Bolletta Luce, fine del mercato tutelato non per clienti vulnerabili: chi sono?

Redazione:

La fine del mercato tutelato è vicina anche per la bolletta della luce. Infatti da lunedì 1° luglio 2024, dopo la bolletta del gas, ci sarà l’ultimo passaggio al mercato libero, come deciso da una proroga di qualche mese fa, che aveva fatto slittare la migrazione rispetto alla data iniziale (aprile 2024).

Tuttavia non tutti i clienti saranno obbligati a fare questo passaggio: di fatto quelli vulnerabili potranno rimanere ancora per diverso tempo all’interno del Servizio di Maggior Tutela. Ma chi sono le persone che rientrano in questa categoria?

Da mercato tutelato a mercato libero: chi sono i clienti non vulnerabili?

Prima di addentrarci nella categoria dei clienti vulnerabili, ricordiamo chi sono quelli non vulnerabili. La migrazione dal mercato tutelato al mercato libero per la bolletta della luce, previsto per il 1° luglio 2024, è obbligatorio per i clienti domestici che non presentano determinate fragilità.

Così come accaduto per la bolletta del gas quindi, i clienti non vulnerabili dovranno obbligatoriamente passare al mercato libero, abbandonando definitivamente il mercato tutelato. Nonostante questa imposizione però, ARERA ha previsto due possibilità: scegliere l’offerta più adatta da un fornitore del mercato libero entro il 30 giugno 2024; non scegliere alcuna fornitura, che automaticamente verrà gestita dal fornitore abilitato al Servizio a Tutele Graduali (ma in ogni momento si può optare per un contratto nel mercato libero), un servizio che terminerà il 31 marzo 2027.

Bolletta della Luce: requisiti dei clienti vulnerabili che restano nel mercato tutelato

Così come accaduto per la bolletta del gas, i clienti vulnerabili non sono obbligati o costretti a passare al mercato libero. Questo perché, appunto, ARERA ha individuato specifiche categorie di consumatori che possono rimanere nel mercato tutelato. In particolare, devono rispondere ai seguenti requisiti:

  • hanno un’età superiore a 75 anni;
  • si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio, percettori di bonus) oppure presso l’utenza viene utilizzata un’apparecchiatura medicale salvavita alimentata dall’energia elettrica;
  • sono soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 104/92 (ne abbiamo parlato qui);
  • l’utenza serve una abitazione di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • l’utenza si trova in un’isola minore non interconnessa.

Dunque il loro percorso sarà differente. Come spiega ARERA infatti, il 1° luglio i clienti vulnerabili non dovranno fare assolutamente niente per restare all’interno del mercato tutelato.

Altresì, per quei consumatori che rispondono a uno dei seguenti requisiti, ma non sono stati identificati ancora come tali, devono compilare un modulo di autodichiarazione (disponibile qui per il download) e inviarlo al proprio fornitore.

Tuttavia, anche per i clienti vulnerabili, resta attiva l’opzione di passare in ogni momento al mercato libero. Diversamente, si resta nel mercato tutelato finché non sarà attivato il Servizio di Vulnerabilità, le cui condizioni economiche e contrattuali saranno definite dalla stessa ARERA.

Come faccio a sapere se sono nel mercato libero o tutelato?

Ogni fornitore è obbligato a scrivere in bolletta la dicitura del mercato di appartenenza del consumatore. Dunque è necessario prendere la prima pagina della propria bolletta della luce e leggere cosa c’è scritto.

Leggi anche: Bonus bollette luce e gas 2024: come funziona e chi lo può richiedere

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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