Entrato nella masterclass in sordina, in poco tempo è diventato uno dei personaggi più amati di Masterchef. Stiamo parlando di Christian Passeri, il concorrente piemontese che è affetto dalla Sindrome di Asperger.
Christian è uno studente universitario iscritto al corso di Ingegneria Chimica Alimentare di Torino, un connubio perfetto tra le sue due passioni: la chimica e la cucina. La sua è una famiglia numerosa formata da papà Dorino, mamma Elena e i fratelli minori Miryam e Gioele, senza dimenticare il cane, la tartaruga e il drago barbuto.
Christian è un amante della natura e delle attività all’aria aperta: all’età di 8 anni, i suoi genitori decidono di portarlo a frequentare gli scout per aiutarlo a socializzare con i suoi coetanei. Lui ha la Sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico che crea difficoltà nel parlare con gli sconosciuti e nel saper descrivere le proprie emozioni. Una condizione che non essendo visibile spesso diventa difficile da descrivere, ma che è ben presente nel tessuto sociale e che Masterchef è riuscita a raccontare in un modo del tutto innovativo.
Ai Live Cooking, Christian si presenta con “Tradizione e Panico”, uno sformatino ai peperoni con salsa di bagna cauda e uno sformatino ai pomodori gialli con salsa di gorgonzola e noci. Nonostante qualche problema durante l’impiattamento, Christian è riuscito a conquistare due sì su tre (l’unico no è quello dello chef Locatelli) e ad accedere alle prove di abilità. Grazie alle sue doti in cucina, riesce a conquistare il grembiule bianco e ancora oggi è in corsa per diventare l’undicesimo vincitore di Masterchef Italia.
Il percorso di Christian all’interno del programma è una sorta di bildungsroman, quello che i tedeschi chiamavano romanzo di formazione. Come il protagonista di quei romanzi acquisiva consapevolezza della propria personalità, allo stesso modo Christian si è appropriato di quei limiti che all’inizio sembravano insuperabili (la fiducia in se stesso, il rapporto con gli altri e la capacità di gestire il tempo).
Col passare delle prove (e delle puntate), Christian si è imposto ed è riuscito nel suo unico intento: aver trovato il coraggio per tutte le persone che come lui ogni giorno lottano contro i propri limiti. La cucina per lui rappresenta una vera costante, un modo per esprimere la sua essenza e la sua libertà. In cucina si definisce una persona curiosa e coraggiosa perché tende a sperimentare molto andando anche contro le logiche gastronomiche.
La Sindrome di Asperger appartiene ai disturbi dello spettro autistico “ad alto funzionamento” (visto che non comporta disabilità intellettive) e si differenzia dall’autismo per alcune caratteristiche. L’abbreviazione è SA e si classifica come un disturbo pervasivo dello sviluppo.
Il termine fu coniato nel Regno Unito dalla psichiatra Lorna Wing in onore del medico Hans Asperger che la diagnosticò per primo chiamandola “psicopatia autistica”. Sotto questo termine rientravano quei bambini che avevano un profilo comportamentale tipico, in cui l’autismo era si presente ma non collegato ad un ritardo mentale evidente.
La Sindrome di Asperger si manifesta nell’infanzia ed è caratterizzata da gravi problemi come la capacità di comunicazione e interazione sociale. È detta anche autismo ad alto funzionamento. Di seguito alcuni dei sintomi principali:
La Sindrome di Asperger è una condizione psico-fisica che non ha impatto sulla capacità creativa e realizzativa. La storia infatti è piena di esempi di personaggi che hanno lasciato un segno indelebile e che, nella vita di tutti i giorni, avevano comportamenti che oggi riterremo atipici e inusuali.
Si parte da Michelangelo Buonarroti, l’artista che ha regalato all’umanità gli affreschi della Cappella Sistina e che probabilmente era un Asperger. Un altro genio è stato Wolfgang Amadeus Mozart, uno dei più grandi compositori di musica classica. Si racconta che durante le sue melodie avesse una capacità di estraniarsi totalmente dalla realtà e che nella vita di tutti i giorni, faticava a interagire e coltivare rapporti con i suoi coetanei.
Stesso discorso per Isaac Newton e per Charles Darwin: il primo viene descritto come scontroso, lunatico e pressoché incapace di parlare con scioltezza nonostante l’immenso acume. Il secondo (Darwin) era un maniaco dell’ordine e della catalogazione e non rivolgeva la parola mai a nessuno. Per alcuni anche i comportamenti di Alfred Joseph Hitchcock e di Steve Jobs potrebbero rientrare fra quelli ascrivibili alla Sindrome.
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Ultima modifica: 16/02/2022