BlindPad è una tecnologia pensata per aiutare le persone non vedenti a percepire gli spazi e le forme astratte. Si tratta di un risultato ottenuto dall’omonimo progetto europeo coordinato dal Politecnico Federale di Losanna (Svizzera) e dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. In pratica è un accessorio portatile formato da un tablet delle dimensioni di un iPad mini (o da un pc con lo schermo tattile) e da una tavoletta grafica in Braille (con 12 righe e 16 colonne).
Il gruppo di lavoro guidato dal ricercatore team-leader all’Iit Luca Brayda ha realizzato questo dispositivo in collaborazione con numerose persone con disabilità visiva e specialisti della riabilitazione. In totale, sono avvenute 250 prove sperimentali, grazie anche all’Istituto Davide Chiossone Onlus di Genova che ha richiamato nel programma 50 persone non vedenti di varie fasce d’età.
Come funziona BlindPad
A spiegare le funzionalità di BlindPad è la ricercatrice all’Iit Caterina Baccellieri per Fanpage.it. Siamo di fronte a un ausilio composto “da una griglia di piccoli tassellini in plastica che possono alzarsi e abbassarsi in maniera programmabile. Quindi, tramite l’apposito software, posso immaginare e disegnare un’immagine sullo schermo del computer o del tablet e la stessa comparirà sulla tavoletta e sarà percepibile tramite l’uso delle dita. Ad esempio, se io disegno sullo schermo del software un quadrato o un rettangolo, questo immediatamente compare sulla tavoletta grafica”. Tutto ciò è possibile grazie ai “tassellini” che si alzano per ricreare “l’immagine che ho disegnato”.
Un dispositivo all’avanguardia della tecnica che può trovare applicazione quotidiana fin da subito. “Mettiamo il caso che ci si voglia recare in un centro commerciale che non si conosce – ipotizza la ricercatrice -. Con BlindPad è possibile pensare di avere la mappa in qualche modo in anticipo e poterla esplorare da casa”.
La testimonianza di un tester
Paola Bortolo è una persona non vedente ed è una tester di BlindPad. “Riesco a percepire, a farmi un’idea astratta delle forme e dell’orientamento all’interno dello spazio dei diversi oggetti o comunque delle mappe – rivela sempre a Fanpage.it -. Come chi vede, abbiamo la possibilità del disegno e di muoversi in uno schermo in una posizione abbastanza agevole anche semplicemente con una sola mano”.
Fonte foto: facebook The Ophthalmologist