Il breadcrumbing è una forma di relazione tossica che pone la vittima in una stato di eterna ambiguità. Come riconoscerla e combatterla
Il Breadcrumbing si riferisce a situazioni amicali o legami amorosi in cui la vittima si accontenta delle briciole imposte dal carnefice, credendo che siano le prove di una relazione sana ed equilibrata. Così come il ghosting e l’orbiting, anche questa dinamica è emersa prepotentemente con l’affermazione del digitale, complice anche l’uso e il consumo dei social media, dell’applicazione di dating e della messaggistica istantanea.
Come possiamo riconoscere il breadcrumbing? Il significato del termine può essere tradotto come l’azione di spargere le briciole di pane, con un chiaro riferimento alla fiaba di Pollicino: il piccolo semina briciole lungo il percorso con lo scopo di avere una salvezza nel malaugurato caso si dovesse perdere, salvo poi scoprire che le briciole di pane sono state mangiate dagli uccelli.
Nel contesto relazionale, possiamo riconoscere il breadcrumbing come il comportamento ambiguo e contraddittorio di una persona nei nostri confronti: nel dettaglio, l’altra persona adotta comportamenti o azioni che ci convincono che abbia ancora interesse nei nostri confronti o che ci ami.
Siamo di fronte a una persona che flirta ma non si impegna emotivamente con l’altra persona, appunto dandole solo briciole, creando aspettative e illusioni che quasi sempre sfociano nella delusione più totale. In questo modo, chi fa breacrumbing mantiene il controllo della situazione e della persona, così come un equilibrio (molto precario) sulla relazione tossica, senza avere il desiderio di evolvere quel determinato rapporto.
Molto spesso questa dinamica si riconosce nella frase “Non gli/le piaci abbastanza“, e in parte è vero. Ma ciò non riguarda solo i rapporti d’amore, ma anche le amicizie: una persona amica che si fa sentire sporadicamente, donandoti solo briciole, può non essere realmente interessata al tuo benessere. In parole povere, siamo di fronte a un amore non corrisposto oppure a un’amicizia a senso unico.
Bene o male abbiamo dato un quadro generale sui sintomi del Breadcrumbing, ma è bene sottolineare che ci possono essere svariati comportamenti che entrano in questa dinamica. Ad esempio, l’ambiguità, l’ambivalenza, l’assenza, la vaghezza e la riservatezza possono essere due segni evidenti che l’altra persona vuole tenerci a bada attraverso delle briciole.
Approfonditamente parlando, possiamo riconoscere alcuni tratti tipici di chi concede solo le briciole al prossimo, delle vere e proprie micromanipolazioni:
Questi atti manipolatori tendono ad avere conseguenze devastanti in chi le subisce: bassa autostima, frustrazione, rabbia, impotenza e solitudine sono solo alcune delle emozioni che possono emergere nelle vittime, così come documentato da una ricerca pubblicata sull’International Journal of Environmental Research and Public Healt. Addirittura, può sfociare nel gasligthing.
Il breadcrumber condivide alcune caratteristiche con l’orbiter e il ghoster: semplicemente, ha una storia personale emotiva fragile e complessa, che non giustifica i suoi comportamenti, ma può essere spiegata.
Anche in questo caso possiamo incontrare un narcisista patologico, incapace di provare empatia per ciò che sta provocando nel prossimo. Ci sono però anche altre sfumature da riconoscere nell’identikit del breadcrumber. Possiamo parlare quindi di un soggetto che ha:
Come sempre, questi comportamenti trovano una radice potente nel modo in cui il breadcrumber è stato allevato e cresciuto dai propri genitori o caregiver: insomma, la storia familiare può spiegare il perché di questi comportamenti.
Non possiamo cambiare il breadcrumber, ma possiamo correggere i nostri comportamenti per far sì di non restare vittime di questa dinamica tossica. Gli accorgimenti che possiamo seguire per tirarci fuori da questa situazione sono i seguenti:
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Ultima modifica: 27/06/2023