Alvise De Vidi, classe 1966, si trova a dover affrontare la sua malattia, la Tetraplegia, in seguito ad uno sfortunato tuffo in mare a soli 17 anni ma, non arrendendosi al suo destino, diventa un grande atleta paralimpico gareggiando sulla sedia a rotelle.
La sua carriera inizia a Padova nel 1986, dove si allena nel nuoto e nell’atletica leggera. Sarà proprio nel nuoto che otterà la sua prima soddisfazione: un oro alla paralimpiadi di Seul del 1988 nei 25 mt farfalla.
Dal 1990 concentra tutte le sue energie nell’Atletica Paralimpica, specializzandosi nei 100 mt, 200 mt, 400 mt, 800 mt, 1500 mt e nella maratona, categoria T51. Un’atleta versatile con un’energia che gli consente quasi di volare più che gareggiare sulla pista. Due anni dopo è già in Nazionale, pronto per le Paralimpiadi di Barcellona 1992, in Spagna: medaglia di bronzo negli 800 mt. Medaglia che replica due anni dopo nei 200 mt agli Europei di Helsinki 1994, in Finlandia.
In poco tempo Alvise De Vidi diventa un campione indiscusso dell’atletica paralimpica continuando a collezionare risultati importanti: nel 1996 alle Paralimpiadi di Atlanta, in Georgia conquista un argento nei 1500 mt e due medaglie d’oro nei 400 mt e negli 800 mt; ai Mondiali di Birmingham 1998, in Inghilterra si aggiudica un bronzo nei 200 mt e ben tre argenti rispettivamente nella maratona, nei 400 mt e infine negli 800 mt.
Le paralimpiadi sembrano la manifestazione preferita del nostro Alvise: ai Giochi Paralimpici di Sydney 2000, in Australia continua infatti a regalare emozioni uniche con una medaglia di bronzo nei 200 mt, un argento nei 400 mt e tre medaglie d’oro nei 800 mt, 1500 mt e nella maratona. Grazie a questa straordinaria carriera, nel 2001 il Coni lo premia come uno dei 12 migliori atleti italiani del novecento, assieme ad altri nomi come Dino Zoff, Sara Simeoni, Domenico Fioravanti.
Nel 2002 Alvise De Vidi partecipa ai Mondiali di Lilla, in Francia e come sempre porta a casa un cospicuo bottino: una medaglia di bronzo nei 400 mt, un argento nei 1500 mt e due medaglie d’oro negli 800 mt e nella maratona. Agli Europei di Assen, 2003 nei Paesi Bassi vince altre tre medaglie: un bronzo negli 800 mt, un argento nei 400 mt e infine una medaglia d’oro nei 1500 mt. L’anno successivo ottiene altri due ottimi risultati con il bronzo nei 200 mt e l’oro nella maratona alle Paralimpiadi di Atene 2004, in Grecia.
Ormai diventato un personaggio storico nel panorama italiano, alla Cerimonia di Apertura dei IX Giochi Paralimpici Invernali di Torino 2006 rappresenta la squadra italiana portando nello stadio la bandiera, per poi consegnarla agli alzabandiera e alle Paralimpiadi di Londra 2012 conquista con orgoglio una medaglia d’argento nei 100 mt.
Nonostante una carriera già all’apice, le soddisfazioni non smettono di arrivare per un campione del peso di Alvise che ai Mondiali di Lione 2013, in Francia continua a vincere, portando a casa due bronzi nei 100 mt e nei 200 mt e l’anno successivo agli Europei di Swansea, nel Regno Unito conquista un’altra medaglia di bronzo, stavolta nei 400 mt.
Nel 2016, a soli cinquant’anni, l’intramontabile Alvise De Vidi sfida ogni aspettativa e non delude nessuno: agli Europei di Grosseto 2016 si ferma ad un passo dal podio nei 100 m, posizionandosi al 4° posto; nei 400 m, invece, vince una medaglia d’argento, con una gara spettacolare e combattuta fino all’ultimo.
Alle Paralimpiadi di Rio, Alvise ci regala un’altra importante vittoria, un’altra medaglia: è bronzo nei 400 m della sua categoria.