Accettare se stessi è un aspetto fondamentale per vivere una vita soddisfacente e felice. Scopri come cresce la tua autostima
Accettare se stessi è un aspetto fondamentale per vivere una vita soddisfacente e felice. Spesso siamo portati a confrontarci con gli altri, a cercare di soddisfare le aspettative altrui o a voler diventare qualcosa che non siamo. Questo atteggiamento può portare a una sensazione di insoddisfazione costante e a un senso di mancanza di valore personale.
Accettare se stessi significa invece riconoscere le proprie caratteristiche, punti di forza e debolezze, e accettarle senza giudizio. Questo processo richiede di essere onesti con se stessi e di abbracciare la propria autenticità. Quando siamo in grado di accettarci, diventiamo più sicuri di noi stessi e riusciamo a godere appieno delle nostre esperienze.
L’accettazione di sé può anche portare a relazioni interpersonali più sane. Quando siamo a nostro agio con chi siamo, tendiamo ad avere relazioni più genuine e sincere, basate sulla reciproca accettazione e rispetto.
Tuttavia, accettarsi non significa rinunciare a migliorarsi o ad evolversi. Al contrario, quando siamo in pace con noi stessi, diventiamo più motivati a lavorare su noi stessi e a raggiungere i nostri obiettivi personali. La differenza è che non lo facciamo per soddisfare le aspettative degli altri o per cercare di essere qualcun altro, ma per diventare la versione migliore di noi stessi.
L’accettazione di sé è un aspetto fondamentale per la felicità e la realizzazione personale. Accettare se stessi significa abbracciare la propria autenticità, riconoscere le proprie caratteristiche e punti di forza, senza giudizio o confronto con gli altri. Questo processo porta ad avere relazioni interpersonali più sane e significative e ci motiva a lavorare su noi stessi per diventare la versione migliore di noi stessi.
Stefano Falcini, psicologo e psicoterapeuta, ha la sua particolare interpretazione sull’accettare se stessi.
Tra le parole che compaiono sul suo sito web, il dottore cita un esempio: “Se voglio mangiare delle ciliegie che si trovano su un albero a 3 metri d’altezza e io sono alto 1 metro e 70 centimetri, posso reagire in vari modi. Una prima possibilità è dirmi che quelle ciliegie non mi piacciono o non sono buone. Ma così facendo evito il confronto con me stesso, attribuendo all’esterno la responsabilità e la colpa di qualcosa che non riesco a fare per un mio limite personale (…sono le ciliegie che non sono buone, non io che non riesco a prenderle…)”.
C’è però un altro aspetto da considerare secondo Falcini: “Posso prendere coscienza di quello che è un mio limite oggettivo – l’essere alto 1.70 m – e del fatto che esso mi impedisce di cogliere quelle ciliegie che però vorrei tanto mangiare”.
Da questo punto in avanti ci sono due strade: “Una è quella di focalizzare la mia attenzione solo ed esclusivamente sul mio limite e sulle conseguenze negative che esso comporta, lasciandomi andare alla depressione o allo sconforto. Oppure, partendo dall’accettazione del mio limite, posso concentrarmi su come raggiungere comunque quelle ciliegie che desidero tanto mangiare”.
Siamo di fronte a un atteggiamento mentale che “aiuta a individuare una possibile soluzione al mio problema, consentendomi di capire, ad esempio, che posso cogliere le ciliegie semplicemente utilizzando una scala. Accettare se stessi significa quindi essere pienamente consapevoli di sé e dei propri limiti e utilizzare tale consapevolezza per aprire la mente al cambiamento e riuscire a raggiungere i propri obiettivi”.
Il web è pieno di consigli, riflessioni e idee sull’accettare se stessi. Questo accade perché si tratta di un tema caldo che riguarda la vita di tutti i giorni. Vivere bene la propria condizione aiuta a migliorare, a crescere e a relazionarsi con gli altri. Secondo Francesco Minelli, psicologo e psicoterapeuta, amare se stessi ha importanti benefici (elenco puntato tratto dall’articolo presente sul sito web):
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L’idea dell’accettazione di sé stessi è una questione complessa e sfaccettata che ha interessato la filosofia, la psicologia e molte altre discipline nel corso della storia. In molte culture, l’autoaccettazione è stata vista come un obiettivo importante per la felicità e il benessere personale.
In epoche passate, la società tendeva a stabilire standard rigidamente definiti per il comportamento, l’aspetto e la personalità. Il conformismo infatti era spesso considerato una virtù. Ciò ha portato molte persone a cercare di conformarsi a tali standard, anche se non si sentivano a proprio agio o felici nel farlo.
Tuttavia, nel corso del tempo, molte correnti di pensiero hanno sfidato questi standard e hanno promosso l’idea che ogni individuo abbia il diritto di essere se stesso e di accettare la propria natura unica. Nel XX secolo, la psicologia umanistica e la teoria dell’autorealizzazione hanno enfatizzato l’importanza dell’autoaccettazione e della ricerca dell’autenticità.
Oggi l’autoaccettazione è ampiamente riconosciuta come una parte importante della salute mentale e del benessere. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da affrontare, poiché molte persone lottano con l’idea di accettare se stessi per quello che sono, piuttosto che cercare di soddisfare gli standard esterni.
Ecco alcuni libri che potrebbero interessarti sull’accettazione di se stessi, la consapevolezza e l’autostima:
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Ultima modifica: 17/05/2023