Tra le diverse agevolazioni previste per le abitazioni, all’interno della Legge di Bilancio 2023 è stato inserito anche il Bonus casa green 2023, assente dall’elenco dei bonus da ben 6 anni.
Si tratta di una misura finanziata con 30 milioni di euro che punta a facilitare l’acquisto di immobili con determinate classe energetiche a un prezzo inferiore. Scopriamo bene tutti i dettagli di questa agevolazione.
Che cos’è il Bonus Acquisto Casa Green 2023?
Il Bonus Case Green 2023 consiste in una detrazione IVA del 50% a fronte dell’acquisto di un abitazione (unità immobiliare o residenziale) di classe energetica A (da A1 ad A4) o B, cioè a basso impatto ambientale, venduta dalle imprese costruttrici. L’acquisto deve essere fatto entro il 31 dicembre 2023 e la misura viene rilasciata in 10 quote nell’anno in cui le spese sono state sostenute.
Qual è la differenza tra classe energetica A e B?
Fin qui abbiamo compreso che il Bonus Casa Green 2023 riguarda due categorie specifiche: A e B. Ma quale differenza intercorre tra esse? Nel dettaglio:
- la classe energetica A si riferisce ad abitazioni con un consumo annuo inferiore ai 30 kilowattora per metro quadrato;
- la classe energetica B si riferisce ad abitazioni il cui consumo oscilla tra i 31 e i 50 kilowattora per metro quadrato.
Come richiedere il Bonus Case Green 2023?
Al momento non sono ancora state rese note le istruzioni per usufruire dell’agevolazione, in quanto non è ancora stato pubblicato il Decreto attuativo. Una volta che verrà diramato il comunicato, aggiorneremo l’articolo con le ultime novità. Possiamo comunque ipotizzare che, in quanto detrazione fiscale, la misura potrà essere usata durante la dichiarazione dei redditi.
Chi può richiedere il Bonus Case Green?
In base all’ultima Legge di Bilancio, si legge che “Ai fini dell’imposta sul redditto delle persone fisiche, si detrare dall’imposta lorda […]”: da ciò si evince che la misura riguarda tutti i soggetti sottoposti a regime IRPEF.
Qual è l’importo del Bonus Case Green 2023?
Per ora sappiamo che la cifra della detrazione è valida “fino alla concorrenza del suo ammontare”: in poche parole, si può raggiungere una detrazione massima del 50%, ma ulteriori dettagli saranno forniti dal decreto attuativo.
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