Arte e disabilità: Estethica, la mostra del diversamente bello, il truck ospiterà l’vento artistico. Hai mai sentito parlare di “truck”? E di quale relazione possa avere con arte e disabilità? E’ certamente un binomio insolito, ma, nel nostro caso, molto interessante.
Il truck è comunemente un grande camion, come quelli che vedi sfrecciare sulle grandi highway (autostrade) del nord america. Oltre ad essere adibito per il trasporto merci spesso viene “personalizzato” con arredi o attrezzature speciali, come, ad esempio i “motorhome” utilizzati nei circuiti automobilistici di Formula 1. Quindi, perchè non utilizzare un “truck” come location mobile per un evento artistico?
Instant Love, tradotto dall’inglese significherebbe “amore a prima vista”. Ma in questo caso è il nome dell’organizzazione che ha avuto la brillante idea di utilizzare proprio un “truck” per una mostra espositiva con opere realizzate da artisti disabili dal titolo “Estethica, mostra del diversamente bello”. Lo scopo di questo spazio espositivo allestito su gomma è quello di dare la massima visibilità possibile alle opere andando in giro per tutto il territorio nazionale. La prima tappa di questo percorso itinerante sarà a Torino nel mese di novembre, in modo da poter sfruttare il grande afflusso di gente che si reca nel capoluogo piemontese in occasione del mese delle arti contemporanee.
“Estethica, mostra del diversamente bello” è stata concepita come una galleria d’arte contemporanea di opere create in forma collettiva ed individuale da vari artisti diversamente abili capaci di offrire delle visioni originali del mondo attraverso la loro straordinaria sensibilità ed il loro sguardo inimitabile.
Lo scultore e pittore francese Jean Dubuffet nel lontano 1945 fu il primo a parlare di “Art Brut” (arte grezza). Per “Art Brut” intendeva l’arte realizzata da persone prive di qualsiasi formazione artistica, che si esprimevano al di fuori delle linee guida convenzionali, e più in particolare di persone che stavano negli ospedali psichiatrici.
L’approccio verso le più varie forme di arte, come accade anche in diversi centri di riabilitazione, è generalmente inteso come “terapeutico. Ma non solo. Spesso molte persone scoprono di avere del talento innato, di essere in grado di esprimersi in modo incredibile, in molti casi operando senza regole o tecniche e ignorando anche le più comuni norme estetiche convenzionali. E proprio da questa vera “anarchia” nascono dei manufatti originali ed imprevedibili. Attraverso “Estethica, mostra del diversamente bello” ci si propone di dare agli artisti la dignità che meritano e, soprattutto, di offrire loro l’opportunità di tramutare la loro arte anche in un’occasione di business.
Caterina Nizzoli e Nicola Mazzeo sono i curatori incaricati di selezionare le opere degli artisti disabili. La loro esperienza in questo particolare settore garantisce un valore aggiunto ad “Estethica, mostra del diversamente bello”. Tra i nomi che sono già stati inseriti ci sono Marco Raugei, Donald Mitchell, Paul Duhem, e Dwight MackIntosh.
Ultima modifica: 21/04/2020