Il coma diabetico è una delle complicanze a cui può andare incontro una persona con diabete. Ecco come riconoscerlo e affrontarlo
Il coma diabetico è una delle complicanze a cui possono andare incontro i pazienti diabetici, sia con diabete mellito di tipo 1 che 2. Le cause sono varie, così come l’insorgenza dei sintomi e la relativa cura, ma sostanzialmente sono legate ad una presenza di glucosio nel sangue in valori non adeguati.
Per farci illustrare nel dettaglio cause e rimedi dei diversi tipi di coma diabetico abbiamo rivolto qualche domanda alla dottoressa Erminia Lembo di idoctors.it, specialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo a Roma.
Il coma diabetico è la complicanza acuta più grave della malattia diabetica. Si può andare in coma diabetico sostanzialmente per due motivi: a causa di valori di glucosio estremamente bassi, quindi parliamo di ipoglicemia, o di valori particolarmente elevati, quindi di iperglicemia. In quest’ultimo caso dobbiamo inoltre distinguere due tipi di coma diabetico:
Sia i sintomi, che poi la terapia, sono completamente differenti a seconda se ci troviamo davanti all’ipoglicemia o all’iperglicemia. In caso di ipoglicemia, il tipo di coma diabetico a cui più spesso si può andare incontro, ci sono due modi di agire:
Per quanto riguarda invece l’iperglicemia, i sintomi sono simili sia per la sindrome iperglicemica iperosmolare sia per la chetoacidosi diabetica: entrambesono infatti caratterizzate soprattutto da astenia marcata, cefalea, sensazione di voler bene e/o urinare molto, calo ponderale, anoressia (nel senso che non si ricerca tanto il cibo), vomito e talvolta dolore addominale. L’insorgenza di questi sintomi e l’evoluzione delle condizioni del paziente sono però diverse nelle due condizioni. Nel dettaglio:
Sia la chetoacidosi diabetica chela sindrome iperglicemica iperosmolare determinano una ospedalizzazione, poiché necessitano di ristabilire appunto il pH adeguato, soprattutto tramite somministrazione di fisiologica e soprattutto di insulina.
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Per i soggetti con diabete di tipo 1 insulinodipendenti può essere molto importante per esempio non scambiare l’insulina rapida (quella che si somministra prima dei pasti) con l’insulina basale (che si somministra una volta al giorno, generalmente la sera prima di andare a dormire), anche perché talvolta l’insulina basale viene somministrata in dosi maggiori rispetto all’insulina rapida, quindi fare un errore nella terapia prescritta può determinare delle conseguenze molto gravi ovviamente nel paziente diabetico. L’altro consiglio, ovviamente sotto prescrizione del diabetologo di riferimento e sempre per i pazienti con diabete di tipo 1, di avere sempre in casa e portare sempre con sé il kit con il glucagone, nonché di avere sempre dello zucchero semplice a portata di mano.
Anche i pazienti con diabete di tipo 2 possono andare incontro a ipoglicemie, soprattutto se hanno in terapia con determinati farmaci che hanno come effetto collaterale proprio delle ipoglicemie. Per fortuna però questa classe di farmaci è abbastanza datata e attualmente le linee guida propongono di scegliere altre classi farmacologiche che per fortuna non hanno questa complicanza. Per il paziente di tipo 2 che può andare incontro a sindrome iperglicemica iperosmolare, proprio perché come ho detto si arriva in diversi giorni a un coma di questo tipo, è infine importantissimo avere il glucometro a casa e misurare la glicemia, soprattutto quando ci sono delle condizioni che portano l’organismo a farne aumentare il livello.
Ultima modifica: 05/03/2022