Lo scorso anno, nel luglio 2023, il nostro pianeta registrava i giorni più caldi di sempre. Nel 2022 invece l’Italia ottenne il triste e preoccupante primato per il numero di morti dati dal caldo (18mila persone che persero la vita a causa del troppo caldo su 61mila morti stimati in Europa). Dunque la domanda è lecita: come sarà il caldo durante l’estate 2024?
La preoccupazione è fortemente condivisibile, visto quanto sta accadendo negli ultimi giorni. In particolare, a risuonare come un rumoroso campanello d’allarme sono i fatti accaduti durante lo Hajj, il noto pellegrinaggio dei fedeli dell’Islam di tutto il mondo in visita alla Mecca, un viaggio compiuto spesso da persone in età avanzata, e che al momento avrebbe fatto registrare più di mille morti a causa delle alte temperature, come riporta il Post, citando l’Agence France-Press (numeri al momento non ancora ufficializzati dall’Arabia Saudita).
Ci sono poi le notizie relative all’ondata di caldo che in questi giorni sta investendo l’Italia, in particolare il Centro-Sud, a causa dell’anticiclone africano Minosse. Ad esempio nella giornata di venerdì 21 giugno è previsto il livello di massima allerta, cioè il bollino rosso, per gli effetti del caldo sulla salute in 8 città: Ancona, Campobasso, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Rieti e Roma. Bollino arancione invece per Bari, Bologna, Brescia, Catania, Messina, Napoli, Pescara, Reggio Calabria, Trieste e Viterbo.
Insomma, la situazione non è per niente rosea a giudicare da com’è iniziata la stagione estiva, e si teme che le condizioni possano ulteriormente peggiorare. Ma è veramente così? In questo approfondimento riportiamo cosa dicono gli esperti, quali sono le cause del troppo caldo e cosa possiamo fare per contrastarlo.
Quali sono le previsioni sul caldo per l’estate 2024?
Ormai siamo alle porte di luglio 2024, e il nostro sguardo è rivolto anche alle possibili temperature di agosto 2024. In linea generale però, la domanda è sempre la stessa: ci aspetta una nuova stagione estiva fatta di temperature elevate e asfissianti? La risposta è abbastanza semplice: molto probabilmente, sì.
A ipotizzare questa situazione è IlMeteo.it, le cui previsioni suggeriscono che i prossimi mesi saranno caratterizzati da pesanti ondate di calore, con gravi conseguenze sul nostro Paese per le fiammate africane ed eventi meteo estremi. Ovviamente sono solo proiezioni, è difficile prevedere con esattezza già adesso cosa accadrà, ma le prime stime parlano di temperature medie che saranno decisamente più alte.
Nel dettaglio, il sito d’informazione meteorologico parla di medie italiane di circa 1 grado superiore alla media. L’Italia stessa sarà una delle nazioni europee più colpite in Europa, così come Spagna e i paesi balcanici: questo perché a livello europeo si registrerà una media maggiore di 2 gradi. Tutto per colpa dell’anticiclone africano, che sta prendendo il ruolo da protagonista rispetto alla più mite alta pressione delle Azzorre che caratterizzava le nostre estati fino a qualche anno fa.
Dunque, che scenario sarà quello dell’estate 2024? Molto probabilmente, non tanto diverso dal dipinto dello scorso anno, forse leggermente peggio: fiammate di caldo e punte massime di 40 gradi potrebbero condizionare le nostre giornate. A conferma di un cambiamento climatico (o crisi climatica, comunque la si voglia cambiare) che ormai influenza la nostra quotidianità e la nostra salute: ciò potrebbe portare anche a precipitazioni maggiori del 30-40% rispetto alla media in alcune zone, mentre in altre (soprattutto nel Sud Italia) torneranno i problemi legati alla siccità.
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Questo scenario era stato in parte già previsto alla fine di maggio 2024 dal colonnello e meteorologo Mario Giuliacci che, intervenuto a Fanpage.it, aveva parlato di previsioni estive caratterizzate da temperature al di sopra dei 35 gradi, in arrivo a luglio. Inizialmente però, sarà meno calda. Come mai?
Il fatto che il grande caldo sia stato registrato a giugno e non a maggio, secondo l’esperto, è da ricercare nel fatto che negli anni passati l’anticiclone africano si faceva già sentire a maggio, mentre quest’anno i suoi effetti sono stanti tardivi a causa dell’avanzata dei venti piovosi dei monsoni africani. Un ritardo dovuto dalle temperature elevate delle acque del Golfo di Guinea: “Sono più calde del normale, quindi spingono di meno i monsoni verso Nord che a loro volta spingono di meno l’africano”.
Per cui a luglio “è probabile che l’anticiclone entri a gambe tese” e quindi fino alla fine di agosto “vedremo le vere ondate di caldo. È allora che comincerà la vera estate con temperature oltre i 35 gradi”. Sul sito MeteoGiuliacci lo scenario è stato approfondito ancora più, ed è stato descritto un quadro ancora più grave per il Sud Italia, come riporta il Tempo: “La situazione meteo nel Sud Italia è estremamente critica, con precipitazioni ben al di sotto delle medie stagionali, oramai da mesi”. E questa condizione è “destinata a peggiorare ulteriormente”.
Infine anche il climatologo Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana, non è per niente entusiasta del caldo che registreremo durante l’estate 2024, come spiega all’Adnkronos: “I dati del ‘Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine’ suggerirebbero che i mesi di luglio e agosto sul Mediterraneo potrebbero essere molto caldi”.
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Ma perché fa così troppo caldo?
Le cause e le motivazioni del troppo caldo e dell’aumento delle temperature medie trova riscontro in vari fattori. In primis la crisi climatica, da differenziare con il caldo di stagione. Di base, è normale che durante l’estate faccia caldo, è anomalo che faccia così tanto caldo.
Di base l’emisfero boreale del nostro pianeta riceve più raggi solari a causa dell’inclinazione dell’asse terrestre, e fin qui nulla di strano: le ore del giorno aumentano, mentre le ore notturne diminuiscono. Tuttavia da anni vengono registrati picchi e alterazioni atipiche, oltre che episodi di siccità e di temporali improvvisi e devastanti (come nel caso dell’alluvione in Emilia-Romagna dello scorso anno) che sono da imputare al riscaldamento globale, causato dall’attività umana riscontrabile nelle emissioni di CO2 e altri gas climalteranti.
Cosa possiamo fare per evitare che il nostro futuro sia contraddistinto da un caldo anomalo? Ognuno di noi nel proprio piccolo può fare qualcosa, come cambiare i propri comportamenti e modi di consumo all’interno della società. Ad esempio:
- scegliere un’alimentazione il più possibile vegetale, al fine di contrastare la produzione eccessiva di carne, uova e latticini;
- ridurre il più possibile i viaggi in aereo e in macchina, optando per mezzi di trasporto sostenibili;
- acquistare prodotti o usufruire di servizi che impattino il meno possibile sull’ambiente;
- ridurre l’utilizzo della plastica;
- smaltire correttamente i rifiuti;
- riciclare, riutilizzare e ridurre.
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