Quando non si riesce a svuotare autonomamente la vescica oppure si è incontinenti si ricorre a una procedura medica detta Cateterismo vescicale, che permette cioè, attraverso l’utilizzo di un tubicino sottile e flessibile chiamato catetere vescicale, il drenaggio dell’urina che fluisce all’interno di un sacchetto.
L’apparato urinario e il cateterismo vescicale
La vescica è un contenitore elastico costituito da muscolo liscio (detrusore). La sua funzione è di contenere l’urina che è stata filtrata dal flusso sanguigno attraverso i reni che si trovano a destra e a sinistra della colonna. I reni sono collegati alla vescica da un paio di sottili tubi chiamati ureteri.
In un sistema integro la vescica è rilassata e a riposo fino a quando non si riempie di urina e comincia a distendersi. Quando si è riempita di oltre 300-400 ml, si comincia ad avvertire lo stimolo di urinare. Controllata dal cervello, la vescica è libera di contrarsi, rilasciando contemporaneamente lo sfintere dell’uretra e di vuotarsi.
Il controllo volontario
L’incontinenza o la lesione del midollo spinale può alterare il controllo volontario della funzione vescicale. Le informazioni del sistema nervoso provenienti da o verso la vescica spesso possono non arrivare correttamente. Gli individui con una lesione midollare possono allora perdere la sensibilità allo stimolo minzionale e non avere più il comando volontario della vescica e dei loro sfinteri. Per questo motivo bisogna ricorrere al cateterismo vescicale.
I tipi di catetere vescicale
Esistono due gruppi di cateteri: il catetere vescicale a intermittenza (monouso) e il catetere vescicale a permanenza (uso prolungato).
La classificazione e le misure del catetere vescicale
A seconda dell’impiego al quale è destinato, il catetere vescicale possiede fogge e dimensioni diverse ed è costruito con vari materiali per renderlo rigido, semirigido o flessibile. Questi sono i parametri che li distinguono e li differenziano:
- Il calibro: se utilizziamo un catetere di piccolo calibro, avremo minor rischio di lesioni uretrali, ma una evacuazione più lenta delle urine.
- Il materiale: lattice (cateterismi non superiori a 15 giorni), silicone (da 30 giorni a 3 mesi), hydrogel (per soggetti allergici), pvc (cateterismo ad intermittenza).
- Il numero delle vie: a una via (cateterismo provvisorio), a due vie (deflusso urine e posizionamento stabile del catetere), a tre vie (drenaggio urine, palloncino ed irrigazione).
- Il diametro del catetere viene misurato con la scala di French, dove 1 French corrisponde a 0,33 mm. In genere i cateteri più comuni variano tra i 10 e i 28 F (ovvero da 3,3 mm a 9,3 mm).
In base alla forma dell’estremità prossimale del catetere vescicale, possiamo distinguere:
- Catetere di Foley (elevato grado di confort al paziente cateterizzato)
- Catetere di Nelaton (usato nella donna: prelievo per coltura)
- Catetere di Mercier (usato nell’uomo: ritenzione urinaria da ipertrofia prostatica)
- Catetere di Couvelaire (usato nell’uomo e nella donna: emorragia vescicale e dopo intervento di prostatectomia radicale)
- Catetere di Tiemann (usato nell’uomo: restringimento dell’uretra)
- Catetere Conicolivare (uretra stenotica)
- Catetere Dufour (ematuria importante per vesciche tamponate)
- Catetere di Pezzer e catetere di malecot (ormai in disuso).
Il catetere Foley
Il catetere Foley, che prende il nome dal Dottor Frederick Foley, che lo inventò quasi un secolo fa, si presta ad essere utilizzato in moltissime situazioni come in pazienti paralizzati, incontinenti, o con ritensione urinaria, in stato comatoso, o anestetizzati, e in seguito a vari interventi di tipo urologico. Si tratta di un tubo in gomma (lattice o silicone) flessibile e di vari diametri. Si inserisce lungo l’uretra e viene ancorato alla vescica mediante un palloncino gonfiato con una soluzione fisiologica. Può essere a gomito, a punta e a tre vie.
Le linee guida del catatere vescicale
Il professor Michele Gallucci è uno degli urologi più noti a livello mondiale. Guarda la sua intervista con tutte le indicazioni sull’utilizzo del catetere vescicale, un ausilio che sta diventando sempre più facile e sicuro da utilizzare:
Inserimento del catetere vescicale a permanenza
Per eseguire una corretta prestazione è necessario che gli operatori siano due. Uno esegue la prestazione e l’altro aiuta passando il materiale con manovre antisettiche facendo attenzione a toccare solo gli involucri esterni.
