Boccia paralimpica
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Boccia paralimpica

La Boccia Paralimpica è uno degli sport più antichi dei Giochi ma non così tanto da esser stata presente all’edizione di Roma 1960. Anzi, la sua prima apparizione è datata 1984. Questa disciplina viene considerata molto inclusiva, in quanto accoglie persone con svariate disabilità, anche gravi o gravissime: ad esempio individui con cerebrolesione, tetraplegia, patologie neurologiche, disabilità fisiche e intellettivo-relazionali e sensoriali.

La Boccia Paralimpica, a livello internazionale nota comunemente come Boccia, è stata inserita all’interno delle Paralimpiadi come sport a medaglia nell’edizione di New York 1984. Lo scopo delle bocce paralimpiche è abbastanza semplice: avvicinare il più possibile la boccia a una pallina chiamata “jack”, noto anche come boccino.

Grazie a particolari ausili o scivoli tecnici, anche le persone con disabilità gravissime possono praticare tale sport, che consegna diversi benefici, come autocontrollo, autostima e integrazione sociale.

All’interno di questa guida, scopriamo la storia completa della boccia paralimpica, quali sono le regole, quali persone con disabilità possono praticare tale disciplina, le classificazioni funzionali e dove si può praticare in Italia.

Storia della boccia paralimpica

Nel mondo paralimpico sono pochissimi gli sport che non hanno una propria controparte olimpica: uno di questi, come il Goalball, è la boccia paralimpica, che appunto non presenta simili nelle Olimpiadi, ma si tratta di una delle discipline più longeve delle Paralimpiadi.

La prima apparizione come sport di medaglia è ai Giochi paralimpici di New York 1984. Visto che apre le porte a moltissime disabilità, questo sport si è facilmente diffuso in tutto il mondo, tanto che alle Paralimpiadi di Londra 2012 ha aperto le porte alla partecipazione di ben 104 atleti paralimpici, mentre più recentemente sono stati conteggiati 554 giocatori di boccia in giro per il mondo. Oggi questo sport viene disciplinato a livello internazionale dalla Boccia International Sports Federation (BISFed).

Regole della boccia paralimpica

Le regole della boccia paralimpica sono abbastanza semplici: lo scopo è avvicinare il più possibile la boccia alla pallina “jack“. Le persone che hanno disabilità particolarmente gravi possono utilizzare ausili o scivoli tecnici al fine di lanciare le bocce. In alternativa, possono essere tirate o lanciate anche coi piedi. Attualmente sono previste due specialità di gara: sitting e standing accessibili a tutte le tipologie di disabilità.

Il campo da gioco deve misurare 12,5×6 metri. Le bocce di tessuto devono essere di 270 mm di dimensioni, mentre il peso deve partire da 275 grammi. Durante una gara è possibile gareggiare con 3 modalità: competizione individuale che va al meglio di 4 set con 6 bocce; competizione in coppia che prevede 4 set e 6 palline per coppia; competizione a squadre caratterizzata da 6 set e 6 palline per squadra (2 per giocatore).

Se la partita finisce in parità, viene giocato un set aggiuntivo per decretare il vincitore. Nelle partite a squadre o in coppia è prevista la possibilità di avere un giocatore di riserva, ma è consentita solo una sostituzione a partita. Rispetto ad altre discipline sportive, le competizioni sono miste, cioè le partite possono esse giocate contemporaneamente sia da uomini sia da donne.

Classificazioni funzionali della boccia paralimpica

Nella boccia paralimpica le gare si svolgono in base ad una classificazione funzionale degli atleti divisi in 4 classi (dove la BC indica appunto lo sport):

  • BC1 – Atleti con lesioni al sistema nervoso centrale e disabilità neurologiche gravi non progressive, con possibilità ricevere aiuto da parte di un assistente. Di solito gli atleti siedono su una carrozzina elettrica. Gli assistenti possono guardare il campo da gioco e intervenire nel caso in cui il giocatore lo richieda.
  • BC2 – Atleti con lesioni al sistema nervoso centrale e disabilità neurologiche gravi non progressive. Possono gareggiare in maniera indipendente.
  • BC3 – Atleti che usano un dispositivo di assistenza, rampa e aiuto da parte di un assistente (classificazione per atleti con disabilità più grave). Gli assistenti devono dare sempre le spalle al campo da gioco e non sono autorizzati a dare consigli agli atleti.
  • BC4 – Atleti la cui disabilità è di origine non cerebrale e hanno la possibilità di giocare con i piedi. Possono gareggiare in maniera indipendente.

