Qui di seguito le classificazioni funzionali degli sport paralimpici del gruppo 1:
Atletica Leggera Paralimpica
Le categorie paralimpiche nell’Atletica Leggera sono composte da una lettera che definisce la disciplina di riferimento e da un numero che determina la disabilità dell’atleta.
Le lettere possono essere due:
- Prefisso “T“: Track, competizioni su pista (corsa o corsa in carrozzina) e le gare di salto
- Prefisso “F” : Field, le competizioni di lancio
Mentre i numeri sono così suddivisi:
- 11: non vedente
- 12: ipovedente con possibilità di atleta-guida
- 13: ipovedente senza possibilità di atleta-guida
- 31: cerebrolesione grave (in carrozzina)
- 32: cerebrolesione medio-grave (in carrozzina)
- 33: cerebrolesione media (in carrozzina)
- 34: cerebrolesione moderata (in carrozzina)
- 35: cerebrolesione grave (deambulanti)
- 36: cerebrolesione medio-grave (deambulanti)
- 37: cerebrolesione media, emiplegia (deambulanti)
- 38: cerebrolesione moderata (deambulanti)
- 40: nanismo (130cm per gli uomini; 125cm per le donne)
- 41: nanismo (145cm per gli uomini; 137cm per le donne)
- 42: amputazione mono o bilaterale transfemorale, sopra al ginocchio
- 43: amputazione bilaterale transtibiale, sotto al ginocchio
- 44: amputazione monolaterale transtibiale, sotto al ginocchio
- 45: amputazione bilaterale arti superiori
- 46: amputazione monolaterale arti superiori sopra il gomito
- 47: amputazione monolaterale arti superiori sotto il gomito
- 51: corse tetraplegia grave
- 52: corse tetraplegia moderata
- 53: corse paraplegia grave
- 54: corse paraplegia moderata, amputazione/i arto inferiore
- 51: lanci tetraplegia grave
- 52: lanci tetraplegia media
- 53: lanci tetraplegia moderata
- 54: lanci paraplegia grave
- 55: lanci paraplegia media
- 56: lanci paraplegia moderata, amputazioni bilaterali transfemorali (sopra al ginocchio)
- 57: lanci lesione midollare minima, amputazione/i transtibiali (sotto al ginocchio)
Per l’Atletica Leggera Paralimpica esiste un’altra particolarità: possono gareggiare insieme nella stessa batteria atleti di diverse categorie. Questo avviene principalmente quando gli atleti in gara sono un numero esiguo e non sufficiente a comporre un unica batteria. Vengono così assemblate le competizioni di più categorie che prevedono, comunque, una medaglia per ciascuna gara.
Esempio: la campionessa Martina Caironi, con un’amputazione alla gamba sinistra al di sopra del ginocchio, corre in pista nella categoria paralimpica T42.
Basket in carrozzina
La classificazione del Basket in Carrozzina consiste nel raggruppare i giocatori in categorie basate sulla capacità fisica dei giocatori di eseguire movimenti quali spingere la carrozzina, eseguire il palleggio, il tiro a canestro, il passaggio della palla, il rimbalzo e la reazione al contatto.
Lo scopo della classificazione nel basket in carrozzina è quello di assicurare che ciascun giocatore idoneo abbia gli stessi diritti e l’opportunità di essere membro integrante della squadra ed equiparare il potenziale funzionale di quest’ultima. Per essere idoneo un giocatore di basket in carrozzina deve avere un’invalidità fisica permanente che riduca la funzionalità degli arti inferiori e che non gli permetta di correre, ruotare o saltare ad una velocità e con il controllo, la sicurezza, la stabilità e la resistenza di un giocatore normodotato.
Ai giocatori è attribuita una classificazione a punti, con un sistema definito “punti di gioco” (playing points). E’ importante sapere che, in qualsiasi incontro, i cinque giocatori in campo non devono superare un totale di 14 punti, mentre è concesso un numero inferiore. L’elemento chiave in merito alla classificazione è definito dalla valutazione del “volume d’azione” di ciascun giocatore, ossia il limite verso il quale il giocatore può muoversi volontariamente in qualsiasi direzione, ritornando in posizione seduta eretta in maniera controllata, senza afferrare la carrozzina per supportare o agevolare il movimento.
In ogni classe i giocatori presentano diversi volumi d’azione ed è questo quello che determina la classificazione finale, così come segue:
- Giocatore con punti 1.0
- Controllo minimo o assente del movimento del tronco nel piano frontale.
- Nessuna rotazione attiva del tronco.
- Equilibrio notevolmente ridotto sia in direzione frontale che laterale.
- Il giocatore deve affidarsi alle braccia per ritornare in posizione eretta in caso di perdita di equilibrio.
- Giocatore con punti 2.0
- Movimenti in direzione frontale con controllo parziale del tronco.
- Rotazione attiva della parte superiore del tronco ma assenza di rotazione della parte inferiore.
- Assenza di controllo nei movimenti laterali.
- Giocatore con punti 3.0
- Buono il movimento completo del tronco in direzione frontale.
- Buona rotazione del tronco.
- Assenza di controllo nei movimenti laterali.
