Sai come è fatta una freccia, di quelle che si usano alle paralimpiadi nel tiro con l’arco? Tutti gli arcieri…tirano la stessa freccia? Sentiamo cosa ci dice il Commissario Tecnico della Nazionale di arco paralimpico Guglielmo “Willy” Fuchsova.
“Gli arcieri non tirano tutti le stesse frecce perchè la freccia è molto personale – spiega Guglielmo Fuchsova, commissario tecnico della nazionale di arco paralimpico – La freccia viene usata in funzione della potenza dell’arco che si utilizza e della misura delle spalle e delle braccia di un arciere. Perciò le frecce non possono essere identiche perchè trovare due arcieri delle stesse dimensioni non è facile…
“Le frecce che utilizziamo in gara – prosegue Guglielmo Fuchsova – sono quasi tutte composte dagli stessi elementi che sono quattro, però possono essere costruite di materiali diversi. Le frecce più utilizzate in gara sono due: una di alluminio e una in carbonio. La freccia più utilizzata in assoluto è quella in carbonio sia dalla freccia scuola, quella che utilizzano i principianti, sia dalla freccia di alto agonismo.
“Ma sono tutte e due composte dagli stessi elementi, che, come abbiamo detto, sono quattro: la parte principale della freccia è l’asta, che può essere o in carbonio o in alluminio, questa è una freccia in carbonio che come vedi è molto sottile; la parte del corpo dell’asta, quello centrale, è tutto in carbonio; poi abbiamo la punta che è in acciaio e serve per spostare il peso e bilanciare la freccia in avanti ma anche per proteggere l’asta dal continuo conficcarsi nel paglione; nella parte opposta dell’asta troviamo la cocca che è una pinza di plastica che serve a far agganciare bene la freccia sulla corda; infine troviamo le penne che servono a far planare e stabilizzare la freccia nel volo, sono tre e possono cambiare di dimensione in funzione dal luogo in cui le tiriamo: se le tiriamo in una gara indoor, quindi al chiuso, dove non c’è ne vento ne pioggia, utilizziamo delle penne con dimensioni un pò più generose come questa…se tiriamo all’aperto usiamo delle penne più piccole come queste”.
“Una volta che noi assembliamo tutta la freccia, asta, punta, cocca e penna siamo pronti per tirarla dentro il giallo!”
“Per prima cosa dobbiamo decidere che tipo di gara dobbiamo fare, se dobbiamo tirare all’aperto o al chiuso, se è un compound o un olimpico. Se dobbiamo titare all’aperto decidiamo di tirare una freccia di carbonio, più veloce e più sottile e meno soggetta ad interferenze della pioggia e del vento. Se dobbiamo tirare indoor usiamo la freccia d’alluminio. Poi dobbiamo basarci sulla potenza dell’arco che dobbiamo utilizzare – conclude Guglielmo Fuchsova – poi ci andiamo a basare sulle misure dell’arciere, quanto sono larghe le sue spalle e quanto sono lunghe le sue braccia in funzione dell’apertura dell’arco”.
Ultima modifica: 08/03/2020