palestre e piscine, con le dovute accortezze per evitare assembramenti. Bisognerà, quindi, rispettare le regole del distanziamento sociale e sanificare periodicamente i locali. Sono comunque da evitare gli sport di squadra. Anche qui, prima dell’accesso ai locali, potrà essere rilevata la temperatura ai clienti.
1° giugno: arriva Immuni
E intanto da lunedì 1° giugno 2020 è disponibile per il download l’app Immuni, che potrà aiutare gli esperti a comprendere meglio come arginare la diffusione del nuovo Coronavirus. Il suo funzionamento si basa su chiavi crittografiche, che non richiedono alcun dato sensibile e non traccia i nostri spostamenti. Inoltre, non c’è l’obbligo di installazione, per cui chi non ce l’ha non rischia sanzioni di alcun tipo.
È stato pubblicato il Dpcm del 3 giugno?
No, in quanto le misure previste per la Fase 2 dal 3 giugno 2020 sono disciplinate nel Dpcm reso noto il 26 aprile scorso.
3 giugno, Fase 2: come saranno gli spostamenti?
Dal 3 giugno 2020, la Fase 2 entra più che mai nel vivo. Di fatto, da oggi sarà possibile spostarsi da regione a regione senza autocertificazione, e quindi senza comprovata esigenza necessaria, lavorativa o di salute. Tale libertà, comunque, potrà essere limitata solo da provvedimenti statali (e varrà anche per l’estero) in caso di rischi epidemiologici seri.
Nel caso di spostamenti tra regioni, vi invitiamo a consultare il sito ufficiale della destinazione in questione, in quanto ogni governatore potrà prendere decisioni autonome al fine di contenere la diffusione del contagio da Coronavirus.
Chi potrà uscire?
Anche dal 3 giugno, però, restano fissate due regole: chi mostra sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) deve restare a casa e contattare il proprio medico di base; chi è sottoposto a quarantena, deve restarci. Inoltre, rimangono obbligatorie l’uso delle mascherine (soprattutto al chiuso) e il divieto di assembramento.
Fase 2 turismo e viaggi all’estero: dove si può andare?
Sono di nuovo consentiti i viaggi all’estero, ma solo in alcune nazioni. In particolare, negli Stati membri dell’Unione Europea, in quelli facenti parte dell’accordo Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera), Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano. Per gli altri, invece, bisognerà attendere il prossimo 16 giugno.
Anche qui, però, vi invitiamo a consultare i siti dei governi esteri, in quanto potrebbero prendere delle misure specifiche nei confronti di chi viene da fuori. Ad esempio, la Grecia riaprirà agli italiani dal 15 giugno, mentre la Svizzera dal 6 luglio.
15 giugno, Fase 2: chi può lavorare?
Infine, dal 15 giugno potranno tornare a lavorare cinema, teatri e centri estivi. Anche qui, bisognerà rispettare le regole ferree del distanziamento sociale. Ad esempio, nei cinema e nei teatri bisognerà disporre gli spettatori a poltrone alterne.
Coronavirus fase 2: le avvertenze
Non sarà però tutto rose e fiori, in quanto vi saranno comunque delle regole ferree da rispettare sul luogo di lavoro, come mantenere la distanza di un metro dai colleghi e disinfettarsi spesso le mani.
Inoltre, continua a tenere banco la questione smart working. Nella Fase 2 del Coronavirus resta consigliato di garantire ove possibile il lavoro agile, limitando al massimo le presenze negli uffici.