- Giocatore con punti 4.0
- Normale movimento del tronco ma ha generalmente difficoltà a controllare i movimenti laterali verso un lato a seguito di menomazione di un arto inferiore.
- Giocatore con punti 4.5
- Normale movimento del tronco in tutte le direzioni.
- Capacità di inclinarsi da un lato e dall’altro senza limitazioni.
Esistono alcune situazioni in cui i giocatori non si identificano in nessuna classe, presentando caratteristiche appartenenti a due o più classi. In questo caso il classificatore assegna al giocatore mezzo punto, creando classi di giocatori con punti 1.5, 2.5 o 3.5.
Esempio: Matteo Cavagnini, che a seguito di un incidente in motorino perde la gamba sinistra, è un giocatore con punti 4,5.
Biathlon
Le categorie paralimpiche nel Biathlon si suddividono in tre gruppi principali a seconda della disabilità, con un’ulteriore distinzione in base alla gravità.
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disabili visivi (Visually Impaired)
- B1: non vedenti totali
- B2: ipovedenti gravi
- B3: ipovedenti lievi
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disabili in piedi (Standing)
- LW2: amputazione monolaterale transfemorale arti inferiori (sopra al ginocchio)
- LW3: amputazione bilaterale arti inferiori
- LW4: amputazione monolaterale transtibiale arti inferiori (sotto al ginocchio)
- LW5/7: sciatori senza bastoncini
- LW6: amputazione arti superiori sopra al gomito
- LW8: amputazione arti superiori sotto al gomito
- LW9: altre disabilità agli arti
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disabili seduti (Sitting)
- LW10: disabilità agli arti inferiori senza equilibrio funzionale da seduti
- LW10,5: disabilità agli arti inferiori con minimo equilibrio funzionale da seduti
- LW11: disabilità agli arti inferiori con discreto equilibrio funzionale da seduti
- LW11,5: disabilità agli arti inferiori con più che discreto equilibrio funzionale da seduti
- LW12: disabilità agli arti inferiori con buon equilibrio funzionale da seduti
Esempio: Pamela Novaglio, che a seguito di un incidente sciistico riporta una paralisi del braccio sinistro, gareggia nella categoria Standing LW6.
Boccia
Esistono solo 4 categorie paralimpiche nella Boccia.
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BC1: atleti con paralisi cerebrale che riescono sia a calciare che a lanciare la palla.
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BC2: atleti con paralisi cerebrale che riescono sia a calciare che a lanciare la palla con maggiore difficoltà.
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BC3: atleti con paralisi cerebrale che non possono calciare o lanciare la palla a tre metri senza aiuti. Utilizzano, quindi, una rampa specifica.
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BC4: atleti con una disabilità diversa dalla paralisi cerebrale che hanno difficoltà nel lanciare la palla
Calcio
Nello sport del calcio bisogna distinguere due categorie: il calcio a 5 ed il calcio a 7.
Calcio a 5:
- esiste solo una classe ed è dedicata agli atleti con disabilità visiva. Durante il gioco gli atleti devono indossare delle bende per gareggiare alla pari tra ciechi totali e ciechi parziali.
Calcio a 7:
Esistono 4 classificazioni nel Calcio a 7. La maggior parte degli atleti hanno una paralisi cerebrale.
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C5: atleti la cui disabilità provoca il maggior svantaggio sul campo di gioco e ha un notevole impatto sulla camminare e correre.
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C6: atleti con una disabilità che ha un impatto sul controllo e il coordinamento dei movimenti, in particolare per correre.
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C7: atleti con una disabilità che colpisce un braccio e una gamba dalla stessa parte del corpo, sinistra o destra.
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C8: atleti la cui disabilità provoca il minor svantaggio sul campo.
Ciclismo
Gli atleti con disabilità fisiche e visive sono idonei a competere nel Ciclismo Paralimpico. Ci sono quattro categorie.
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B: atleti con disabilità visiva che competono su una bicicletta tandem con un pilota vedente, la guida.
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Da H1 a H4: atleti, con un danno che colpisce le gambe; competono con una Handbike. La numerazione da 1 a 4 indica il grado di disabilità; più è basso il numero, più è grave la disabilità. Nella classe 4 gli atleti gareggia.
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T1-T2: atleti con una menomazione che colpisce il loro equilibrio; competono con un triciclo.
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C1-C5: atleti con una menomazione che colpisce le gambe, le braccia e/o il tronco, ma competono con una bicicletta standard.
Esempio: Alex Zanardi, che a seguito di un incidente in Formula 1 perde entrambi le gambe, gareggia con la sua Handbike nella categoria H4.
Equitazione
Esistono in tutto 5 categorie nell’Equitazione. Competono sia atleti con disabilità fisiche che visive.
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1A e 1B: atleti con disabilità più gravi, come le lesioni del midollo spinale e paralisi cerebrale.
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2: atleti con disabilità gravi, ma che mantengono abbastanza l’equilibrio e il controllo addominale.
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3: atleti, compresi quelli che sono non vedenti, con buon equilibrio, movimento delle gambe e coordinamento.
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4: atleti ambulanti sia con disturbi della vista, della gamba o del braccio.
Esempio: Sara Morganti, alla quale le è stata diagnosticata una Sclerosi Multipla, gareggia nella categoria Grado 1A.