L’Ape Sociale 2024 costituisce una delle strategie per agevolare l’uscita anticipata dal mondo del lavoro, offrendo un’indennità finanziata dall’Inps. Questo sostegno economico è erogato fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o fino all’ottenimento della pensione anticipata, qualora questa avvenga prima dell’età prevista per la vecchiaia.
Per poter beneficiare di tale indennità, è necessario presentare una domanda all’Inps e soddisfare una serie di requisiti relativi all’età, ai contributi versati e alla situazione personale del richiedente.
La recente proroga dell’Ape Sociale per l’anno 2024, prevista nel disegno di legge finanziaria attualmente in fase di approvazione parlamentare, introduce modifiche significative sia nei requisiti di ammissibilità che nelle condizioni per la compatibilità tra l’Ape e la prosecuzione dell’attività lavorativa. Ciò implica una riconsiderazione sia dei requisiti richiesti che dei tipi di attività lavorative che possono consentire l’accesso a questo beneficio.
Cos’è l’Ape Sociale
L’Ape Sociale è un tipo di pensione anticipata per malattia in forma sperimentale nato per accompagnare specifiche categorie di lavoratori verso l’età pensionabile. Si tratta di un’indennità a carico statale erogata, nel caso in cui sussistano determinati requisiti, dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione.
La Legge di Bilancio 2024 ha prorogato di un anno per la possibilità di accedere all’Ape Sociale, una prestazione rivolta ai lavoratori residenti in Italia che sono registrati presso l’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), o i regimi sostitutivi ed esclusivi di questa, oltre che alla Gestione separata Inps.
Nel corso di quest’anno, questa prestazione sarà concessa a coloro che, al momento di richiedere il trattamento, avranno compiuto l’età di 63 anni e 5 mesi, una soglia che rappresenta un incremento rispetto ai precedenti 63 anni stabiliti dalla normativa vigente.
Parallelamente, vi è anche un’interessante risorsa, il volume “Il contenzioso contributivo con l’Inps,” che offre modelli di ricorso e si configura come uno strumento di grande utilità, sia in fase preliminare che nella formulazione e nell’attuazione di una strategia difensiva solida e valida, sia in sede amministrativa che giudiziaria, per affrontare le questioni con l’INPS. Gli altri requisiti rimangono immutati. Al momento di richiedere l’Ape Sociale 2024, è necessario aver cessato l’attività lavorativa e non essere titolari di un trattamento pensionistico diretto.
Categorie che possono richiedere l’Ape Sociale
L’assegno di anticipo pensionistico è previsto per lavoratori che abbiano compiuto almeno 63 anni e 5 mesi di età che si trovino in determinate condizioni previste dalla legge:
- disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento (anche collettivo) che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni
- soggetti che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con grave forma di disabilità o un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap grave abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni
- invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74%
- dipendenti che svolgono o hanno svolto per almeno sei anni continuativi uno o più dei lavori usuranti previsti dalla normativa tra i quali operatore ecologico, professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni, operai dell’industria estrattiva, ecc.).
Inoltre, è importante che:
- Il soggetto richiedente abbia almeno 30 anni di anzianità contributiva
- Il soggetto beneficiario non percepisca già una pensione diretta in Italia o all’estero
Indennità Ape per disoccupati e caregiver
Coloro che sono attualmente disoccupati a causa di varie circostanze come licenziamento individuale o collettivo, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro protetto o scadenza del termine di un contratto a tempo determinato, possono prendere in considerazione l’Ape Sociale come un mezzo per il pensionamento anticipato. Tuttavia, per essere ammissibili, devono avere almeno diciotto mesi di lavoro dipendente nei trentasei mesi precedenti alla cessazione del loro rapporto di lavoro. Inoltre, per avere diritto all’indennità di disoccupazione NASPI, è necessario aver accumulato almeno trent’anni di contributi.
I caregiver invece, le persone che forniscono assistenza a un coniuge o un parente di primo grado che convive con un grave forma di disabilità, possono essere ammessi all’Ape Sociale 2024 se hanno prestato assistenza per almeno sei mesi al momento della richiesta. Anche in questo caso, è richiesto un periodo minimo di trent’anni di contributi previdenziali.
