Le cooperative sociali sono imprese che nascono con lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini (art. 1 Legge 391/1991). Questo scopo è raggiunto attraverso le gestione di servizi socio-sanitari ed educativi e lo svolgimento di attività diverse, finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
Esistono due tipi fondamentali di cooperative sociali:
- cooperative sociali di tipo A: gestiscono servizi sociali come centri di aggregazione per ragazzi, centri sociali per anziani, case famiglia, centri sanitari e centri educativi (centri educativi per ragazzi, ludoteche, ecc.). Tutto questo può avvenire sia direttamente, sia in convenzione con enti pubblici.
Le cooperative sociali di tipo A rappresentano il 60% della cooperazione sociale. - cooperative sociali di tipo B: svolgono attività produttive finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro delle persone con svantaggi fisici o psichici, le ragazze madri, ex detenuti, ex tossicodipendenti, ecc.
Le cooperative sociali di tipo B possono svolgere qualsiasi attività di impresa (agricola, industriale, artigianale, commerciale e di servizi) con l’obiettivo di destinare almeno il 30% dei posti di lavoro così creati a persone
svantaggiate, altrimenti escluse dal mercato del lavoro.
Le persone disabili devono costituire almeno il 30% della compagine sociale: le aliquote contributive dovute per la loro assicurazione obbligatoria sono ridotte a zero.
Le Cooperative sociali di tipo B sono imprese a tutti gli effetti che mettono a disposizione servizi e personale specializzato, oltre ad effettuare inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati in strutture con caratteristiche imprenditoriali. Questo modello imprenditoriale ha risposto ai bisogni ed alle esigenze espressi da cittadini svantaggiati sia in ambito lavorativo, che di partecipazione attiva nella società.
Quali possono essere i soci della cooperativa sociale di tipo B
- soci ordinari che esercitano un’attività retribuita (che devono rappresentare la maggioranza dei soci aventi diritto di voto);
- soci volontari (in misura non superiore al 50% del numero complessivo di soci) che, come nelle Organizzazioni di Volontariato (OdV), hanno diritto solo al rimborso delle spese (salvo l’assicurazione infortuni e malattie professionali;
- persone giuridiche pubbliche e private;
- soci “persone svantaggiate” che, compatibilmente con il loro stato di salute fisica e psichica, partecipano alla attività lavorativa degli altri componenti la base sociale. Il numero di tali soci deve essere pari almeno al 30% dei lavoratori (soci e non soci) della cooperativa.
Un’iniziativa esemplare, “La fucina dei talenti”
“La Fucina dei talenti” è un progetto dedicato alle persone disabili che verrà realizzato ad Oristano dalla Cooperativa sociale Digitabile, in collaborazione con altre cooperative sociali e associazioni, tra le quali l’Associazione Italiana Persone Down Onlus.
Finanziato dalla Fondazione con il Sud, il progetto ha l’obiettivo di creare un’Agenzia per l’inserimento sociale e lavorativo dei disabili attraverso una serie di servizi ed attività coordinati quali un centro propedeutico al lavoro, uno per attività laboratoriali e produttive, ed un centro socio-occupazionale. Saranno a disposizione inoltre un servizio di counselling rivolto anche alle famiglie ed uno di orientamento formativo e professionale.