La depressione natalizia (o Christmas Blues) non è solo un fastidio generale nei confronti del Natale, ma una condizione che mina la serenità
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Non sempre il Natale è un momento di gioia, serenità e spensieratezza, ma non per tutti. Ci sono persone che in questo periodo dell’anno sviluppato sentimenti di malinconia e tristezza, che possono essere riconosciuti come la depressione natalizia, nota anche come Christmas Blues.
Spesso questa depressione provata a Natale nasce da diversi fattori, come l’isolamento sociale, la solitudine, la nostalgia causata dalle Feste o la costrizione sociale di dover obbligatoriamente festeggiare e sentirsi positivi, quando in realtà si sta attraversando un periodo buio e sconsolato.
Ma come mai si chiama Christmas Blues? Il termine indica le note “blues” musicali, che esprimono malinconia e tristezza, caratteristiche principale di chi soffre in maniera particolare queste festività.
All’interno di questo articolo, analizzeremo più da vicino che cos’è questa depressione natalizia, se ci sono sintomi specifici e come combatterla. Inoltre, scopriremo come mai proviamo tanta tristezza durante le Feste di Natale.
La depressione natalizia è una condizione che si presente con l’avvicinarsi delle feste di stagione e si accentua durante il 24 e il 25 dicembre, le giornate dedicate al Natale, mentre sparisce con la fine delle festività, quando la vita riprende il suo normale corso.
Bisogna però fare delle differenze precise. Provare fastidio per il Natale o per ciò che ne consegue, come la riunione coi parenti o la corsa dei regali, non significa provare depressione natalizia. Diverse invece sono le persone che vivono in maniera profondamente negativa e ingestibile la sensazione che accompagna le feste.
In linea generale, sono persone che già alla base presentano un’instabilità emotiva, e che quindi non sono serene, e che in questo periodo dell’anno vengono sopraffatte da emozioni come tristezza, solitudine e stress: spesso, tutto ciò è causato da eventi nella vita che hanno portato a provare costantemente certi sentimenti.
Inoltre, come spiega State of Mind, non deve essere confusa con il disturbo affettivo stagionale, descritto nel DSM5 come “disturbo depressione maggiore, ricorrente, con andamento stagionale”. In soldoni, il Christmas Blues si lega alle convenzioni sociali o ai festeggiamenti obbligati, che possono portare stress, ansia, pensieri negativi, sensazioni di solitudine e via discorrendo.
Sostanzialmente, alcune persone possono vivere con forte intensità negativa alcuni aspetti che per altri sono momenti di gioia: le riunioni di famiglia possono diventare un momento di stress per le aspettative altrui; la corsa ai regali può mutare nella conferma di non avere una solidità economica a causa di precarietà o altri fattori; e ancora, chi sta attraversando un grande cambiamento nella propria vita oppure deve accettare un recente lutto.
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La Christmas Blues presenta sintomi e cause precisi che possono aiutarci a riconoscerla più da vicino. Questa forma di tristezza che viviamo a Natale dipende da persona e persona, in particolare in base al proprio vissuto. Per quanto riguarda le cause che possono far emergere la depressione a Natale, alcune le abbiamo già elencate precedentemente.
Basti pensare all’aspettativa di rispettare le tradizioni familiari o, più in generale, alle pressioni sociali, a cui si aggiungono ansia per i regali e i preparativi di Natale e le difficoltà finanziarie a essi connessi. Inoltre, il periodo natalizio è un momento di bilanci, e quindi c’è chi potrebbe vedere in maniera profondamente negativa non esser riuscito a realizzare alcuni obiettivi.
E poi, ovviamente, c’è chi sta vivendo un lutto, chi in questo periodo dell’anno è schiacciato dai ricordi dei cari scomparsi, la presenza di conflitti non risolti con persone care o persone che non fanno più parte della propria vita e la solitudine.
Tra i sintomi invece riconosciamo ansia, irritabilità, malinconia, mal di testa, solitudine, tristezza, pensieri negativi, umore basso, rabbia, stanchezza, perdita di interesse nelle attività quotidiane e difficoltà di concentrazione.
