La Sindrome del Caregiver ha un costo psicologico, fisico ed economico. Spesso può essere di lunga durata, ma ci sono delle soluzioni
Per definire la Sindrome del Caregiver (nota anche come burden caregiver) dobbiamo comprendere la figura di cui stiamo parlando. Con il termine caregiver ci riferiamo a una persona (solitamente un familiare) che si prende cura gratuitamente e in modo giornaliero di un individuo malato o con disabilità molto gravi.
Non è una figura medica, tuttavia spesso deve conoscere alcune tecniche assistenziali di base, come ad esempio far ingoiare una pasticca oppure come funzionano determinate apparecchiature sanitarie.
Si tratta di un lavoro non riconosciuto completamente in Italia, ma che determina delle conseguenze fisiche e psicologiche abbastanza complesse nel caregiver: impegnarsi ogni giorno a prendersi cura di un’altra persona, per la quale si è anche legati emotivamente, può generare ansia e stress, oltre all’annichilimento della propria vita.
La Sindrome del Caregiver è una condizione di stress e fatica cronica, poiché la presa in carico di curare un altro individuo può durare per molto tempo. Ciò determina un peso psicologico (la rinuncia alla vita sociale e la sensazione che non si può uscire da questa situazione) e fisico (stanchezza e ansia) non indifferente.
Queste condizioni sono determinate dal fatto che le responsabilità di un caregiver familiare sono in genere maggiori di quanto dovrebbero: prendersi cura di un’altra persona richiede moltissimo tempo, tanto che spesso non viene più tenuto conto dell’importanza del riposo e dei periodi di vacanza, momenti di stacco dall’assistito che possono essere utili per ricaricare le energie.
Ciò comporta nel caregiver anche pressioni psicologiche non di poco conto, come la sensazione di non sapere come aiutare il proprio familiare o il senso di colpa nel momento in cui si desidera avere qualche giorno per riappropriarsi dello svago.
Oltre a un costo emotivo e fisico, però, bisogna riconoscere che è presente anche un costo economico. Prendersi cura di una persona malata significa anche acquisto di medicinali e macchinari, spese mediche che possono gravare pesantemente sul reddito di un caregiver.
Come abbiamo visto prima, stress, stanchezza e affaticamento sono i primi sintomi della Sindrome del Caregiver, che spesso può sfociare anche in condizioni molto più critiche, come la Sindrome da Burnout. In linea generale, i segni che ci aiutano a comprendere che qualcosa non va sono:
Siamo di fronte a una condizione che inficia molto a livello psicologico, dunque le soluzioni per uscirne devono essere ricercate nell’impedire che tale attività determini un sovraccarico emotivo. Dunque bisogna:
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In Italia il caregiver non è un lavoro pienamente regolamentato. L’unica regione ad aver fatto un passo in avanti è l’Emilia-Romagna, tuttavia non basta. L’assenza di una normativa chiara e forte lascia nell’oblio un settore di cui, spesso, non possiamo avere dati certi.
A oggi esiste comunque una proposta di legge depositata all’XI Commissione del Senato, nota come disegno di legge n. 1461 (“Disposizioni per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare”), composta dai seguenti 11 articoli:
Ultima modifica: 29/09/2021