Tecnicamente parlando non esiste un bonus salute 2024, quanto misure e agevolazioni che rientrano nel tema. Ecco quali e quanti sono
La ricerca dei bonus salute 2024 sul web potrebbe risultato un po’ difficoltosa. A livello nazionale infatti non esiste una misura unica che può essere condotta a una particolare agevolazione. Chi cerca agevolazioni, deve controllare gli aggiornamenti sui quotidiani o sui siti di riferimento. Ad ogni modo, in Italia esistono (per fortuna) una serie di bonus che garantiscono sconti e detrazioni in materia di sanità. Tra queste però rientrano anche i bonus, fondamentali per aiutare le persone che vivono condizioni economiche non favorevoli.
C’era grande attesa per il ritorno del bonus psicologo, che l’anno scorso è stato molto apprezzato (oltre 400 mila le domande ricevute lo scorso anno per ottenere il rimborso per le sedute di terapia). L’anno scorso il bonus è riuscito a coprire solo una piccola percentuale di domande, per il 2024 è stato previsto un contributo di 8 milioni.
Chi vuole accedere al bonus psicologo 2024 potrà fare domanda sul sito dell’INPS alla voce Contributo sessioni psicoterapia dal 18 marzo 2024 al 31 maggio 2024. Possono accedere al bonus tutti i cittadini residenti in Italia con ISEE non superiore ai 50 mila euro.
Alla scadenza, saranno stilate le graduatorie distinte per regione e provincia, partendo dal valore di ISEE più basso a salire, fino a esaurimento delle risorse stanziate. Il bonus massimo sarà di di 1.500 euro a persona a seconda della posizione in graduatoria.
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Il bonus salute 2024 più richiesto (e sfruttato) è senza dubbio la detrazione delle spese sanitarie. Questo bonus consente di portare in detrazione fiscale al 19% dall’Irpef, tutte le spese sostenute dal contribuente per se stesso e per i familiari che ha a carico. Fra le spese detraibili, ci sono tutte quelle effettuate per l’acquisto dei farmaci e dei dispositivi medici, nonché tutte le spese sostenute per visite specialistiche ed esami di laboratorio. Le detrazioni al 19%, inoltre, sono previste anche nel caso di:
Se si parla di Bonus Salute 2024, dobbiamo per forza citare l’esenzione dal pagamento del ticket, forse la misura più nota in materia. Il ticket, introdotto in Italia nel 1982, costituisce un supporto importante per lo Stato in termini di prestazioni sanitarie. Ci sono alcuni esami infatti per il quale è previsto il pagamento di un ticket obbligatorio:
Ecco invece gli esami per cui è prevista l’esenzione del ticket:
Il ticket inoltre non è previsto per le prestazioni erogate in pronto soccorso, tranne il codice bianco. Il codice verde, giallo e rosso sono esantati dal ticket.
La gestione dei deficit finanziari da parte della maggioranza delle Regioni ha portato all’implementazione di forme specifiche di contribuzione per i farmaci di fascia A al fine di coprire il proprio bilancio. Per ottenere informazioni sui ticket applicati per l’assistenza farmaceutica, è consigliabile consultare i portali online delle Regioni o richiedere dettagli presso la propria Azienda Sanitaria Locale.
Un discorso a parte è necessario per i farmaci di marca, per i quali esiste un corrispondente generico o equivalente disponibile sul mercato. Questi generici hanno la stessa composizione, forma farmaceutica, via di somministrazione, modalità di rilascio e indicazioni terapeutiche dei farmaci di marca. Se il cittadino sceglie di acquistare il farmaco di marca invece del generico (che rientra nei bonus salute 2024), dovrà pagare la differenza tra il prezzo del farmaco richiesto e il prezzo di rimborso del generico.
Le deroghe dai ticket sono fornite per specifiche categorie di prestazioni mediche che normalmente richiedono il pagamento di un ticket. I beneficiari di questo bonus salute 2024 hanno diritto all’esenzione in vari contesti, che comprendono:
Queste esenzioni sono determinate in base a vari fattori come età, reddito, stato di invalidità civile, specifiche condizioni di salute, situazione sociale e circostanze particolari come gravidanza, rilevamento precoce di tumori e test per l’HIV.
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Quando una madre si trova nell’impossibilità di allattare al seno a causa di determinate condizioni mediche, ha la possibilità di richiedere il bonus per il latte in polvere. Tale bonus è disponibile sia per condizioni mediche permanenti che temporanee e richiede la certificazione da parte di vari professionisti sanitari, inclusi il pediatra, il neonatologo, il medico di famiglia e lo specialista relativo alla condizione medica in questione.
L’importo del bonus è fissato a 400 euro all’anno, ma può variare a seconda del numero di richieste pervenute nella regione di residenza. Tuttavia, il contributo è concesso solo alle donne con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) fino a 30.000 euro.
In caso di certificazione di invalidità, si ha la possibilità di acquistare i dispositivi medici con Iva agevolata al 4% per l’acquisto di ausili tecnici e informatici rivolti a favorire l’autosufficienza e l’integrazione. Rientrano fra le persone con disabilità anche tutte le persone che hanno ottenuto il riconoscimento dell’invalidità civile, di lavoro e di guerra.
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Ultima modifica: 05/03/2024