Quando si parla di assistenza domiciliare per anziani e disabili, si parla di un argomento che nell’ultimo periodo è diventato imprescindibile. La pandemia da Coronavirus infatti ha accelerato un processo che era già in atto e lo ha reso inarrestabile. Sono sempre di più le persone che scelgono di utilizzare questo servizio.
Le motivazioni sono molteplici. La prima è di carattere medico. Curare anziani e disabili a casa consente di limitare il contagio e di evitare spostamenti non necessari. L’assistenza domiciliare, inoltre, consente al paziente disabile o anziano di rimanere all’interno del nucleo familiare e questo ha ripercussioni positive sul decorso. Nella propria casa, infatti, il paziente percepisce meno la sua condizione di malato e può continuare a far parte della famiglia nella vita di tutti i giorni.
Assistenza domiciliare: perché è importante
Sempre più persone (e famiglie) richiedono l’assistenza domiciliare. Questa assistenza infermieristica viene erogata dal servizio pubblico ma anche da aziende private che mettono professionisti (infermieri e medici) al servizio di anziani e disabili. I pazienti disabili o le persone non autosufficienti in molti casi non sono in grado di prendersi cura del proprio corso e hanno bisogno di assistenza di vario genere.
La definizione cura domiciliare è stata introdotta per la prima volta dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017. Nella sezione Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza compaiono i percorsi assistenziali a domicilio.
Questi sono composti da trattamenti medici, riabilitativi e infermieristici rivolti a stabilizzare il quadro clinico, limitare il declino funzionale e migliorare la qualità della vita del paziente. Tutto parte da una valutazione profonda e meticolosa del paziente e dei suoi bisogni. In seguito viene stilato un PAI (Progetto di Assistenza Individuale) che definisce nel dettaglio quali sono le cure e quali sono gli interpreti che devono intervenire.
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Assistenza domiciliare programmata
L’assistenza domiciliare garantita dallo Stato viene erogata in base ai livelli essenziali di assistenza (LEA). Il compito di questi livelli è riuscire a garantire assistenza in tempi celeri a tutte le persone più fragili (anziani, disabili, minori, individui non autosufficienti). Per ogni condizione di salute, esiste un preciso livello di intervento. Ad oggi esistono due tipo di cure: l’Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) e l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI).
L’Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) è livello assistenziale minimo di base. Sono prestazione mediche, infermieristiche e riabilitative di natura temporanea (connesse al decorso di una malattia, un incidente o un’operazione). Questa tipologia di assistenza si rivolge in particolar modo a tutte quelle persone che non riescono a muoversi o che non sono in grado di prendere i mezzi pubblici. Se il paziente si trova in questa condizione, ha diritto alla visita a domicilio del medico di base.
Assistenza domiciliare integrata
L’ Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) invece consiste invece in un percorso molto più articolato composto da cure di vario genere (infermieristiche, riabilitative e assistenziali). Il paziente non ha bisogno di cure temporanee ma di assistenza costante nel corso del tempo.
Questa tipologia di assistenza a domicilio è rivolta a tutta quelle persone che hanno bisogno di interventi costanti e programmati per settimane, mesi o anni. Si contrappone in maniera netta all’assistenza programmata che è tipica delle situazioni momentanee e risolvibili.
Quali sono i livelli di assistenza domiciliare
Il Decreto Legge del 2017 individua tre livelli di assistenza domiciliare integrata. Il primo e il secondo livello si riferiscono a problemi generici e non invalidanti. Questi interventi non prevedono l’applicazioni di cure specifiche e si articolano su 5 giorni (primo livello) o su 6 giorni (secondo livello).
I clienti che necessitano di questo livello di assistenza sono i pazienti affetti da cirrosi epatica o dal diabete. Per cura domiciliare di terzo livello invece si intendono quelle prestazioni professionali rivolte a pazienti che necessitano interventi programmati sette giorni su sette. Fanno parte di questa categoria tutti i pazienti affetti da malattie terminali o malattie neurologiche degenerative in fase avanzata.
Le cure domiciliari sono integrate da prestazioni di aiuto infermieristico (come cura e igiene della persona, aiuto nella deambulazione, supervisione assunzione terapia farmacologica). Queste prestazioni sono sempre a carico del Servizio sanitario nazionale per i primi trenta giorni dopo l’eventuale dimissione ospedaliera e per la metà nei giorni successivi. Il restante 50% invece è a carico del Comune.
Perché scegliere l’assistenza domiciliare ospedaliera
Spesso i pazienti costretti alla degenza ospedaliera non vivono bene la loro condizione. Sono lontani dal nucleo familiare e devono convivere con estranei. Per questo motivo, diventa fondamentale avere una figura di riferimento capace di instaurare un rapporto positivo ed empatico.
Ogni assistenza, ospedaliera o domiciliare, è diversa da un’altra. Ogni persona ha esigenze differenti e c’è bisogno di figure professionali in grado di capire quali sono i bisogni reali del paziente. Ci sono aziende private a Roma che, dopo un’attenta valutazione del quadro clinico, sono in grado di inviare figure competenti e altamente professionali.
Perché scegliere l’assistenza a domicilio
Scegliere l’assistenza domiciliare ha numerosi vantaggi. Si evitano assembramenti negli ospedali e nelle sale d’aspetto e si garantisce una continuità di vita ai pazienti/familiari, che possono continuare a sentire aria di famiglia.
Ci sono aziende a Roma che dispongono di professionisti in ambito infermieristico e che offrono sempre un servizio professionale e certificato. Questi professionisti sanitari (che possono essere medici o infermieri) garantiscono i più alti standard di sicurezza e qualità e agiscono 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Inoltre, questi professionisti sono in grado di fornire assistenza privata anche in strutture ospedaliere, case di riposo e uffici.
Ecco i servizi che sono in grado di erogare:
- Iniezione intramuscolare o sottocutanea;
- Terapia endovenosa;
- Medicazione semplice;
- Medicazione complessa;
- Cateterismo vescicale;
- Prelievo ematico e di urine;
- Rilevazione parametri vitali;
- Rimozione punti di sutura;
- Assistenza e gestione stomie;
- Clistere;
- Elettrocardiogramma;
- Trattamento lesioni da pressione.