La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, o persone disabili, è stata approvata dall’Assemblea Generale ONU il 13 dicembre 2006 a New York, ed è entrata in vigore il 3 maggio 2008.
Nota anche come Convention on the Rights of Persons with Disabilities o CDPD, la Convenzione non introduce nuovi diritti, ma punta a consolidare e ad assicurare quelli esistenti per le persone con disabilità, come sancito dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani del 1948. È la prima Convenzione internazionale sulla disabilità e la prima firmata dall’Unione Europea.
Qual è l’obiettivo della Convenzione ONU sulle persone disabili?
Come detto precedentemente, l’obiettivo della Convenzione ONU sulle persone disabili è tutelare, consolidare e proteggere i diritti delle persone con disabilità, i quali ruotano attorno a due principi cardini: le pari opportunità e la non discriminazione. Ogni Stato appartenente alle Nazioni Uniti è chiamato a ratificare tale documento: il Parlamento italiano l’ha fatto con la Legge n.18 del 3 marzo 2009, con relativo protocollo opzionale sottoscritto il 30 marzo 2007.
Leggi anche: Ecco quali termini usare per parlare e scrivere di disabilità
Quali sono i diritti sanciti dalla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità?
La Convenzione ONU per le persone disabili non introduce nuovi diritti rispetto a quelli sanciti dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani, ma può essere inteso come un documento che mette ordine su quelli già esistenti. Dunque possiamo trovare diritti politici, civili, sociali, economici e culturali.
Principalmente all’interno del documento sono inserite disposizioni programmatiche che devono essere recepite dagli Stati membri per garantire una progressiva inclusione delle persone con disabilità sotto svariati punti di vista. Ci sono comunque alcuni articoli della Convenzione ONU sulle persone con disabilità che vale la pena sottolineare:
- Articolo 1, lo scopo: “Promuovere, proteggere e garantire il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro intrinseca dignità”;
- Articolo 3, i principi generali che disciplinano il rispetto per la dignità della persona con disabilità, tra cui troviamo la non discriminazione, l’inclusione nella società, l’accettazione delle persone con disabilità, l’accessibilità, la parità tra uomini e donne e il rispetto dei minori con disabilità;
- Articolo 8, aumentare e promuovere la consapevolezza nella società sulla situazione delle persone con disabilità, con l’obiettivo di combattere pregiudizi e stereotipi;
- Articolo 19, promozione del principio di vita indipendente delle persone con disabilità, basato sul concetto dell’autonomia e uguaglianza;
- Articolo 24, diritto all’istruzione delle persone con disabilità;
- Articolo 27, diritto al lavoro delle persone con disabilità;
- Articolo 35, ogni Stato deve presentare un rapporto sulle misure adottate per rispettare i principi della Convenzione: in Italia è stato anche istituito l’Osservatorio Nazionale sulle condizione delle persone con disabilità.
Leggi anche: Curriculum vitae per categorie protette: informazioni utili