Come sempre, parlare semplicemente di tristezza per riferirsi alle depressione è fuorviante, ma ci può aiutare a capire quali sono le persone che, colte da un profondo senso di malinconia, frustrazione e solitudine, possono sviluppare la depressione natalizia.
Così come la depressione generale, anche la Christmas Blues può colpire chiunque, indipendentemente dalla propria estrazione sociale o dal genere. Tutto dipende dalle cause, che come abbiamo visto possono spaziare a più livelli. Da una parte, può colpire persone che in passato hanno già presentato una storia clinica di ansia e depressione, che unite al carico di aspettative del Natale non fanno altro che appesantire ancora di più la condizione.
Dall’altra parte invece la depressione natalizia può colpire anche persone con un buon equilibrio interiore, ma che comunque stanno provando lo stress tipico di fine anno, generato da tutta una serie di aspettative basate sui canoni della società. Altre persone a rischio sono chi ha vissuto da poco un lutto, chi ha dovuto concludere una relazione con una persona amata, quelli che non hanno una famiglia oppure sono effettivamente da soli a Natale.
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Come detto precedentemente, le feste di Natale possono mettere tristezza per tanti motivi. Innanzitutto, questo periodo dell’anno porta con sé emozioni legate a nostalgia e ricordi del passato, che evocano aneddoti di persone che non sono più con noi, e dunque la loro assenza può risultare evidente.
Altresì, in molte famiglie l’infanzia viene idealizzata come un momento di spensieratezza che non tornerà più: crescendo, si potrebbero mettere a confronto il proprio passato da bambino con il presente da adulto, generando un’onda di malinconia.
Poi, abbiamo le aspettative sociali ed emotive, gonfiate dai media e dalla società che promuovono l’immagine del Natale come di una stagione in cui, per forza, dobbiamo sentirci felice, anche se ci sentiamo tristi, delusi e inadeguati. Inoltre, c’è la pressione di dover rispondere a determinati obblighi sociali, come partecipare agli incontri familiari oppure correre per cercare il regalo perfetto da donare.
Tutto ciò influenza anche la visione della solitudine come una condizione negativa: non è possibile essere soli a Natale, ma bisogna stare in compagnia, magari di fronte alla luce calda del calmino. Altrimenti, significa che c’è qualcosa che non va. Ma non è così.
E poi, il Natale precede il Capodanno, una data che spesso viene fatta coincidere con riflessioni in cui si tirano le somme, per scoprire se abbiamo rispettato le nostre aspettative e quelle degli altri circa il proprio percorso (familiare, relazionale, umano e professionale). Scoprire che molte cose non sono andate come desideravamo potrebbe contribuire a creare ancor di più un senso di inadeguatezza in una persona.
Combattere la depressione natalizia richiede un approccio proattivo e una consapevolezza di sé nell’accettare la propria situazione. Ad esempio, è opportuno riconoscere i propri sentimenti senza invalidarli: accettare che è normale sentirsi tristi o stressati durante il Natale.
Poi, è necessario ridurre le aspettative: evitare di imporsi standard irraggiungibili o di confrontarsi con le idee commercializzate del Natale perfetto (e non parliamo solo dei messaggi pubblicitari, ma anche di come le pellicole cinematografiche raccontano questo periodo dell’anno).
Poi, se vogliamo evitare che il prossimo anno la solitudine diventi un elefante in una stanza di cristalli, è bene coltivare le proprie connessioni sociali, cercando il supporto di amici e familiari o partecipando a gruppi di sostegno.
Inoltre, lo stress può essere combattuto mantenendo una routine salutare, attraverso un’alimentazione equilibrata, un esercizio fisico regolare e un sonno adeguato (senza stravolgere il proprio ciclo veglia-sonno).
Infine, se la depressione natalizia condiziona notevolmente la qualità della propria vita, è necessario ricercare un aiuto professionale, consultando un professionista della salute mentale.
La depressione natalizia, o Christmas Blues, è un’esperienza comune ma spesso trascurata. Riconoscendo i sintomi, comprendendo le cause e adottando strategie adeguate per combatterla, è possibile trovare sollievo e godersi lo spirito delle festività in modo più sereno. Ricordate, chiedere aiuto è sempre un segno di forza, non di debolezza.
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Ultima modifica: 13/12/2024