Il Bonus Barriere Architettoniche ci sarà anche nel 2023. Ecco come ottenere la detrazione del 75% per le spese sostenute
Il Bonus Barriere Architettoniche consiste in una detrazione del 75 per cento per eliminare gli ostacoli presenti negli edifici, che impediscono la libertà di movimento a tantissimi individui: sono limitazioni sentite fortemente dalle persone con disabilità.
La misura era stata introdotta con la Legge di Bilancio 2022, ma durava solo un anno. Adesso, a meno di eventuali ribaltoni, la Legge di Bilancio 2023 proroga la sua durata di ben 3 anni, rendendola parte dell’elenco dei Bonus 2023 ma con alcune novità.
In base a un emendamento alla Legge di Bilancio 2023, il Bonus Barriere Architettoniche dovrebbe essere prolungato per altre 3 anni, quindi fino al 2025. Attualmente la detrazione d’imposta del 75% si riferisce alle spese sostenute per gli interventi per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti.
La detrazione deve essere divisa in 5 quote annuali pari, appunto, al 75 per cento delle spese sostenute – in questo caso fino al 31 dicembre 2025 -, che devono essere documentate.
C’è però una novità: all’interno di un condominio, è necessaria una maggioranza che rappresenti un terzo del valore millesimale dell’edificio. Nella lista delle “spese” sono annoverate le misure di:
Oltre a questo, esistono dei limiti di spesa da seguire (e da capire se saranno confermati anche dal 2023):
I beneficiari della detrazione del 75% del Bonus Barriere Architettoniche sono persone fisiche (anche esercenti arti e professioni), gli enti pubblici e privati, le società semplici, le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d’impresa. Inoltre i lavori sono agevolabili se all’interno dell’edificio sono presenti individui con più di 65 anni d’età o persone con disabilità.
Trattandosi di una detrazione, non esiste un form da compilare, ma il Bonus Barriere Architettoniche può essere richiesto segnalandolo nella propria dichiarazione dei redditi, allegando la documentazione che attesti le spese sostenute. In alternativa, è possibile richiedere una cessione del credito o uno sconto in fattura da parte dei fornitori di beni o servizi.
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Ultima modifica: 30/12/2022