Bonus 75% per eliminare le barriere architettoniche: cosa c’è da sapere

Redazione:

Il Bonus 75% barriere architettoniche è un provvedimento che profuma di civiltà. La nostra libertà di movimento è ciò che determina il nostro grado di libertà nella vita. Quando però la nostra mobilità è limitata, il nostro contesto dovrebbe offrirci soluzioni e alternative, non ulteriori ostacoli. Per questo motivo l’eliminazione delle barriere architettoniche dovrebbe essere di vitale importanza all’interno dei centri urbani.

Che cosa sono le barriere architettoniche?

La definizione di barriera architettonica è semplice: si definisce tale un qualsiasi ostacolo fisico che impedisce la fruibilità degli spazi ad una persona con ridotte o limitate capacità motorie. Le barriere sono ovunque e spesso non vengono nemmeno notate dalle persone normodotate: un marciapiede troppo alto o troppo stretto, un dislivello, una scala come unica via d’accesso e la mancanza di un ascensore possono limitare enormemente la vita di persone a mobilità limitata.

Le barriere architettoniche inoltre non si identificano solo con gli ostacoli materiali e concreti che limitano la mobilità delle persone, ma anche con gli ostacoli costituiti dall’ubicazione dell’abitazione alla sede di lavoro. A volte ci troviamo di fronte a barriere di localizzazione che costringono a compiere percorsi molto più lunghi per poter aggirare l’ostacolo.

Come funziona il bonus 75% per eliminare le barriere architettoniche?

Non è la prima volta che lo Stato si esprime in merito all’eliminazione delle barriere architettoniche e prima di questa legge, era attivo un altro bonus al 50%. La domanda da porsi sono almeno due: come funziona il Bonus 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche? E che legami ci sono con quelli precedenti?

La risposta arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate, che il 23 maggio 2022 ha emesso un comunicato in cui conferma che il bonus 75% barriere architettoniche non si applica alle spese pagate nel 2021. Per questa annualità di spese, si potrà usufruire della detrazione al 50%. Si ipotizza quindi una sorta di staffetta fra agevolazioni. Per l’applicazione del nuovo beneficio introdotto dalla Legge di Bilancio 2022, bisognerà far riferimento al criterio di cassa.

Bonus 75% barriere architettoniche e bonus 50%: ecco le differenze

Per spiegare come funziona la staffetta fra il bonus precedente al 50% e quello attuale al 75%, l’Agenzia delle Entrate ha illustrato un case history reale: un condominio composto da 12 unità immobiliari che ha deciso di installare una piattaforma elevatrice per agevolare un inquilino con una grave disabilità motoria.

I lavori sono iniziati e sono stati pagati in parte nel 2021. Un familiare ha chiesto maggiori informazioni sulla detrazione al 75% e l’Agenzia delle Entrate ha risposto nel seguente modo: “Per le spese sostenute nel 2021, è possibile beneficiare della detrazione del 50 per cento prevista dall’articolo 16-bis, comma 1, lett. e) del TUIR, mentre per la parte di spese imputate al singolo contribuente dall’assemblea condominiale ed effettivamente sostenute nell’anno 2022, può accedere al bonus per le barriere architettoniche che consiste in una detrazione del 75 per cento”.

Regole e limiti di spesa per il Bonus 75% barriere architettoniche

Sempre l’Agenzia delle Entrate ha comunicato le modalità in cui si possono usufruire le detrazioni. Per gli edifici già esistenti, si ha diritto a una detrazione (da dividere in 5 quote annuali) pari al 75% delle spese sostenute nel 2022 ma con alcune limitazioni:

  • 50.000 euro per edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

La nuova agevolazione si aggiunge inoltre alla detrazione già prevista per gli interventi per l’abbattimento e l’eliminazione delle barriere architettoniche e bisogna sempre fare riferimento al criterio di cassa: conta la data dell’effettivo pagamento, indipendentemente dalla data di avvio degli interventi cui i pagamenti si riferiscono. Se ne può usufruire anche direttamente, sotto forma di sconto in fattura o di cessione del credito.

