All’età di 16 anni Matteo, di ritorno a casa con la moto dopo una partita di calcetto, è vittima di un incidente. Una macchina gli taglia la strada e lui viene disarcionato dalla moto e catapultato in aria. Atterra di schiena, su un’automobile parcheggiata, e da lì la sua vita subisce un cambio di direzione, perchè la lesione alla spina dorsale lo costringerà su una sedia a rotelle.
Inizialmente non crede alla gravità del suo incidente poi reagisce, non si dà per vinto. In ospedale comincia ad informarsi sui possibili sport per disabili nella sua città per riprendere in mano la sua vita da studente prima e da atleta poi. Dopo 2 giorni, dimesso dall’ospedale, torna a scuola e dopo 3 giorni inizia a fare sport.
“… si possono fare cose diversamente ma non troppo diversamente” è quello che Matteo ha capito e messo in atto come regola della sua vita. Perfettamente autonomo, si sposta con la sua auto da Savona al Centro Federale di Lignano Sabbiadoro, dove ha intrapreso la sua carriera agonistica nel Tennis Tavolo Paralimpico. Sport che ha iniziato a fare dapprima come attività riabilitativa e poi come passione.
Dal 2016 ad oggi ha collezionato diverse vittorie Single e in Teams, gareggia per la Tennis Tavolo Savona, studia Ingegneria Energetica e quella di Tokyo2020 sarà la sua prima paralimpiade.