Ape Sociale 2024 e invalidi civili
L’Ape Sociale è un’opzione anche per gli invalidi civili che hanno una capacità lavorativa ridotta pari almeno al 74%, confermata dalle commissioni competenti per il riconoscimento dell’invalidità civile. Quando si richiede la pensione, è necessario presentare il verbale relativo a questa ridotta capacità lavorativa emesso dalla commissione Inps. Anche in questo caso, è obbligatorio avere almeno trent’anni di contributi previdenziali maturati per essere idonei a questo meccanismo di pensionamento anticipato.
Ape Sociale per chi ha compiuto lavori usuranti
In merito all’Ape Sociale legato a lavori usuranti, il lavoratore deve rientra nelle categorie indicate nell’Allegato 3 della Legge numero 234/2021. Inoltre, il lavoratore deve aver svolto tali attività in Italia per almeno sette anni negli ultimi dieci o almeno sei anni negli ultimi sette. Queste attività richiedono un impegno così gravoso da rendere estremamente difficile e pericoloso svolgerle in modo continuativo.
Per accedere all’Ape Sociale in queste circostanze, il lavoratore deve aver accumulato almeno 36 anni di contributi, ma questa cifra si riduce a 32 anni per le seguenti categorie di lavoratori:
- Operai edili, come specificato nel CCNL per i dipendenti delle imprese edili e affini
- Ceramisti
- Conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta
Per le madri lavoratrici che appartengono a una delle tre categorie sopra menzionate, il requisito contributivo si riduce di dodici mesi per ogni figlio, fino a un massimo di ventiquattro mesi, facendo riferimento ai trentadue mesi di anzianità contributiva. A partire dal prossimo anno, saranno eliminate dalla lista dei lavori gravosi le attività che erano state introdotte come ampliamento delle mansioni usuranti per il biennio 2022-23. Si tornerà quindi alla lista iniziale relativa al 2021.
Percepire Ape Sociale mentre si lavora
Durante il periodo in cui la persona beneficia dell’Ape Sociale, può svolgere un’attività lavorativa purché il suo reddito derivante da esclusicamente da lavoro autonomo occasionale non superi i 5000 euro lordi annui. Prima era cumulabile anche per i lavoratori dipendenti e per i lavoratori autonomi normali, adesso non lo è più. In caso contrario la persona perde i requisiti necessari all’ottenimento dell’Anticipo Pensionistico, l’indennità percepita viene “congelata”e l’INPS procede al relativo recupero.
L’indennità, che è subordinata alla residenza in Italia, non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria, con l’assegno di disoccupazione (ASDI) né con l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale.
A quanto ammonta l’Ape Sociale
L’indennità è pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di questo importo). L’importo dell’indennità non è rivalutato, né integrato al trattamento minimo.
Nel caso di soggetto con contribuzione connessa a più gestioni, tra quelle interessate dall’APE Sociale 2024, il calcolo della rata mensile di pensione è effettuato per ogni gestione in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento. Durante il godimento dell’indennità non spetta alcuna contribuzione figurativa.
Il trattamento di APE Sociale cessa in caso di decesso del titolare e non è reversibile ai superstiti. Ai beneficiari non spettano gli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF).
Chi invece fosse già in possesso di tutti i requisiti previsti, compresa la cessazione dell’attività lavorativa, può presentare direttamente la domanda di accesso alla prestazione. Le domande devono essere presentate alle INPS competenti per via telematica oppure è possibile richiedere assistenza gratuita presso il patronato autorizzato.
Come presentare la domanda
Per ricevere l’indennità, è necessario che coloro che soddisfano i criteri stabiliti dalla legge abbiano i requisiti seguenti al momento della richiesta di accesso:
- Un’età minima di 63 anni
- Almeno 30 anni di contributi previdenziali. Tuttavia, per i lavoratori impegnati in occupazioni considerate gravose, il periodo minimo di contribuzione richiesto è di 36 anni. Inoltre, per quanto riguarda il riconoscimento dell’indennità, le donne beneficiano di una riduzione di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni di riduzione.
Inoltre, per specifiche categorie di lavoratori, come gli operai edili con codici ISTAT elencati nell’allegato 3 e definiti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per dipendenti del settore edilizio e affini, i ceramisti (codice ISTAT 6.3.2.1.2) e i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta (codice ISTAT 7.1.3.3), il requisito di anzianità contributiva per accedere all’APE Sociale è abbassato a un minimo di 32 anni.
(fonte immagine: Freepik)