In Italia non esiste una normativa nazionale che regolamenti giuridicamente la situazione del caregiver familiare, tuttavia abbiamo comunque un Fondo dedicato che punta a migliorare le condizioni di questi lavoratori invisibili.
Introdotto nel 2018, nel corso degli anni questo Fondo ha subìto varie modifiche, fino anche alla creazione di un secondo fondo a sé stante. All’interno di questa guida, scopriamo cosa prevede il Fondo nazionale dedicato al caregiver familiare nel 2025 e com’è cambiato negli anni.
Com’era inizialmente il Fondo Caregiver?
La legge n. 205 del 27 dicembre 2017, nota ai più come la Legge di Bilancio 2018, introdusse la prima definizione ufficiale di caregiver. Contemporaneamente instituì il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, con una dotazione di 25,8 milioni di euro.
Inizialmente questo fondo era nello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ma successivamente il decreto legge 86/2018 lo spostò nel bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri: così sarebbe bastato un decreto del Presidente del Consiglio per stabilire criteri e modalità di uso del Fondo, di concerto con il Ministero del Lavoro e il Ministero per le Disabilità.
Poi, come spiega La Camera, la Legge di Bilancio 2021 istituì un secondo Fondo nello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: dopo vari aggiornamenti, con la Legge di Bilancio 2022 la cifra annuale del Fondo passò da 30 a 80 milioni di euro per ciascuno anno fino al 2024, soldi messi sul tavolo per finanziare interventi legislativi per il riconoscimento dell’attività non professionale del caregiver familiare.
Fondo Caregiver: cosa cambia nel 2025?
In questa particolare, e intricata, situazione, la Legge di Bilancio 2025 ha voluto aggiungere un altro tassello: il Fondo Caregiver Familiare è stato trasferito nel Fondo per le non autosufficienze. Ciò significa che i fondi erogati ai caregiver saranno di meno, con l’obiettivo invece di supportare più da vicino le persone non autosufficienti.
In particolare il Bonus Caregiver 2025 avrà a disposizione meno soldi per i diretti interessati, in quanto andranno ad altre attività socio-assistenziali. In particolare, saranno finanziati l’assistenza domiciliare sociale e integrata, i servizi sociali e di sollievo e i servizi sociali di supporto. Per scoprire in che modo questi investimenti saranno ripartiti, bisognerà attendere termini e modalità che saranno definiti dal Governo.
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