La catatonia è una sindrome psichiatrica caratterizzata da un disturbo comportamentale, emotivo e motorio. È inserita all’interno della DSM, la Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders dell’Associazione Psichiatrica Americana.
Un paziente viene definito catatonico poiché presenta perdita dell’iniziativa motoria, insensibilità agli stimoli esterni e ripetizioni di atteggiamenti automatici e rigidi. Sono riscontrabili anche periodo di di calma motoria alternati a iperattività incontrollata. La catatonia può comparire in presenza di una malattia, come la sclerosi multipla o il morbo di Parkinson.
Elenco dei sintomi della catatonia
Alcuni sintomi della catatonia sembrano essere riconducibili alla schizofrenia, per questo bisogna fare molta attenzione distinguere le due condizioni. Bisogna inoltre ricordare che lo stato catatonico può essere un segno associabile ad altre patologie. Quando parliamo di sindrome catatonica, riconosciamo:
- alterazioni motorie, come l’immobilità, una postura fissa oppure dei movimenti ricorsivi e automatici, fino all’acinesia (riduzione dei movimenti);
- ecolalia (ripetizione delle parole), mutismo e mutacismo (ripetizione della lettera m);
- catalessia (stato di morte apparente o sonno profondo);
- rifiuto di alimentarsi;
- manierismi (comportamenti innaturali, goffi e artificiosi);
- forti tremori e agitazioni;
- negatività;
- smorfie.
Le cause della catatonia
Lo stato catatonico non è spiegabile attraverso un’unica causa, ma può trovare un’insorgenza importante a causa di
- alcolismo;
- autismo;
- bipolarismo;
- depressione;
- emorragia cerebrale;
- ictus;
- encefalite;
- morbo di Parkinson;
- sclerosi multipla.
Terapia per la catatonia
Il trattamento per la catatonia dipende molto dalla persone, ed è sempre bene rivolgersi a un medico per scoprire il percorso terapeutico da affrontare. In linea generale, si procede con la somministrazione di benzodiazepine.