È polemica per la concessione del lutto nazionale nel giorno dei funerali di Stato di Silvio Berlusconi. Come mai? Proviamo a capirlo
Dopo la morte di Silvio Berlusconi, avvenuta lunedì 12 giugno 2023 (qui ne raccontiamo la carriera politica tra dati e numeri), mercoledì 14 giugno a partire dalle 15:00 si terrà il funerale dell’ex premier nel Duomo di Milano. Così come prevede la legge italiana, per l’ex leader di Forza Italia sono previsti i funerali di Stato, a cui però sarà anche concesso il lutto nazionale (prima volta per un ex Presidente del Consiglio). Cerchiamo di capire le differenze.
Come detto precedentemente, i funerali di Stato sono regolati da una normativa, la legge n. 36 del 7 febbraio 1987. La nostra attenzione deve rivolgersi all’articolo 1, dove possiamo leggere che “sono a carico dello Stato le spese per i funerali del presidente della Repubblica, del presidente del Senato, del presidente della Camera dei deputati, del presidente del Consiglio dei ministri e del presidente della Corte costituzionale, sia che il decesso avvenga durante la permanenza in carica, sia che avvenga dopo la cessazione della stessa”. Insomma, i funerali di Stato sono previsti per legge per tutti gli ex capi di governo, e le spese sono a carico dello Stato.
Tuttavia, libri di storia alla mano, non tutte le famiglie degli ex premier hanno optato per questa possibilità, scegliendo invece una cerimonia privata. Ad avere i funerali di Stato sono stati Giovanni Spadolini nel 1994, Amintore Fanfani nel 1999 e Giovanni Leone nel 2001.
Curiosità: l’articolo 2 specifica che i funerali di Stato possono essere concessi anche ad altre personalità, sempre su indicazione del governo. È accaduto ad esempio alla poeta Alda Marini e al conduttore televisivo Mike Bongiorno.
Di fatto l’articolo riporta che i funerali di Stato possono essere garantiti a “personalità che abbiano reso particolari servizi alla Patria, nonché di cittadini italiani e stranieri o di apolidi che abbiano illustrato la Nazione italiana nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, del lavoro, dell’economia, dello sport e di attività sociali”.
Come dichiarato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il giorno del funerale di Silvio Berlusconi sarà lutto nazionale: è la prima volta che avviene per un ex premier.
Solitamente questa disposizione viene decisa a discrezione del Governo, in quanto non è regolamentata da una specifica normativa, e viene per lo più concessa per gravi episodi (come l’alluvione in Emilia Romagna) o per la morte di personaggi particolarmente influenti e illustri della nostra società.
A dare maggiori informazioni su questa pratica c’è una circolare governativa datata 2002, la quale specifica che il lutto nazionale prevede bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici e l’astensione da impegni sociali delle cariche pubbliche.
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Ultima modifica: 13/06/2023