Se possibile la prestazione va eseguita in Sala Medicazione. Se fatta al letto del paziente salvaguerdare la privacy tramite paraventi. Far uscire dalla stanza i visitatori e i degenti che possono alzarsi dal letto e che possono camminare.
I materiali occorrenti: detergente e disinfettante per detersione mani, padella del paziente, brocca con acqua tiepida, sapone detergente, guanto spugnato monouso, telo per asciugare, guanti monouso non sterili, due paia di guanti sterili, soluzione antisettica per detersione genitali, tamponi sterili o garze sterili, telini sterili meglio se fenestrati, catetere vescicale sterile tipo FOLEY in lattice (inizialmente di diametro piccolo), sacca sterile di raccolta urine con rubinetto di drenaggio e valvola antireflusso, urinometro, lubrificante sterile, siringa per gonfiare palloncino, soluzione fisiologica per gonfiare palloncino, cerotto per fissare catetere o meglio fasce di fissaggio con velcro.
L’operatore che esegue la prestazione, indossa i guanti sterili e preleva il materiale occorrente facendo attenzione a toccare solo materiali sterili. Accurato lavaggio delle mani degli operatori, con detergente e disinfettante. Utilizzo di guanti non sterili. Accurata igiene dei genitali del paziente, con acqua e sapone seguendo la direzione antero posteriore nella donna e dal centro all’esterno nell’uomo. Rinnovare ogni volta il tampone/garza usati. Indossare I° paio di guanti sterili.
catetere vescicale maschile
- Nell’uomo: sostenere il pene e detergere il glande con soluzione antisettica. Detergere accuratamente il meato urinario. Lasciare il tampone con disinfettante sul meato per alcuni secondi.
- Nell’uomo con una mano porre in posizione verticale il pene e con l’altra introdurre lentamente e dolcemente il catetere attraverso il meato; quando si avverte una leggera resistenza riportare il pene in posizione orizzontale e far proseguire lentamente sino alla fuoriuscita di urina.
IMPORTANTE: Nella donna : se il catetere viene erroneamente inserito in vagina, lasciare in loco come guida ed inserire in uretra un secondo catetere. Al termine rimuovere il primo.
- Gonfiare il palloncino con soluzione fisiologica (8–10 ml ): se durante il gonfiaggio si avverte resistenza e il paziente avverte dolore, sgonfiare il palloncino e spingere il catetere per altri 2 cm. ripetere l’operazione. Fissare con cerotto il catetere vescicale alla superficie interna della coscia nella donna e sull’addome nell’uomo per prevenire traumi uretrali.
- Posizionare il sacchetto di drenaggio al letto del paziente evitando torsioni del tubo.
- Controllare il paziente e monitorare la diuresi. Per tutto il periodo del cateterismo.
- Registrare l’ora e l’avvenuta cateterizzazione.
catetere vescicale femminile
- Nella donna: divaricare le grandi labbra. Detergere con soluzione antisettica piccole e grandi labbra in direzione anteroposteriore con particolare attenzione al meato urinario. Lasciare il tampone con disinfettante sul meato per alcuni secondi.
- Indossare II° paio di guanti sterili. Posizionare i telini sterili in modo da creare un campo sterile attorno al meato urinario, oppure utilizzare un telino sterile fenestrato.
- Collegare il catetere al sacchetto di drenaggio che sara’ tenuto dal II° operatore.
- Cospargere la parte terminale del catetere con lubrificante sterile.
- Inserire il catetere nel meato e procedere dolcemente sino alla fuoriuscita di urina.
Il rinnovo del catetere vescicale deve essere effettuato a scadenza quindicinale, ad eccezione di quello al silicone che va sostituito ogni mese.
Le infezioni da catetere vescicale
Il catetere vescicale arriva alla vescica passando attraverso l’uretra e, dal momento che oltrepassa i normali sistemi di difesa dell’organismo, il suo uso è connesso a dei rischi. Le infezioni alle vie urinarie sono le più frequenti, altre sono le uretriti, stenosi uretrali, ematuria, perforazione vescicale e occlusione del catetere che determina il blocco del flusso urinario. In particolare bisogna fare maggior attenzione con le pazienti donne utilizzando un catetere più sottile per non danneggiare l’uretra,
Per prevenire l’insorgenza di eventuali infezioni è consigliabile eseguire un’accurata pulizia dell’uretra e del catetere stesso, il lavaggio delle mani e il mantenimento igienico di tutte le componenti del dispositivo.
Ultima modifica: 08/03/2020