Leggi anche: Rita Ebel: “nonna Lego” delle rampe contro le barriere architettoniche

barriere architettoniche edifici pubblici privati
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Chi ha diritto al bonus 75% barriere architettoniche

Per accedere al bonus, non è necessario avere una disabilità o avere più di 65 anni: conta solamente la tipologia di intervento. Alcuni lo definiscono il bonus ascensore, ma non è cosi. Sono diversi gli interventi che rientrano in questa agevolazione:

  • sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi, terminali degli impianti);
  • rifacimento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofoni, ascensori);
  • ristrutturazioni di scale;
  • installazione di rampe, servoscala, piattaforme elevatrici e ascensori.

Bonus 75% barriere architettoniche e Superbonus 110%

Anche il Superbonus 110% prevede agevolazioni in ottica di eliminazione delle barriere architettoniche, ma a patto che si rientri nel limite di spesa di 96 mila euro annui (comprensivi anche si eventuale sismabonus o bonus ristrutturazioni). Il Bonus 75% invece ha massimali indipendenti e più alti.

L’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che i bonus (in termine di eliminazione delle barriere architettoniche) non sono cumulabili: in caso di sovrapposizioni degli ambiti, bisognerà scegliere il bonus e contabilizzarlo da procedura. Nel caso di agevolazioni diverse e interventi di vario tipo, bisognerà invece distinguerli in maniera precisa.

Se si usufruisce del Superbonus 110% e si esce dal limite consentito di spesa, non possiamo usifruire del bonus 75% per la parte eccedente. Se invece si rientra nei limiti di spesa e in seguito si vuole eseguire un altro lavoro relativo all’eliminazione di barriere architettoniche, si può usufruire del contributo.

Eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati

Parlare di abbattere le barriere architettoniche che possono essere presenti all’interno di edifici privati, significa eliminare ostacoli ed altri elementi che impediscono o rendono complicato il normale accesso o fruizione dello spazio da parsone che si trovano in situazioni di limitata capacità motoria o sensoriale.

Uno degli ausili più comuni in questi casi potrebbe essere il montascale a poltroncina. Le persone che si sono trovate a dover affrontare una condizione di movimento limitato, sia per età o per incidenti o altri motivi, il più delle volte si ritrovano a vivere in una casa che rende loro difficile l’accesso a determinate zone, solitamente a causa della presenza di scale.

Il montascale è la soluzione più adatta per rendere di nuovo fruibile la parte della casa prima
inaccessibile. Una valida alternativa per eliminare le barriere architettoniche dagli edifici privati è la piattaforma elevatrice, un ascensore per persone con disabilità che non necessita di un locale macchina.

Eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici

Le barriere architettoniche negli edifici pubblici limitano la libertà e l’aspetto della vita sociale di persone con difficoltà di movimento. Gradini, scale, mancanza di ascensori e via dicendo, nei luoghi pubblici costituiscono un vero e proprio impedimento per le persone che vivono una condizione di mobilità limitata. Le soluzione è il miglioramento dell’accessibilità e per arrivare a questo risultato ci sono vari attrezzi che possono venire in aiuto come:

Nei comuni e nelle città, le barriere architettoniche rendono la vita di molte persone più complicata del necessario e rendono l’accesso a luoghi pubblici difficile a causa dei gradini. L’assenza di rampe e di strutture che agevolano la libertà di movimento per le persone a limitata mobilità influiscono nella qualità della vita degli individui, che spesso preferiscono rimanere a casa per non incorrere in guai o epopee senza fine.

Leggi anche: Sport persone disabili: chi e come può richiedere i 4 milioni di euro per acquisto ausili?

Angelo Dino Surano
Giornalista, addetto stampa e web copywriter con una passione particolare per le storie di successo. Esperto in scrittura vincente e comunicazione digitale, è innamorato della parola e delle sue innumerevoli sfaccettature dal 1983. La vita gli ha messo davanti sfide titaniche e lui ha risposto con le sue armi più potenti: resilienza e spirito di abnegazione. Secondo la sua forma mentis, il contenuto migliore è quello che deve ancora scrivere.

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