Molti di questi atleti necessitano di uno scivolo o altri mezzi specifici per poter gareggiare, indicando al proprio assistente dove posizionarsi per lanciare la boccia. Possono essere utilizzati anche puntatori, rampe, guanti e stecche, previa approvazione a ogni gara. L’unica limitazione esistente è nell’altezza della carrozzina, che in genere deve essere di 66 cm da terra (regola che però non vale per la categoria BC3).

Chi può praticare la boccia paralimpica

La boccia paralimpica può essere praticata da persone con diverse disabilità, soprattutto se influiscono sulla funzionalità motoria dell’individuo. Alle Paralimpiadi di Parigi 2024 sono ammesse le seguenti disabilità: persone con paralisi cerebrale e disabilità simili e con gravi menomazioni di tutti e quattro gli arti.

Medaglie alle Paralimpiadi di boccia paralimpica

Nel corso degli anni, svariati paesi hanno creato la propria squadra nazionale di boccia paralimpica in tutto il mondo. A oggi l’Italia non ha ancora portato a casa una medaglia in questa disciplina. Scopriamo il medagliere complessivo alle Paralimpiadi di questa disciplina sportiva, aggiornata alle Paralimpiadi di Tokyo 2021:

POSIZIONEPAESEOROARGENTOBRONZOTOTALE
1Sud Corea106723
2Portogallo810927
3Thailandia62412
4Brasile61411
5Spagna57719
6Gran Bretagna55313
7Hong Kong4217
8Irlanda3126
9Slovacchia3104
10Stati Uniti d’America2237
11Grecia1337
12Danimarca1326
13Giappone1315
14Canada1258
15Repubblica Ceca1113
16Cina0415
17Norvegia0112
18Malesia0101
19Olanda0101
20Nuova Zelanda0101
21Australia0022
22Belgio0022
23Ungheria0011
24RPC0011

Infine cliccando qui è possibile conoscere il ranking mondiale degli atleti paralimpici di Boccia Paralimpica, divisi in base alla categoria prevista.

Storia della Boccia paralimpica in Italia

In Italia ci sono due date importanti da ricordare. Quella del 2012, l’anno in cui la boccia paralimpica entra a far parte della FISPES, la Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali; quella del 2018, quando passa alla FIB, la Federazione Italiana Bocce.

Molto importante per la crescita di questa disciplina sportiva fu il lavoro dell’allora presidente FIB Marco Giunio De Sanctis, che durante il suo mandato allargò la platea degli atleti grazie a diversi protocolli d’intesa con altre realtà, come a Federazione Italiana Sport Paralimpici degli intellettivo-relazionali (FISDIR) per gli atleti con disabilità intellettiva (categoria dei DIR), la Fondazione ‘Don Carlo Gnocchi’, l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM), la Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (FISPES), la Federazione Italiana Wheelchair Hockey (FIWH), l’Associazione Nazionale tra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (ANMIL), la Federazione Sport Sordi Italiani (FSSI) e gli Special Olympics.

Atleti della Nazionale italiana di boccia paralimpica

  • Giulia Marchisio
  • Matteo Tosetti
  • Riccardo Zanella
  • Gabriele Zendron

Come e dove praticare boccia paralimpica

A gestire ed organizzare le attività della boccia paralimpica è la Federazione Italiana Bocce, la FIB, che ha inoltre il compito di promuovere la pratica di questo sport livello dilettantistico ed agonistico in tutta Italia: sul loro sito è presente una sezione dedicata.

A tal proposito, al momento sono stati sviluppate venti società bocciofile riconosciute come CAB, Centri Avviamento Bocce: circoli finalizzati alla promozione che hanno tra i propri tesserati almeno cinque donne, cinque giovani e cinque persone con disabilità che garantiscono la totale accessibilità dell’impianto.

Se siete interessati a praticare questa disciplina sportiva, non vi resta che contattare la Federazione ai seguenti recapiti:

  • Mail: paralimpico@federbocce.it
  • Telefono: 0687974638
  • Fax: 0687974642