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Bambina scomparsa a Firenze: cosa sappiamo e quali aggiornamenti?

Kataleya Mia Chicllo Alvarez, detta Kata, è la bambina scomparsa a Firenze sabato 10 giugno. Scopriamo tutte le ipotesi e la ricostruzione

Da sabato 10 giugno 2023 non si fa altro che parlare di Kataleya Mia Chicllo Alvarez, detta Kata, bambina di 5 anni scomparsa a Firenze. Al momento sono attive le ricerche per ritrovare la piccola di origine peruviana, che insieme alla madre Katherine e al fratellino vive nell’ex Hotel Astor, che nel 2020, durante la pandemia da Covid, è stato chiuso e poi occupato nel settembre 2022 da alcune famiglie, come riporta il Corriere della Sera.

L’allarme è stato lanciato dalla stessa mamma, che nella giornata di domenica ha anche avuto un malore, per il quale è stata trasportata in ospedale per poi essere dimessa la sera stessa. Cosa sappiamo sul caso? Si parla di rapimento?

Bambina scomparsa a Firenze: la ricostruzione della vicenda

Le immagini delle telecamere mostrerebbero la bambina scomparsa a Firenze rientrare nell’edificio dove abita, prima appunto di non lasciare traccia. Fino alle 15:00 di sabato si trovava nei pressi del giardino dell’ex hotel, dove appunto è rientrata, poi più nulla.

La madre, tornando da lavoro dopo aver lasciato la figlia con lo zio materno, fin da subito ne ha denunciato la scomparsa. “Più passa il tempo e più ho paura che qualcuno me l’abbia portata via, non so cosa pensare. Aiutatemi a ritrovarla. È impossibile che lei si perda d sola, qualcuno l’ha presa e l’ha portata via. Io ho detto ai carabinieri chi può essere, queste persone“, le parole di Katherine al TG1.

Finora però non ci sono grossi aggiornamenti da segnalare. Anzi, domenica pomeriggio il comandante dei carabinieri ha spiegato che l’unica novità riguardano le ricerche svolte all’interno dello stabile, “rivoltato da cima a fondo”, ma senza trovare la piccola. Perciò il raggio d’azione delle Forze dell’Ordine viene ampliato di ora in ora, ascoltando anche le segnalazioni dei cittadini (“per ora tutte infondate”) e indagando su quanto possono aver registrato le telecamere del quartiere.

Oltre a team di ricerca delle Forze del’Ordine e a gruppi di volontari, alle 15:30 di domenica scorsa è stata attivata una cabina di regia nella prefettura di Firenze nell’ambito del Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse. Una nota ha spiegato che “le ricerche fino ad ora si sono svolte all’interno dell’immobile e lungo il fiume Mugnone, anche con l’impiego di cani molecolari”.

In aggiunta, Open riporta che ci sarebbe una telefonata arrivata sul numero di un’amica della madre, Isabel: “Era la voce di un uomo adulto di etnia latina che credeva che fossi la madre e mi ha detto che la bambina era con lui”. Al momento queste informazioni sono al vaglio degli investigatori.

E intanto è spuntato un filmato che mostra l’ultima immagine della bambina: alle 15:01 le telecamere intorno all’ex hotel riprendono Kata che si dirige da sola all’interno della struttura, lasciando il gruppo di bambini con cui era uscita.

Bambina scomparsa a Firenze: quali sono le ipotesi?

Oltre a questa telefonata, c’è grande attenzione anche per le dichiarazione di un’amica della madre di Kata, la quale avrebbe testimoniato l’esistenza di un video che avrebbe “ripreso tre adulti, fra cui due donne, insieme a due minori nei pressi di un fast food in città: uno dei minori è una bambina e si starebbe accertando se corrisponde alla bimba scomparsa”. Attualmente però questa ipotesi non è stata confermata.

Le parole della madre (“Io ho detto ai carabinieri chi può essere, queste persone”) fanno invece pensare a un rapimento. Al momento però questa pista non ha dato riscontri effettivi, secondo quanto affermato dagli investigatori, come riporta Il Resto del Carlino.

Esclusa invece la strada che porterebbe all’ex hotel: attualmente le due perlustrazioni svolte all’interno della struttura non hanno dato esito positivo, ma le squadre cercano comunque indizi per ricostruire quanto può essere successo dopo le 15 di sabato scorso. Non si esclude, ad esempio, che la piccola possa essersi allontana dallo stabile volontariamente, per poi essere presa da qualche altra persona.

Le indagini stanno avanzando anche in merito alla situazione dello stabile, in quanto recentemente ci sono stati interventi di ordine pubblico. Per esempio, due settimane fa, la polizia intervenne perché una persona si lanciò dal secondo piano per scappare da due persone armate di coltello. E in quella stanza si era nascosta anche la mamma di Kata.

Infine si indaga anche sulla storia della famiglia: il padre della bambina scomparsa a Firenze risulta detenuto. Ma il suo coinvolgimento viene escluso dalla stessa Katherina: “Ma anche se non stiamo più insieme non ho sospetti su di lui. La sua famiglia ci sta aiutando a cercare la bambina“, come riporta Open.

E proprio nelle ultime ore il padre è stato scarcerato, dopo che aveva tentato il suicidio ingerendo del detersivo. Raccolta così la richiesta dell’avvocato Toraldo, per lui ora misura cautelare dell’obbligo di firma due volte a settimana. “È uscito da Sollicciano ed è venuto qui, sì, sono contenta che sia uscito, anche lui spera insieme a me”, ha commentato Katherina a Il Corriere della Sera, anche lei al centro di un gesto estremo, in quanto è stata ricoverata dopo aver bevuto candeggina: “Mi sono bloccata in un momento di disperazione e angoscia, avevo perso tutte le speranze, ho sbagliato”.

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Ultima modifica: 14/06/2023

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.