La carne sintetica è un tipo di carne prodotta in laboratorio utilizzando tecnologie cellulari e di ingegneria dei tessuti
La carne sintetica è un tipo di carne prodotta in laboratorio utilizzando tecnologie cellulari e di ingegneria dei tessuti. In sostanza, si prelevano le cellule animali da un animale vivo e si coltivano in un ambiente di laboratorio. Qui sono nutrite e coltivate in modo da svilupparsi in un tessuto muscolare. Questo tessuto viene poi raccolto e lavorato per creare prodotti alimentari simili alla carne tradizionale.
Questo alimento è ancora in fase di sviluppo e produzione su scala ridotta e i costi di produzione sono molto elevati. Quando la la tecnologia diventerà più avanzata, la produzione su scala maggiore diventerà sicuramente più economica. Al contrario, la carne tradizionale è relativamente economica, ma i costi ambientali e sanitari associati alla sua produzione e consumo sono molto elevati.
A differenza della tradizionale, questo prodotto ha il potenziale per ridurre la dipendenza dagli allevamenti intensivi di animali. Questo significa che ci sarebbe una riduzione sostanziale nell’utilizzo di acqua e risorse alimentari necessarie per l’allevamento di animali. Inoltre, la carne sintetica potrebbe ridurre la diffusione di malattie zoonotiche come la peste suina africana o il COVID-19. D’altra parte, la carne tradizionale è una fonte importante di proteine e di altri nutrienti essenziali per la salute.
La carne sintetica è prodotta utilizzando tecniche di ingegneria cellulare. In pratica, si prelevano alcune cellule animali, come cellule staminali o cellule muscolari e si fanno crescere in laboratorio in un ambiente controllato. Poi si forniscono loro le sostanze nutritive necessarie per farle crescere e moltiplicarsi.
Le cellule si coltivano su un supporto tridimensionale chiamato scaffold, che può essere costituito da materiali naturali o sintetici. Una volta che le cellule hanno raggiunto la giusta densità, vengono “allenati” per sviluppare le proprietà desiderate della carne, come il sapore, la consistenza e il contenuto di grasso.
La carne viene quindi raccolta dal scaffold e lavorata per creare prodotti alimentari come hamburger, polpette, salsicce e altro ancora. Il processo di produzione di questa carne è ancora in fase di sviluppo e sperimentazione, ma molte aziende stanno lavorando per perfezionare la tecnologia e portarla sul mercato a prezzi competitivi.
Dal punto di vista nutritivo, la carne sintetica non contiene antibiotici o ormoni, che si utilizzano di solito nell’allevamento di animali. Ad ogni modo potrebbe contenere meno grassi saturi rispetto alla carne tradizionale, il che potrebbe renderla una scelta più salutare.
Tuttavia, la carne sintetica è ancora un prodotto in fase di sviluppo e non è ancora disponibile commercialmente in molti paesi. Non esiste ancora una grande quantità di ricerche sulla carne sintetica, ma sappiamo che la produzione in un ambiente controllato aiuta a contenere meno batteri e altri contaminanti rispetto alla carne animale tradizionale.
Tuttavia, al momento non ci sono ancora abbastanza dati per stabilire con certezza le proprietà nutrizionali della carne sintetica, in quanto la tecnologia è ancora relativamente nuova e non è ancora diventata di pubblico dominio in tutte le sue fasi di lavorazione. Ci saranno probabilmente ulteriori ricerche e studi in futuro per approfondire la questione.
La carne sintetica, o carne coltivata in laboratorio, è un’innovazione relativamente recente nell’industria alimentare che utilizza la tecnologia delle cellule staminali per coltivare carne in vitro. Per alcuni potrebbe rappresentare una soluzione a molti problemi dell’industria alimentare per diversi motivi:
D’altra parte, la carne sintetica non è ancora prodotta su larga scala e i costi di produzione attuali sono ancora molto elevati. Inoltre, ci sono preoccupazioni riguardo all’impatto ambientale dei processi di coltivazione e produzione di carne sintetica, tra cui l’uso di energia, l’uso di sostanze chimiche e l’accumulo di rifiuti.
La questione dell’eticità della carne sintetica è un argomento di dibattito in corso e non esiste una risposta univoca o definitiva. Da un lato, la carne sintetica potrebbe essere vista come etica poiché non comporta la sofferenza degli animali e non ha un impatto negativo sull’ambiente come l’industria zootecnica tradizionale. D’altra parte, alcuni potrebbero sostenere che la carne sintetica non sia etica perché richiede comunque l’uso di cellule animali per la sua produzione.
In mezzo ci sono gli scettici, quelli che la accolgono senza troppo entusiasmo e gli allarmisti, preoccupati per gli eventuali effetti a lungo termine sulla salute umana dell’uso di carne sintetica come sostituto della carne tradizionale. Il dibattito è appena iniziato ed è possibile che col passare del tempo e l’avanzare della tecnologia, possa diventare un importante argomento di discussione.
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La carne sintetica è una forma di proteina ottenuta in laboratorio, che cerca di imitare il gusto e la texture della carne animale tradizionale. Ci sono molte opinioni diverse sulla carne sintetica e se dovrebbe essere consumata o meno.
Alcune persone vedono la carne sintetica come un’alternativa sostenibile alla carne animale, poiché la produzione di carne sintetica richiede meno terreno, acqua ed emissioni di gas serra rispetto alla produzione di carne tradizionale. Inoltre, la carne sintetica può essere prodotta senza l’uccisione di animali, il che la rende una scelta attraente per i vegetariani e i vegani.
Inoltre, la deforestazione che ne consegue (per far spazio ai pascoli) ha un impatto significativo sull’ambiente. La carne sintetica infine potrebbe ridurre il rischio di malattie trasmesse dagli animali, come l’influenza aviaria e la BSE (o malattia della mucca pazza).
Altri sostengono che potrebbe essere poco salutare, poiché potrebbe contenere additivi e conservanti dannosi per la salute. Inoltre, ci sono anche preoccupazioni riguardanti la sostenibilità a lungo termine di questo alimento, poiché attualmente la tecnologia necessaria per produrla è ancora relativamente costosa e poco efficiente.
Attualmente non esistono prove che dimostrino che sia meno salutare della carne animale tradizionale. Tuttavia, poiché il prodotto è ancora relativamente nuovo, potrebbe essere necessario attendere ulteriori studi per comprendere appieno gli effetti sulla salute a lungo termine.
Il processo di creazione della polpetta di mammut nasce utilizzando la sequenza genetica di una proteina di mammut, la cui lacuna è stata colmata con il materiale genetico dell’elefante. La sequenza così ottenuta è stata inserita nelle cellule staminali del mioblasto di una pecora, replicata fino a raggiungere i 20 miliardi di cellule.
Queste sono state successivamente utilizzate per coltivare la carne di mammut. Ernst Wolvetang dell’Università del Queensland ha affermato che “il processo è stato incredibilmente facile e veloce, richiedendo solo un paio di settimane”. Inizialmente l’idea era di produrre carne di dodo, ma le sequenze di DNA necessarie non esistevano.
Nonostante il processo di produzione, nessuno ha ancora nessuno ha assaggiato la polpetta di carne di mammut perché non è ancora destinata al consumo. Wolvetang ha concluso affermando che non è possibile sapere come reagirebbe il nostro sistema immunitario al consumo di questa proteina, ma secondo lui è ancora possibile migliorarne l’appetibilità e la digeribilità.
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Ultima modifica: 04/04/2023