Una Barbie disabile per celebrare il modello della Disabilità Positiva espresso da Bebe Vio. Qualche giorno fa, infatti, la campionessa di scherma paralimpica ha ottenuto un particolare riconoscimento da parte della Mattel: una barbie disabile a sua immagine e somiglianza.
Leggi anche: Beatrice Vio (Bebe), promessa della scherma paralimpica
Bebe Vio: “Spero di essere sempre più fonte d’ispirazione”
È la stessa Bebe Vio ad annunciare con grande gioia il riconoscimento della Barbie Disabile. “Guarda mamma, I’m a Barbie Girl – scrive su Facebook -. Non posso ancora crederci! Da piccola mi divertivo ad ‘infilzare’ Ken facendo tirare di scherma la mia Barbie. Era il mio modo per convincermi che l’astuzia e la tecnica potessero annullare le differenze fisiche con il bambolotto maschio. Oggi, il solo pensiero che qualcun altro potrà farlo con il mio personaggio mi riempe il cuore e mi ricorda la responsabilità che ho nei confronti di molti bambini. Spero di non tradirvi mai e di poter essere sempre più una fonte d’ispirazione”.
Nello stesso anno, questo riconoscimento è stato assegnato a diverse personalità illustre del nostro paese. Basti pensare alla cantautrice Elisa, all’astrofisica Sandra Savaglio, alla stilista Alberta Ferretti e alla chef stellata Rossana Marziale. Lo scopo della Mattel è combattere il dream gap, “il meccanismo psicologico che si verifica solitamente nelle bambine intorno ai 5 anni e ‘blocca’ i loro sogni sul futuro” (Corriere della Sera). Di fatto, “a differenza dei maschietti, intorno a quest’età smettono di credere di poter intraprendere alcune carriere: ecco perché è importante mostrare loro modelli di donne che si sono realizzate nella loro professione, raggiungendo grandi traguardi”.
Leggi anche: Zara, un modello con la Sindrome di Down
La Barbie Disabile è Disabilità Positiva
Ability Channel si dice favorevole alla Barbie Disabile. In parte, abbiamo espresso questa posizione attraverso un articolo pubblicato nella nostra community Heyoka, nel quale enfatizziamo la necessità di creare numerose icone positive per la disabilità. Grazie a questo lavoro, si verrà a creare un’immaginario collettivo che integrerà la disabilità stessa.