L’iter parlamentare della Manovra 2025 è iniziato da qualche giorno, e ciò ha permesso a tutti noi di sfogliare le pagine della bozza del testo, con tutte le misure in essa contenute, tra cui i potenziali bonus che potrebbero essere presenti il prossimo anno e quelli che invece verranno definitivamente cancellati.
Il governo lo aveva anticipato già da tempo: le risorse sono poche, e molte detrazioni andranno tolte. Per cui ci sarà una piccola rivoluzione, sebbene alcune agevolazioni resteranno attive anche il prossimo anno. All’interno di questa guida, scopriamo cosa ci aspetta nel 2025.
Manovra 2025: quali bonus saranno presenti e rinnovati
Prima di addentrarci in questo discorso, chiariamo un dettaglio: al momento, la Legge di Bilancio non è stata ancora approvata, indi per cui le misure potranno essere potenzialmente modificate: questo significa che, visto l’iter parlamentare in corso, gli emendamenti cambierebbero il testo, e così le agevolazioni.
Tuttavia l’attuale strategia del governo è quello di risparmiare il più possibile, per cui appare molto difficile che ciò che è stato inserito nella bozza verrà modificato in maniera sostanziale. Ad esempio, il bonus mobili andrà verso la riconferma: l’agevolazione che prevede l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici avrà una detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute entro un limite massimo di spesa di 5mila euro.
Stesso discorso per il bonus ristrutturazioni, che anche nel 2024 dovrebbe prevedere una detrazione IRPEF del 50% per le spese sostenute fino a un massimo di 96mila euro, ma solo per le prime case (per le seconde invece la percentuale scende al 36% per un massimo di spesa di 48mila euro). Invece il bonus barriere architettoniche molto probabilmente verrà riconfermato senza cambiamenti sostanziali ai requisiti, come scrive Skytg24.
Medesima sorte per i vari strumenti dedicati alla pensione anticipata: Ape Sociale, Opzione Donna e Quota 103 verranno presumibilmente riconfermati in blocco e senza cambiamenti – salvo modifiche attraverso emendamenti.
Sul versante famiglia, tiene banco la questione del Bonus Mamme Lavoratrici, visto che la prima sentenza del Tribunale di Lodi ha spiegato che tale agevolazione va riconosciuta anche alle mamme lavoratrici precarie: per cui si prefigura un dibattito nel governo circa i requisiti della misura. Tutto fatto invece per l’Assegno Unico Universale, che vedrà cambiare un solo aspetto: non sarà più cumulabile come reddito nell’ISEE.
Infine la grande novità sarà rappresentata dal Bonus Nuove Nascite, che inizialmente veniva chiamato Carta dei Nuovi Nati: un contributo una tantum di mille euro che dovrebbe essere erogato alle famiglie nel mese successivo al mese di nascita o di adozione, senza superare però i 40mila euro di reddito.
Manovra 2025 e bonus eliminati: quali sono?
Quali saranno le agevolazioni che il prossimo anno non saranno più attive o la Legge di Bilancio non vuole rinnovare? Come ricorda Skytg24, sono diverse le detrazioni che nel 2025 spariranno. A cominciare dal Bonus Verde, che rientra nelle misure dedicate alla casa: l’incentivo finirà a seguito della sua scadenza naturale, prevista per il 31 dicembre 2024.
Sparisce anche il Bonus Caldaie, sebbene stavolta è una direttiva UE sulle Case Green a cambiare le carte in tavola: in poche parole, è previsto il taglio degli incentivi per tutti i sistemi a metano o gpl.
Tra i bonus che non saranno prorogati dalla Manovra 2025 c’è anche il bonus tv e decoder, il bonus acqua potabile, il bonus pellet, il bonus internet, il bonus colonnine di ricarica elettrica e il bonus benzina.
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