L’Assegno Unico 2022 per figli disabili è ufficialmente entrato in vigore grazie alla Legge di Bilancio 2022. La misura, nota anche come assegno unico familiare, avrà carattere universale, in quanto andrà a sostituire le disposizioni attualmente in vigore in tema di aiuti economici per le famiglie con figli a carico.
In particolare, tale prestazione assorbe il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani), l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili, l’assegno di natalità (Bonus bebè) e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni. Tale misura non limita il bonus asilo nido ed è compatibile con il Reddito di Cittadinanza ed eventuali misure a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni, dalle Province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali.
Assegno Unico 2022 figli disabili: a chi spetta?
In base alle informazioni diffuse dall’INPS con il messaggio n° 4748 del 31 dicembre 2021, l’Assegno Unico 2022 è un sostegno economico rivolto a ogni figlio minorenne a carico di una famiglia che viene rilasciato fino alla maggiore età oppure, in caso di certe condizioni, fino al compimento dei 21 anni d’età. Per i figli disabili a carico di una famiglia invece l’assegno è riconosciuto senza limiti d’età. I requisiti richiesti ai figli maggiorenni sono i seguenti:
- frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale o di un corso di laurea;
- svolgimento di un tirocinio o di un’attività lavorativa e possesso di un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
- registrazione come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolgimento del servizio civile universale.
In linea generale, il richiedente dovrà avere i seguenti requisiti:
- cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, oppure sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
- sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- sia residente e domiciliato in Italia;
- sia o sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
Assegno Unico 2022 figli disabili: quando e come fare domanda
Le domande per l’Assegno Unico 2022 possono essere presentate già dal 1° gennaio 2022, ma non è necessario farle subito. Di fatto, le richieste accolte fino al 28 febbraio 2022 si tramuteranno in pagamenti dal 15 al 21 marzo, mentre per le domande presentate nei mesi successivi, il pagamento sarà effettuato alla fine del mese successivo a quello della presentazione della domanda.
Chi presenta richiesta entro il 30 giugno 2022, riceverà comunque gli arretrati da marzo. Per chi le presenta dal 1° luglio in poi, la prestazione decorre dal mese successivo a quello di presentazione. Per i nuovi nati invece la prestazione decorre dal settimo mese di gravidanza. La domanda può essere presentata da un genitore una volta sola per ogni anno attraverso i seguenti canali:
- Sito INPS: serve SPID di livello 2 o superiore o Carta identità elettronica 3.0 (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- Contact Center Integrato, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
- Istituti di Patronato.
L’erogazione del servizio potrà essere richiesto su IBAN intestato al richiedente o tramite bonifico domiciliato.
Assegno Unico 2022 figli disabili: gli importi e regole ISEE
In base alle informazioni diffuse dal ministero per le disabilità, le famiglie composte da figli minorenni avranno 175 euro mensili, un importo graduato in base all’ISEE. Nel caso in cui invece i figli abbiano una disabilità, l’importo viene maggiorato tra gli 85 e i 105 euro al mese in base alla condizione della persona disabile (non autosufficiente, grave o media).
Una maggiorazione è prevista anche per i figli con disabilità con età compresa tra i 18 e i 21 anni: saranno disponibili 50 euro al mese in più per persone con disabilità gravi e non gravi. Per gli ultra21enni invece sarà previsto un assegno a vita di 85 euro, che diventerà di 25 euro nel caso in base alla variazione di ISEE. L’INPS ha messo a disposizione un simulatore per calcolare l’importo spettante.
L’ISEE, appunto, è il criterio su cui si baserà la richiesta. Sempre l’INPS ha spiegato che non è obbligatorio per la richiesta. Tuttavia, se non sarà presente nella domanda, “l’assegno spetta sulla base dei dati autodichiarati nel modello di domanda”. Nel dettaglio:
- ISEE entro il 30 giugno: la prestazione verrà conguagliata e spetteranno tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo;
- ISEE dal 1° luglio: la prestazione viene calcolata sulla base del valore dell’indicatore al momento della presentazione dell’ISEE;
- assenza di ISEE oppure ISEE pari o superiore a 40.000 euro: la prestazione spettante viene calcolata con l’importo minimo previsto dall’articolo 4 del decreto legislativo n. 230/2021 (50 euro per i figli minori e 25 euro per i maggiorenni).
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Articolo aggiornato con nuove informazioni a seguito dell’entrata in vigore dell’Assegno Unico 2022