Diritti e disabilità

Testo della Carta di Solfagnano: cosa contiene e gli 8 punti prioritari

La Carta di Solfagnano contiene 8 punti che hanno l'obiettivo di migliorare la partecipazione delle persone disabili nella società

Ieri, mercoledì 16 ottobre 2024, la Carta di Solfagnano dedicata ai diritti delle persone disabili è stata ratificata dai paesi partecipanti al G7 “Inclusione e Disabilità“, la cui prima edizione è andata in scena in Umbria (la seconda sarà in Canada).

Il documento, che è stato firmato da Italia, Canada, Francia, Stati Uniti d’America, Regno Unito, Germania, Giappone e Unione Europea, è suddiviso in 21 pagine ed elenca 8 punti specifici ispirati alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

Oggi, giovedì 17 ottobre 2024, una copia della Carta di Solfagnano sarà consegnata a Papa Francesco. In questo approfondimento, scopriamo cosa dice il testo del documento e quali sono i concetti principali sposati dai paesi del G7.

Cosa dice la Carta di Solfagnano

L’obiettivo della Carta di Solfagnano è cambiare l’approccio politico, sociale e culturale che i governi attuano nei confronti dei diritti delle persone con disabilità. Questo impegno dovrebbe avviare politiche concrete rivolte all’inclusione e alla valorizzazione di tutti i cittadini, contribuendo a contrastare l’emarginazione sociale.

Con questo documento, scritto interamente in inglese, i paesi del G7 fissano gli intenti per garantire una piena partecipazione delle persone disabili alla vita civile, sociale, culturale, economica e politica. Adesso lo scopo è fissato su carta, ma già da domani deve tradursi in realtà. Quali sono questi temi che la Carta di Solfagnano vuole difendere e attuare? Di seguito:

  • Inclusione come tema prioritario nell’agenda politica di tutti i Paesi;
  • Accesso e accessibilità;
  • Vita autonoma e indipendente;
  • Valorizzazione dei talenti e inclusione lavorativa;
  • Promozione delle nuove tecnologie;
  • Dimensioni sportive, ricreative e culturali della vita;
  • Dignità della vita e servizi appropriati basati sulla comunità;
  • Prevenzione e gestione delle situazioni di preparazione alle emergenze e gestione post-emergenza, comprese le crisi climatiche, i conflitti armati e le crisi umanitarie.

È possibile consultare il testo integrale direttamente da questo link.

Carta di Solfagnano, Locatelli:

Durante la conferenza stampa di chiusura dei lavori del G7, la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli ha parlato di questo evento e della Carta come di un “passaggio dall’assistenzialismo alla valorizzazione delle persone”, ed ha aggiunto che “siamo convinti che questo scambio reciproco sia davvero importante, nonché motivo di rafforzamento delle politiche interne al nostro Paese”.

Poi ha aggiunto: “Permettetemi di citare una frase che Sarah Minkara, ministro degli Stati Uniti, che ha detto a un certo punto: ‘con questa ministeriale, ci hanno presi sul serio’. Condivido: bisogna arrivare a fare grandi cose per attirare l’attenzione, porre luce sull’impegno che stiamo portando avanti, non solo noi, ma in maniera convinta insieme alle persone con disabilità, le famiglie e il mondo delle associazioni”.

Infine ha dichiarato: “Sono molto soddisfatta per i lavori di stesura e di contrattazione che si svolti anche ieri con illustri relatori, esperti da tutto il mondo che hanno approfondito le priorità e condiviso i temi con occhio critico ma anche molto costruttivo. Nella conclusione della Carta, abbiamo scritto che abbiamo considerato otto priorità che al loro interno, in verità, considerano altri aspetti della vita quotidiana e non si esauriscono lì, perché vogliamo mettere un punto dal quale non tornare indietro”.

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Ultima modifica: 17/10/2024

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.