Con l’approvazione della Legge di Bilancio, il bonus barriere architettoniche del 2024 in Italia subisce importanti modifiche rispetto agli anni precedenti.
Originariamente introdotto nella legge di Bilancio del 2022 e prorogato fino al 2025, questo bonus offriva una detrazione fiscale del 75% per la rimozione delle barriere architettoniche su vasta scala. Da quest’anno però sono previsti alcuni cambiamenti.
Bonus Barriere Architettoniche 2024: cosa rientra?
Con l’approvazione della nuova Manovra, il governo ha deciso di limitare la portata di questo bonus a partire dal 1° gennaio 2024, soprattutto in quali lavori rientrano all’interno di questa agevolazione. Le principali modifiche includono:
- Limitazione degli interventi ammessi: la detrazione del 75% è ora limitata esclusivamente agli interventi relativi a scale, rampe e all’installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Questo esclude interventi come la sostituzione di infissi o la ristrutturazione di bagni, che precedentemente rientravano nel bonus.
- Restrizioni sull’uso del Bonus: lo sconto in fattura e la cessione del credito restano validi solo per interventi condominiali e per quelli nelle villette di proprietà di individui a basso reddito o con disabilità. Inoltre vengono esclusi i contribuenti soggetti all’Imposta sul Reddito delle Società (IRES).
- Condizioni di eligibilità ristrette: il bonus è ora disponibile solo per i proprietari con un reddito di riferimento non superiore a 15mila euro o per le famiglie con una persona con disabilità.
- Protezione per lavori in corso: i lavori già iniziati o per i quali è stato concordato un preventivo e versato un acconto prima dell’entrata in vigore del nuovo decreto sono esentati dalle restrizioni aggiuntive.
- Requisiti di pagamento: per tutti gli interventi è necessario effettuare il pagamento tramite bonifico parlante e rispettare i requisiti del D.M. 236/1989 relativi agli interventi conformi alla legge di abbattimento delle barriere architettoniche.
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Bonus Barriere Architettoniche 2024: come funziona e quali requisiti
Il Bonus Barriere Architettoniche consiste in una detrazione del 75% delle spese sostenute da cittadini, imprese ed enti pubblici per l’eliminazione, appunto, delle barriere architettoniche, come scale e tramezzi. L’agevolazione spetta a chiunque, privato cittadino o impresa.
La misura della detrazione delle spese documentate sostenute per l’abbattimento delle barriere architettoniche è del 75%, da dividere in 5 quote annuali di pari importo. Esistono però dei limiti di spesa a cui fare attenzione:
- 50mila euro per edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
- 40mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
- 30mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio edifici composti da più di 8 unità immobiliari.
Non esiste una piattaforma per fare domanda, ma l’agevolazione può essere richiesta attraverso la propria dichiarazione dei redditi, segnalando la documentazione che attesti le spese sostenute. In alternativa, si può chiedere uno sconto in fattura da parte di fornitori di beni e servizi oppure una cessione del credito.
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