Ottenere la legalizzazione della cannabis per migliorare il quadro normativo italiano attuale. Possiamo riassumere così le motivazioni della manifestazione andata in scena l’11 giugno 2021 a Roma, organizzata da Meglio Legale e 6000 sardine e creata con lo scopo di informare l’opinione pubblica su un tema particolarmente spinoso e intricato, soprattutto a livello legislativo.
Meglio Legale: “Serve dibattito della politica sulla cannabis”
La discussione è particolarmente complessa, non solo a causa di una legislazione ambigua, ma anche perché a livello pubblico spesso qualsiasi sostanza viene generalizzata con la terminologia erronea. Tutto ciò (e non solo) ha determinato uno scenario penale considerato iniquo, su cui spesso le sentenze sono chiamate a mettere una toppa, come nel caso di Walter De Benedetto.
“In Italia coltivare cannabis è un reato per il quale si rischia il carcere fino a 6 anni, mentre consumare non è reato – sottolinea nella nostra intervista Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio Legale -. È come se lo Stato tutelasse il monopolio delle mafie”.
In quest’ambito rientra anche la cannabis terapeutica, la sostanza utilizzata appunto per scopi medici. Tuttavia, “nonostante ci sia una legge da 14 anni, è ancora difficilissimo trovarla in modo legale”. Uno scenario reso complicato ancor di più da una definizione legislativa poco concreta di legalizzazione.
Nel mentre, se a livello nazionale fatichiamo a costruire una regolamentazione chiara, sul piano mondiale il discorso ha ottenuto evoluzioni significative. Di fatto l’ONU ha tolto la cannabis “dalla tabella delle sostanze più pericolose”, inserendola invece “nella tabella delle sostanze sulle quali si può e si deve fare ricerca scientifica“, e che ha “un alto valore terapeutico“.
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Mattia Santori: “Crediamo nella completa legalizzazione della cannabis”
Tra gli organizzatori dell’evento ci sono anche le 6000 sardine, il movimento rappresentato da Mattia Santori, presente in piazza a Roma. Nella nostra intervista, Santori enfatizza la propria adesione a una “proposta di legalizzazione che sia totale, ma che parta dalla depenalizzazione dell’autocoltivazione”.
Con “totale”, la voce delle 6000 sardine intende la legalizzazione di “tutte le droghe leggere”, che siano equiparate “al mondo dell’alcool”. Perciò, secondo Santori, servirebbe una “normativa più completa che crei una cornice di legalità attorno al tema della cannabis. Già l’autocoltivazione permetterebbe a qualsiasi persona, con disabilità e senza, di poterla usare sia a scopo ricreativo che terapeutico”.
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